Nell'ultima puntata delle Nintendo Direct l'azienda nipponica ha rivelato i suoi piani riguardo la Virtual Console per Wii U, una strategia rimasta celata ben più di quanto ci si potesse aspettare l'anno scorso. Prima di proporvi qualche riflessione sul tema, esponiamo i dati per come ci sono stati comunicati: nella prossima primavera (il giorno esatto deve ancora essere precisato) un aggiornamento di sistema comprenderà l'installazione della Virtual Console per Nintendo Wii U. Il servizio inizierà proponendo titoli per NES e SNES, né più né meno; Iwata ha aggiunto, probabilmente facendo leva sulla natura ibrida del Gamepad, che presto arriverà anche del software per Game Boy Advance (piattaforma assente sul servizio originale).
Tutti gli utenti che avessero già trasferito sulla nuova console il catalogo ereditato dal Wii potranno riscaricare gli stessi titoli a prezzo ridotto, così da rigiocare le opere attraverso lo schermo del pad: nel dettaglio costeranno 0,99 Euro i prodotti per NES e 1,49 Euro quelli per SNES. Da questo ragionamento esulano alcuni giochi, che verranno pubblicati a cadenza mensile da gennaio a luglio 2013, per celebrare il trentesimo anniversario dal lancio del Famicom (versione nipponica del NES) e introdurre i nuovi utenti alla futura Virtual Console: resteranno online a prezzo ridotto per trenta giorni, e verranno venduti a soli 30 centesimi. Le produzioni in questione sono le seguenti: Balloon Fight, F-Zero, Punch Out! Featuring Mr. Dream, Kirby's Adventure, Super Metroid, Yoshi e Donkey Kong. Riguardo ai controlli solo belle notizie, Nintendo ha garantito la piena integrazione del nuovo Gamepad coi vecchi titoli, oltre che il supporto di tutti gli altri controller effettivamente collegabili alla console, che appartengano al Wii o al WiiU, pulsanti permettendo (niente Nintendo 64 col solo Wiimote, quindi); nota a parte, la Virtual Console sarà il primo servizio a tollerare due pad WiiU in contemporanea.
La storia sullo schermo
Iniziamo il nostro commento dalle parti che più ci sono piaciute, cioè quelle riguardanti il sistema di controllo. Per la prima volta Nintendo darà piena libertà non solo nella scelta del pad - saranno supportati Gamepad, Wiimote, Pad classici vecchi e nuovi - ma anche nel posizionamento dei tasti, requisito mai gradito come in questo caso, visto che a differenza del solito, per ovvie ragioni, il software non sarà pensato per il controller con cui lo giocherete.
Altrettanto lodevole la possibilità di giocare in multiplayer attraverso due Gamepad del WiiU, sia per garantire un approccio libero alla fruizione dei propri titoli, sia, speriamo, per esaltare il multiplayer dei vecchi prodotti basati sullo split screen (sebbene Nintendo debba ancora chiarire questo punto). Da questo punto di vista nel complesso non possiamo che ritenerci soddisfatti, così come dall'ingresso dei portatili tra le piattaforme in catalogo (è forse per questo che il Game Boy Advance non aveva ancora fatto la sua comparsa sulla Virtual Console del 3DS?). Ma la conferma più importante, sebbene fosse la più scontata, è quella della totale integrazione dello schermo del Gamepad con tutti i giochi del passato, NES o SNES (o N64, ci auguriamo) che siano: sarà un modo diverso, nuovo e più comodo di riviverli e, nel caso dei più giovani, conoscerli. Tra i giochi in offerta, tutti ad ottimo prezzo e naturalmente più prestigiosi di quanto non indichi il costo, non possiamo non segnalare Super Metroid, l'ultimo capolavoro di R&D 2, forse tuttora insuperato nel suo genere: a maggio potrete acquistarlo a 30 centesimi, non lasciatevelo scappare.
Account?
Le notizie comunque non sono tutte positive, in particolare quelle concernenti catalogo e account. Ricordiamo che Virtual Console e Wii non solo vennero lanciati in contemporanea, ma anche con un numero superiore di piattaforme supportate, Nintendo e non. Senza contare che, sebbene l'ingresso del Game Boy Advance sia gradito, avremmo maggiormente sperato in quello del GameCube (e macchine coeve, magari Dreamcast) vociferato a più riprese negli ultimi mesi. All'inizio dovremo accontentarci di NES e SNES, e non del grande catalogo ormai presente su Wii, ma di una piccola selezione "convertita" per Wii U, che verrà progressivamente arricchita. Altra brutta notizia, i giochi acquistati su Wii verranno sì riconosciuti dalla nuova Virtual Console, ma non saranno scaricabili gratuitamente: come abbiamo anticipato prima il prezzo sarà più basso, ma si tratta comunque di una scelta discutibile, soprattutto se verranno confermate le voci che vorrebbero i titoli Pal girare a 50hz, esattamente come gli originali.
A quel punto il costo aggiuntivo andrebbe a coprire solamente il supporto via Gamepad. Se questa mossa era abbastanza ovvia (anzi, alcuni temevano potesse non esserci nemmeno lo sconto), meno prevedibile era la recidiva omertà attorno al sistema di account: è tollerabile riscaricare i titoli già comprati su Wii, assolutamente intollerabile sarebbe doverlo rifare anche sul successore del WiiU, cosa tristemente probabile visto che gli acquisti saranno legati ancora alla piattaforma e non all'account (o almeno così sembrerebbe). A voi decidere se sia più giusto l'aggettivo "arretrato" o "furbo" per definire questo atteggiamento: non vi è dubbio che il coltello dalla parte del manico lo tengano loro, visto che su nessun'altra piattaforma potreste mai giocare le vecchie glorie Nintendo, ma è altrettanto vero che un simile comportamento potrebbe irretire più di un utente.
La gente è ormai abituata a utilizzare i propri contenuti digitali dove e quando vuole, e in questo senso le console già di per sé rappresentano un'eccezione; Nintendo da questa ottica non solo limita la libertà di usufruire del proprio software, ma si ostina a far comprare e ricomprare i propri giochi senza apportare (per ora) modifiche che giustifichino l'operazione. Espediente sicuramente conveniente nel breve periodo, che testa però la pazienza degli utenti fidelizzati, perché di quelli stiamo parlando: i novizi avrebbero comunque dovuto pagare prezzo pieno. L'operazione finora ha funzionato alla perfezione, garantendo profitti su profitti. Ma la massa è sempre più a suo agio con gli acquisti digitali, e non è detto che queste scelte, astute o conservatrici che siano (o entrambe le cose), prima o poi possano ritorcesi contro l'azienda giapponese. Staremo a vedere.