84

Finalmente a Roma

Abbiamo provato con mano Total War: Rome II, di cui abbiamo anche brevemente visto la mappa della campagna!

PROVATO di Umberto Moioli   —   13/06/2013

Dopo mesi passati a seguire il sito ufficiale per scoprire il roster delle fazioni presenti e un paio di eventi focalizzati sulle novità introdotte per le battaglie in tempo reale, all'E3 2013 abbiamo potuto provare con mano Total War: Rome 2. Non solo, lo strategico firmato Creative Assembly ha finalmente mostrato - solamente in video - anche la mappa della campagna, sinora tenuta nascosta. Se tanta segretezza ed un piano di comunicazione così diluito nel tempo potrebbero sembrarvi strani per un titolo che in fondo "esce unicamente su PC", beh sappiate che nel 2012 la serie ha venduto un totale di due milioni di copie senza neppure veder l'uscita di nuovi episodi principali. Numeri impressionanti che convincono sempre più il publisher SEGA a investire sul talentoso team inglese.

La nuova mappa

"Il sistema delle province ci permette di dare al giocatore un numero elevatissimo di regioni pur senza far diventare la micro gestione delle stesse un processo troppo laborioso" ci spiega Dom Starr, campaign designer con cui abbiamo parlato a margine della prova. "Si possono anche sviluppare delle sinergie interessanti tra piccoli e grandi centri abitati: catturandone uno di dimensioni ridotte, ad esempio, si può creare nel nemico un problema di produttività dato che quel tassello apparentemente non molto significativo potrebbe essere funzionale ad una città più grande, che necessità di certe strutture di supporto per funzionare al meglio.

Finalmente a Roma

Città che tra l'altro non sono più un singolo punto all'interno della mappa ma crescono organicamente, prendendosi uno spazio sempre maggiore così da dare alla campagna un respiro che prima non era possibile. Nuovo anche il concetto di tradizioni applicato agli eserciti così come alle flotte, che garantisce delle abilità frutto dell'accumulo di punti esperienza. Sono bonus permanenti, seguiranno per sempre quel gruppo di uomini". In numeri, le 183 regioni che compongo l'enorme mappa di Total War: Rome II doppiano per quantità quelle del capitolo originale. In ciascuna di esse è possibile raccogliere risorse, creare strutture, assoldare agenti e così via, un po' come siamo stati da sempre abituati a conoscere. Ora però le province, composte da un minimo di due e un massimo di quattro regioni, danno nuovi strumenti amministrativi. Ad esempio sotto forma di editti, leggi che coinvolgono immediatamente i territori circostanti. Ci sono, poi, menù specifici per le province attraverso i quali sono raccolte tutte le opzioni così da renderne più semplice la gestione. La mappa in sé coinvolge un numero elevatissimo di territori, dalle coste dell'Africa fino ai territori nord europei, e ciascuno sembra rappresentato con dovizia di particolari e cura per gli elementi tipici di ogni zona. Dovrebbe insomma rivelarsi senza troppi problemi la più bella mappa mai realizzata per la serie.

Finalmente a Roma

Si combatte

Passando alla demo messa a nostra disposizione, lo scenario La Battaglia del Nilo ci ha permesso di scegliere tra gli Egiziani, arroccati in cima ad una collina, e i Romani impegnati invece a raggiungere e conquistare quella stessa vetta. Uno scontro in sé e per sé non straordinariamente originale se non fosse che il terreno di gioco comprendeva anche una piccola sezione del delta del Nilo, tra le cui acque si svolgeva contemporaneamente una furiosa battaglia navale. Vincere quello scontro, soprattutto nei panni dei romani che partivano svantaggiati, voleva dire poter far sbarcare le truppe così da avere dei preziosissimi rinforzi a contrastare gli elefanti, le truppe cammellate e gli arcieri egiziani. I controlli e l'interfaccia non sono cambiati se non per la mappa tattica, ridisegnata per essere pratica e funzionale.

Finalmente a Roma

Il piatto forte di Total War: Rome II sarà quindi la varietà di situazioni, ottenuta sia mescolando meccaniche navali e terrestri, sia introducendo obiettivi più vari, sia anche dando maggior specificità a ciascuna fazione. "Abbiamo fatto del nostro meglio per rendere tutte le civiltà delle possibili, valide alternative. Hanno le loro peculiarità, unità uniche e costruzioni differenti. Ovviamente in determinati casi ci sono delle similitudini, ma sono anche quelle basate sulla loro storia. Di tanto in tanto, inoltre, si presentano eventi storici che propongono situazioni specifiche per ciascuna fazione. Contiamo circa 700 unità diverse nel gioco, il risultato è che ciascuna fazione quando si combatte riesce a distinguersi dalle altre. I romani, ad esempio, sono bravi a sfruttare il terreno a loro vantaggio mentre scontrarsi contro i greci significa vedersela con le loro formazioni e le linee serrate che li contraddistinguono." Per cogliere questa varietà sarà necessario provare il gioco approfonditamente, opportunità che ci auguriamo ci venga data da qui a breve. Per l'uscita occorrerà invece aspettare il prossimo 3 settembre, ma da quanto abbiamo visto e finalmente provato sembra possa davvero valerne la pena.

CERTEZZE

  • Mappa della campagna più grande di sempre
  • Graficamente sempre al top
  • Battaglie dotate di maggior varietà

DUBBI

  • Multiplayer ancora avvolto dal più stretto riserbo
  • Diversi elementi inediti richiederanno parecchio bilanciamento per non scardinare gli equilibri