Non passano due settimane, oramai, senza una nuova prova di The Elder Scrolls Online. Del gioco di ruolo sviluppato da Zenimax abbiamo parlato grazie ad un evento dedicato, l'occasione durante la quale ci è stato anche possibile visitare Daggerfall. La città protagonista del secondo episodio della serie farà da area iniziale per una della fazioni e sarà per molti uno dei primissimi importanti centri nei quali socializzare con altri utenti e raccogliere missioni. Come già detto all'interno del precedente provato, il centro abitato è vivo e ben riprodotto, anche se quel livello di dettaglio non sembra mantenersi tale anche una volta varcate le mura cittadine per incamminarsi nella regione circostante. Ad ogni modo la nuova prova avvenuta durante l'E3 2013 ci ha visto prendere una strada differente: grazie al suggerimento di uno sviluppatore ci siamo incamminati lungo una spiaggia, finendo quasi per sbaglia all'interno di un pericoloso dungeon...
Il culto
Entrati all'interno di un grotta rivolta sul mare, veniamo a conoscenza di una comunità di persone che vive e celebra un grande albero, a cui regolarmente vengono tributate offerte sotto forma di frutti e sementi. Come spesso accade, le cose non sono come sembrano e presto capiamo che noi stessi facciamo parte dell'offerta per il raccolto e che l'enorme pianta altri non è che la reincarnazione di una malvagia divinità Daedric. La sequenza che segue mette in scena il classico dungeon istanziato, nulla che un giocatore di MMORPG non abbia visto in mille altre occasioni.
Con il nostro personaggio di classe Sorcerer, l'equivalente di un mago, evochiamo famigli e scagliamo fulmini, piazziamo mine magiche e utilizziamo la staffa in nostro possesso per colpire con letali attacchi infuocati. Il gameplay diverte e in larga parte funziona, ma d'altra parte manca di una carica innovatrice che oggi come oggi è quantomeno auspicabile se intendi affacciarti nel competitivo mondo dei giochi di ruolo online. Allo stesso tempo, dobbiamo essere onesti, ad ogni nuova prova ci sembra sempre più che il mondo di The Elder Scrolls venga sfruttato fino all'osso per tirarvi fuori storie, nemici e incontri che siano vari e credibili anche per i più intransigenti fan della serie. Il doppiaggio, in inglese, è un'aggiunta di spessore considerando la quantità ingente di linee di dialogo, ma in fin dei conti potrebbe davvero esserne valsa la pena vista la quota di immersione che porta con sé. I dubbi comunque sono sempre gli stessi: perché giocare The Elder Scrolls Online e non Guild Wars 2 o World of Warcraft, per citare i due campioni del genere forti di maggior seguito?
Fatta eccezione per la licenza che vi sta alle spalle, che non è poco, il titolo di Zenimax Online si vuole porre come un'esperienza meno interessata alla componente di massa online rispetto a quella ruolistica. Una direzione interessante soprattutto se si considera che, oramai possiamo dirlo senza timore di essere smentiti, il gioco è designato non solo al PC ma anche a PlayStation 4 e Xbox One. Ancora Bethesda non risponde alle domande relative alle incarnazioni console ma ci aspettiamo che il gioco giri anche su TV a 1080p e sessanta immagini al secondo, il risultato minimo per un titolo piacevole da vedere ma non certo strabiliante. Il combat system, i menù e l'introduzione di una modalità in prima persona sono altri elementi che hanno naturalmente un'affinità con il controller e i sistemi che lo utilizzano come strumento d'interazione. Avremmo voluto scoprire qualcosa di nuovo da questa prova, ma oramai è chiaro che per meglio comprendere The Elder Scrolls Online ci servirà un'accesso alla beta e qualche decina di ore di test. Ci auguriamo che questo accada presto, ci sono milioni di curiosi in attesa di capirne le reali potenzialità.
CERTEZZE
- Uno dei primi MMORPG per console next gen
- Universo di gioco vasto e ricco di potenzialità
DUBBI
- C'è sempre il rischio molto forte di snaturare lo spirito della serie originale
- Difficile che dica qualcosa di nuovo all'interno del genere