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A tutto gas

Il nostro test del nuovo racing game di Turn 10 direttamente da Colonia

PROVATO di Andrea Palmisano   —   23/08/2013

Sebbene nemmeno durante lo showcase pre Gamescom sia stata rivelata la data di uscita di Xbox One, è chiaro come ormai non manchi decisamente molto prima che la next gen Microsoft arrivi nei salotti dei videogiocatori. Tra i titoli più interessanti della finestra di lancio figura con pieno merito Forza Motorsport 5, ultimo capitolo della serie di Turn 10 che in questo caso avrà il compito di convincere l'utenza delle potenzialità del nuovo hardware, facendo magari dimenticare i più o meno piccoli passi falsi che ne hanno contraddistinto la presentazione e il periodo successivo.

A tutto gas

Ma torniamo al gioco, perché di carne al fuoco ce n'è parecchia. Durante l'evento Turn 10 ha presentato infatti due demo distinte della propria creatura: la prima, riciclata interamente dall'E3, la seconda invece fortunatamente costituita da materiale inedito. Abbiamo ripetuto volentieri la build losangelina soprattutto perché il set up a base di volante, pedaliera professionale e sedile sportivo era fin troppo invitante; una configurazione però piuttosto fuori dalla portata della maggior parte delle tasche dei comuni mortali. L'assenza di avversari su pista ha ridotto il focus di questa demo, permettendo di concentrare le nostre attenzioni sull'impianto grafico e sulla fisica, entrambe in grado di sottolineare i passi avanti notevoli fatti rispetto al precedente episodio.

Pelo sullo stomaco

Del tutto inedita era invece la gara a Laguna Seca, da affrontare tra l'altro finalmente con la presenza di tre avversari, purtroppo su un solo giro. Se state pensando che quattro auto in pista siano effettivamente un po' poche, va chiarito che si tratta solamente di un assaggio incompleto di ciò che potremo vedere nella versione finale; Turn 10 sta lavorando a testa bassa per riuscire a rientrare nelle rigide tempistiche previste, e le notizie di qualche settimana fa in merito alla necessità per gli utenti di scaricare corposi aggiornamenti e integrazioni di contenuti post-lancio non fanno altro che confermare lo sforzo eccezionale che sta portando avanti il team capitanato da Dan Greenawalt.

A tutto gas

Quello che abbiamo potuto vedere finora è quindi davvero soltanto un assaggio, un antipasto capace di dare il senso della qualità a cui Turn 10 sta aspirando. Dal punto di vista grafico come detto siamo già su ottimi livelli; l'obiettivo dei 1080p a 60 frame al secondo sembra pienamente centrato, e sebbene sia necessario attendere il banco di prova di una gara con più di quattro auto su schermo per cantare vittoria, non sembrano esserci grossi motivi di timore. Il livello di dettaglio è ottimo, con i tracciati in grado di restituire una quantità di elementi e di particolari a contorno davvero notevole; anche una location non certo ricca in tal senso come quella di Laguna Seca riesce comunque a dimostrare le differenze di potenziale del nuovo hardware, ed è entusiasmante trovarcisi di fronte in quello che è e rimane un titolo di prima generazione, destinato quindi a rappresentare soltanto un punto di partenza. Ma è ovviamente nelle vetture che i grafici si sono sbizzarriti, e la riproduzione di ogni piccolo particolare tanto della carrozzeria quanto degli interni lascia senza parole. Se a questo si aggiunge un uso sapiente e più che convincente dell'illuminazione e degli effetti di luce, il quadro complessivo non può che essere di primissimo piano. L'entusiasmo prosegue fortunatamente anche in ambito puramente ludico; già con Forza 4 si erano visti notevoli progressi a livello simulativo, ma con questo nuovo capitolo il confine con la realtà diventa ancora più sottile. Disattivare tutti gli aiuti alla guida, impostare il massimo livello della simulazione e impugnare il volante è un'esperienza capace di mandare in estasi ogni amante dei racing game realistici, destinati a trovare un livello di sfida elevato anche solo per domare tutti i cavalli di una delle vetture più potenti a disposizione, mantenendola su strada. Chiaramente Forza 5 è però un gioco molto scalabile e adattabile alle proprie preferenze, e la facoltà di agire su tutta una serie di impostazioni e di aiuti alla guida consente di cucirsi addosso l'esperienza per trovare il livello preferibile. Usando il controller di Xbox One è ovvio che si perda (più di) qualcosa della qualità dell'esperienza, ma la bontà del nuovo pad riesce comunque a farsi apprezzare in questo genere di prodotti; tra le chicche poi, c'è la vibrazione separata a sinistra e destra, indipendente e molto più accurata, che riproduce la risposta della vettura in relazione a ciò che effettivamente avviene in pista in maniera molto più credibile. Preferiamo invece non commentare l'intelligenza artificiale degli avversari, decisamente debole in questa demo ma appunto destinata sicuramente a essere rivista in corso d'opera e rafforzata dall'integrazione con il Cloud. Tutto sommato quindi siamo rimasti molto piacevolmente colpiti da Forza 5, ed è più che probabile che il titolo di Turn 10 possa concretizzarsi in uno degli acquisti obbligati del lancio di Xbox One.

Forza 5 è uno dei giochi più convincenti della line up di Xbox One

Qualche dettaglio in più

Aggiungiamo una appendice al nostro articolo in seguito alla presentazione a cui abbiamo assistito durante la Gamescom, in cui Dan Greenawalt ha fornito alcuni interessanti dettagli sulla sua ultima creatura. Con la passione che lo contraddistingue, il creative director di Turn 10 ha affermato come Forza Motorsport 5 sia il progetto più ambizioso della sua intera carriera; parole che potrebbero sembrare di circostanza, ma in effetti nel caso del titolo in questione sembra esserci più che un fondo di verità. Per esempio la modalità online poggerà come previsto su server dedicati, con tecnologie come lo "smart match" in grado di raggruppare avversari con caratteristiche, qualità e magari provenienza geografica simile.

A tutto gas

Per quanto riguarda invece l'opzione Autovista presente già su Forza 4, in questa occasione è stata ribattezzata Forzavista e sarà disponibile per ogni singola auto presente nel gioco, consentendo di osservare da vicino ogni dettaglio di interni e carrozzeria. Molto più interessante è stato invece il discorso sulla modalità carriera, che Greenawalt ha voluto rivoluzionare rispetto agli standard di questo genere di giochi; troppo spesso, per non dire quasi sempre infatti, gli utenti non finiscono la modalità carriera perché questa diventa per una serie di motivi troppo impegnativa, noiosa o ripetitiva. Ecco quindi che la struttura su cui Forza Motorsport 5 è basata su 8 diverse "leghe", ognuna delle quali divisa in tipologie di auto che rappresentano esse stesse delle "mini carriere" da completare in un tempo compreso tra 75 e 90 minuti. Il giocatore potrà passare liberamente da un tipo di vettura a un altro, sulla base delle preferenze del momento, affrontando quindi con essa una competizione che sicuramente potrà portare a termine senza troppi patemi (in termini di tempo speso). Ovvio che invece sul lato dell'intelligenza artificiale la tecnologia Drivatar porterà, almeno nelle promesse, grandi miglioramenti rispetto a quanto visto finora. Anche la progressione della carriera, intesa come la crescita nel livello del pilota, avverrà in maniera più interessante; in pratica si otterranno punti facendo qualsiasi cosa, anche gare multiplayer, e la distanza tra un livello e l'altro sarà sempre la stessa. Per intenderci quindi, non ci vorrà un attimo per passare dal secondo al terzo livello e invece una vita dal cinquantesimo al successivo, ma lo stesso identico quantitativo di punti. Grandi miglioramenti anche dal punto di vista della fisica, con dei risultati - a detta di Greenawalt - assolutamente irraggiungibili su console di generazione precedente; è soprattutto nella riproduzione del comportamento degli pneumatici che il team si è concentrato, cambiando il partner precedente (Pirelli) con una nuova azienda statunitense che è riuscita a fornire una serie di dati immensamente più ampia e precisa. Merita una menzione poi l'inclusione del circuito di Spa, in assoluto il più richiesto da parte dei fan. Ma non tutte le notizie possono essere positive, e infatti nell'ambito delle (piccole) delusioni è stato confermato che non saranno presenti né gli eventi atmosferici né le gare in notturna.

CERTEZZE

  • Tecnicamente sontuoso
  • Modello di guida adattabile a chiunque
  • Divertente

DUBBI

  • Semplicemente, manca da vedere quasi tutto il gioco