Non c'è solo il calcio in Italia, certo, gli altri sport forse faticano a ritagliarsi uno spazio mediatico visto il ruolo accentrante del gioco del pallone nel nostro paese, ma non mancano per esempio gli appassionati di rugby, pallavolo, pallanuoto e basket.
Proprio quest'ultima disciplina è oggetto di una continua serie di apprezzate trasposizioni videoludiche, ora opera di 2K, ora di Electronic Arts, in un dualismo che poco ha da invidiare all'eterna lotta FIFA-Pes. Durante un evento organizzato da Microsoft a San Francisco, abbiamo potuto provare in anteprima NBA Live '14 per XBox One, avendo l'assaggio di quello che vorrebbe diventare il punto di riferimento per la pallacanestro su next gen, tanto che le care vecchie Xbox 360 e PlayStation 3 verranno lasciate a bocca asciutta.
La next gen del basket arriva con NBA Live '14, inatteso protagonista di un evento Xbox One
Sports!
Tra i tormentoni nati dalla prima presentazione di Xbox One, oltre a "TV" e "Call of Duty", c'è l'immortale "sports" pronunciato dall'allora Vice Presidente di EA Sports, Andrew Wilson.
Mr. Wilson è ora stato promosso a CEO di Electronic Arts, non si può certo dire che l'impietosità di internet gli abbia portato male, ed è comunque un peccato che la sua pronuncia abbia offuscato quegli elementi veramente interessanti della sua presentazione come il nuovo motore grafico Ignite, cuore pulsante della nuova generazione di simulazioni sportive firmate EA. Il fronte grafico è uno di quelli sui quali lo scontro tra le due serie di basket si fa più acceso, ed è dunque con grande attenzione che ci siamo avvicinati alla postazione di prova di NBA Live '14, per cercare di capire se la decisione di lasciare da parte lo sviluppo per current gen abbia pagato in termini di impatto visivo. Esaminando il modello di un solo giocatore possiamo apprezzarne le animazioni fluide e realistiche che sottintendono i movimenti muscolari alla base dell'azione. Gli arti, le mani, ed il busto si muovono credibilmente e pare evidente che l'architettura della costruzione poligonale tenga conto non solo delle macro strutture, andando ad animare anche elementi secondari come fasce muscolari e tendini.
Il risultato che deriva da un'impostazione del genere è più che positivo e contribuisce non poco alla rappresentazione della forza fisica utilizzata nel movimento, insieme con le animazioni delle casacche ora più che soddisfacenti. Non siamo a livelli di realismo tali da far gridare al miracolo, ma maglie e pantaloncini dei giocatori fluttuano in risposta alle sollecitazioni del videogiocatore, risultando solo occasionalmente fuori posto. Continuando l'analisi dei modelli dei giocatori dobbiamo segnalare la grande attenzione ai dettagli quali tatuaggi, fasce, bendaggi ed accessori in generale, ottimi per dare ancora più personalità agli sportivi in combinazione con texture di qualità a disegnarne i volti. Non è tutto ottimo, però, visto che qualche legnosità ancora si può riscontrare all'esame delle interazioni tra i vari giocatori, con animazioni non sempre fluidamente collegate nel passaggio tra una posizione difensiva ed una d'inseguimento per esempio.
Next gen non è solo grafica
Se la nuova generazione di console si traducesse solamente in un upgrade grafico di quel gameplay cui siamo stati abituati, negli ultimi quasi diec'anni, da Xbox 360 e PlayStation 3, ecco che le piattaforme da gioco in arrivo quest'inverno sarebbero di colpo meno interessanti. Per fortuna, però, l'Ignite Engine non si limita a simulare meglio i movimenti dei pantaloncini ed il sudore dei giocatori, ma permette anche un nuovo e più preciso calcolo delle tante variabili che vanno ad influenzare il gameplay più puro, variabili tra le quali spicca ovviamente la gestione del pallone.
La nuova tecnologia Bounce Tek, infatti, permette di calcolare realisticamente i movimenti della sfera e di legarli con l'inedito sistema di dribbling su tre livelli: dal semplice giostrare il pallone, alla concatenazione dei movimenti, all'attivazione delle "mosse speciali" diverse a seconda del giocatore selezionato. Il tutto è semplicemente realizzato con l'utilizzo della leva analogica destra, in combinazione con un modificatore nel caso si voglia attivare uno dei sei movimenti speciali propri dei campioni del basket. Lo scontro tra la pallacanestro secondo EA Sports e quella di 2K Games è aperto anche sul fronte delle modalità di gioco e dei contenuti: NBA Live '14, grazie alla continua connessione ad internet, garantisce l'aggiornamento in tempo reale delle statistiche dei giocatori così da corrispondere a quello che succede nel campionato vero e proprio, magari giocando nella modalità Live Season che permette di rivivere i migliori momenti del campionato in corso. Altri frutti della continua interazione con il mondo del basket reale potranno essere visti nel corso dell'anno grazie alla funzione che riprodurrà in virtuale i cambiamenti estetici degli sportivi: scarpe nuove, nuovo taglio di capelli e nuovi accessori saranno implementati in gioco così da fornire un'esperienza aggiornata ai minimi dettagli anche sul fronte dell'estetica.
Rimanendo online troveremo poi la possibilità di competere con gli altri giocatori in un sistema di classifiche strutturato su dieci divisioni composte ognuna da dieci partite, e l'inclusione dell'Ultimate Team in maniera non dissimile da quanto succede in FIFA. L'offerta ludica non è certo limitata a quanto riportato nel corpo dell'articolo, ma evitiamo di andare a fare l'elenchino di tutte le modalità per tornare ad un ultimo giudizio sul gameplay. Le innovazioni introdotte quest'anno con la Bounce Tek ed il dribbling su tre livelli sono tangibili in partita, ravvivano l'azione e la rendono più realistica che nei precedenti capitoli della serie. Il dribbling, soprattutto, si è rivelato intuitivo e spettacolare (questo a patto di controllare un giocatore di punta, ovviamente), permettendo di saltare avversari e studiare azioni corali grazie all'intelligenza artificiale dei compagni di squadra. Se questo poi sarà abbastanza per mettere in crisi l'apprezzatissimo titolo 2K è presto per dirlo, ma certo pare che Electronic Arts non sia stata a guardare proponendo un prodotto di qualità sui fronti tecnico e di gameplay. Proprio l'intelligenza artificiale di compagni ed avversari, però, richiederà una prova più approfondita (e su vari livelli di difficoltà) per saggiarne la bontà anche se, e forse è questo quello che conta, le partite che abbiamo giocato noi sono state divertenti e spettacolari.
CERTEZZE
- Animazioni curate e credibili
- Impatto visivo di alto livello
- Gameplay accessibile e divertente
DUBBI
- L'intelligenza artificiale di compagni ed avversari potrà essere messa alla prova solo con più tempo a disposizione