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La rivoluzione di Ubisoft

Il nuovo Assassin's Creed sarà ambientato in uno dei momenti più importanti della storia dell'umanità

ANTEPRIMA di Massimo Reina   —   24/03/2014

Con l'annuncio del nuovo capitolo di Assassin's Creed attraverso un teaser trailer, è iniziato per i fan il classico conto alla rovescia che li separa dalla data di inizio delle più importanti fiere del settore ludico, notoriamente foriere di notizie e rivelazioni sui titoli più attesi della prossima stagione. E in questo senso anche noi siamo certi che già dal prossimo E3 di Los Angeles verranno svelati nuovi succulenti dettagli su Assassin's Creed: Unity, il primo episodio della serie destinato unicamente alla nuova generazione di console, realizzato da Ubisoft e in arrivo entro la fine del 2014 per Xbox One, PlayStation 4 e PC.

La rivoluzione di Ubisoft

Tra l'altro in occasione dell'evento americano forse ne sapremo di più anche sull'altro capitolo in lavorazione, questa volta per PlayStation 3 e Xbox 360, col nome in codice Assassin's Creed: Comet. Titolo che per qualcuno sarebbe legato all'evento di Tunguska, e che dunque potrebbe riportare ad una ambientazione nella Russia del XX secolo, come il fumetto Assassin's Creed: The Fall, dunque sullo sfondo delle vicende degli ultimi Zar e della rivoluzione d'ottobre. A ogni modo, tornando a parlare dell'argomento principale di questa nostra anteprima, abbiamo pensato di realizzare l'articolo per raccogliervi tutte le informazioni e i rumor attualmente a disposizione della stampa, a cominciare dal nome del protagonista che dovrebbe essere quello di Arno o più probabilmente Arnoux. La storia sarà ambientata in quel complesso periodo storico compreso tra il 1789 e il 1799 meglio conosciuto come Rivoluzione francese, ma potrebbe poi sfiorare anche quello dell'ascesa di Napoleone Bonaparte. L'abolizione della monarchia assoluta, la proclamazione della repubblica con l'eliminazione delle basi economiche e sociali del cosiddetto Ancien Régime e l'emanazione della Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino, cioè il fondamento delle costituzioni moderne. Ma anche Luigi XVI, Maria Antonietta d'Austria, Maximilien de Robespierre, Jacques Necker, Georges Danton, Jean Paul Marat e Francois Babeuf. Tutti questi eventi e personaggi dovrebbero essere presenti in un capitolo che si prospetta essere uno dei più avvincenti della saga.

Assassin's Creed: Unity ci porterà nella Francia rivoluzionaria dal 1789 fino all'ascesa di Napoleone?

Liberté, Égalité, Fraternité

Non è chiaro se Assassin's Creed: Unity comincerà da subito allo scoppio della rivoluzione o se invece inizierà da qualche antefatto utile a introdurre i personaggi del gioco e a raccontare gli eventi che contribuirono ad accrescere quel malcontento popolare che avrebbe portato poi alla ribellione. Forse il racconto ludico partirà dal 1778, data di inizio della profonda crisi economica che causerà il crollo dei prezzi agricoli della viticoltura e, negli anni a venire, della produzione industriale, oppure dal periodo del pessimo raccolto che nel 1788 portò a una grande crisi del pane, alimento fondamentale per il popolo. Il tutto sullo sfondo di un certo fermento intellettuale generato dall'Illuminismo e dalle idee liberali giunte in Europa dalla Rivoluzione americana. E chissà che questa vicinanza temporale fra le ribellioni americana e francese non permetta ai giocatori di incontrare nuovamente Connor, magari nei panni del mentore del protagonista di Unity, pronto a insegnare al suo allievo tutti i segreti diun Assassino.

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Anche perché l'eterna lotta tra la loro setta e i Templari si farà ancora più dura e proprio le vicende reali della rivoluzione transalpina, coi suoi risvolti tragici, dove il confine tra buoni e cattivi è stato spesso decisamente molto labile, potrebbero costituire la base perfetta per sviluppare ulteriormente l'intreccio narrativo di quella sorta di ambigua guerra silenziosa che si combatte da secoli nel mondo immaginario di Assassin's Creed. Chi ha ispirato i rivoluzionari francesi, gli Assassini o i Templari? La presa della Bastiglia, la marcia su Versailles, le guerre di Vandea e l'assalto al palazzo delle Tuileries fino all'esecuzione di Luigi XVI, hanno fatto parte davvero di un unico disegno volto a portare la democrazia in Francia prima e nel resto del Vecchio Continente poi? O sono stati solo un modo per mascherare i piani di dominio dei Templari dietro a pseudo governi del popolo e a una parvenza di libertà? Dietro al Comitato di salute pubblica e al suo Regime del Terrore ci sono stati i Templari o, in buona fede, gli Assassini? La Rivoluzione francese non fu però un fenomeno solamente interno alla nazione transalpina: durante il conflitto la neonata Repubblica venne coinvolta pure in sanguinose guerre internazionali, da un lato perché i rivoluzionari volevano esportare i loro principi anti-monarchici in tutta l'Europa continentale, dall'altro per loro interessi espansionistici. Di pari passo le principali potenze del tempo erano timorose che gli effetti della ribellione francese si potesse estendere anche ai loro stati, ragion per cui quando i nostri cugini d'oltralpe dichiararono guerra al Sacro Romano Impero Germanico il 20 aprile del 1792, Austria, Prussia, Portogallo, Gran Bretagna, Spagna, Regno di Sardegna e Regno di Napoli diedero vita a una coalizione anti-francese. A livello di giocabilità questo scenario potrebbe aprire le porte a una serie di missioni extra da svolgere al di fuori dei confini transalpini, e a una serie di mini-giochi sulla falsariga di quelli degli Adepti visti nei precedenti episodi, quando si inviavano in giro per il mondo dei confratelli reclutati per le strade a uccidere dei pericolosi Templari, a liberare e difendere delle città assediate e via discorrendo.

Vecchi e nuovi schemi

Sempre in tema di struttura, con ogni probabilità la cifra stilistica del gioco sarà in buona parte ancorata a quella dei passati capitoli della saga, ma secondo alcune voci di corridoio sarebbero in corso dei non meglio precisati interventi da parte degli sviluppatori su buona parte di quei bug ormai storici che la serie di porta appresso da troppo tempo, quindi su alcune meccaniche del gameplay che necessitano di una certa opera di svecchiamento. In questo senso appaiono sensati quei rumor che raccontano di una serie di lavori mirati che porteranno per esempio a una maggiore diversificazione delle missioni, in modo da renderle il meno uguali possibile le une alle altre, a un'intelligenza artificiale più evoluta dei nemici (ma anche dei personaggi non giocanti) e in generale a una formula più fluida e credibile degli scontri.

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E la cosa dal nostro punto di vista non sarebbe malvagia: per le battaglie, ad esempio, non si pretende un sistema di combattimento particolarmente sofisticato vista la natura del gioco, che non è un picchiaduro o un hack and slash, ma perlomeno un impianto ludico un po' più evoluto di quello visto in passato. In quest'ottica va vista anche la probabile implementazione di un sistema di controllo del protagonista più maneggevole e immediato, che faciliterà per esempio l'utente nel fare eseguire al personaggio un percorso, superando qualsiasi genere di ostacolo presente, con la maggior efficienza di movimento possibile. In questo un ruolo importante lo dovrebbero esercitare pure un aggiornamento del set di comandi fra i quali dovrebbe essercene uno che permetterebbe al protagonista, quando si troverà vicino ai bordi sulla parte alta di un edificio, di scendere senza dover ricorrere a balzi suicidi sulla strada o solo al classico Salto della Fede. Pare inoltre che presso gli studi di Ubisoft si stia pensando anche di reintrodurre una modalità che consenta ad Arnoux (Arno), di gestire una villa sulla falsariga di quanto avveniva in Assassin's Creed II a Monteriggioni con Ezio Auditore. Di fatto il protagonista di Unity potrebbe investire il suo denaro in ristrutturazioni e quant'altro di utile da un lato a riportare al massimo splendore la magione e l'eventuale borgo annesso per una mera questione estetica, dall'altro a ottenerne dei benefici come la creazione di negozi dove acquistare comodamente ciò che gli serve, locali dove esporre dei dipinti o le

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armi e le armature recuperate, oppure un magazzino dove stoccare la merce raccolta durante le varie missioni. Infine si vocifera di un comparto multigiocatore ripensato in favore di un multiplayer a quattro giocatori in cooperativa, a discapito di quello competitivo. La maggior potenza di calcolo delle nuove console permetterà inoltre di ricreare aree di gioco più ampie e soprattutto più piene, popolate da decine e decine di personaggi, oggetti e dettagli visibili anche a una certa distanza e che non appariranno dal nulla come avveniva in passato. Rimanendo su questo tema, chiaro che sulla parte tecnica non possiamo sbilanciarci più di tanto, a maggior ragione considerando anche che le prime immagini che circolano in rete sul prodotto sono di un titolo palesemente ancora nelle prime fasi di sviluppo. Tuttavia il fascino delle strade parigine con le sue location più famose, i vari fattori attrattivi di un'epoca storica molto amata dal pubblico e le potenzialità delle nuove console Microsoft e Sony, oltre ai computer più potenti, lasciano ben sperare su un prodotto che dovrebbe offrire anche visivamente un grande salto in avanti. Per il resto speriamo di poter avere al più presto nuove informazioni sul progetto, che voi potrete come sempre seguire attraverso le nostre notizie quotidiane, ma anche modo di mettere le mani su una sua versione giocabile per poter testare il prodotto.

CERTEZZE

  • Uno dei periodi storici più affascinanti di sempre
  • Modifiche al gameplay e al controllo del protagonista
  • Comparto tecnico in grado di esaltare i nuovi hardware

DUBBI

  • Tutti i difetti dei predecessori verranno davvero eliminati?
  • Riusciranno gli sviluppatori a rendere più variegata l'esperienza di gioco?