Antonio F., che per comodità chiameremo 'O Tanzen, pesca una carta e si mette a fissare glacialmente Antonio J., che per comodità chiameremo 'O Barone. Intanto Pierpaolo G., che per comodità chiameremo 'O Pelato, sta mangiando il terzo gelato alle fragole, con grande dispiacere di Umberto M., che per comodità chiameremo 'O Pischello, che se lo voleva mangiare lui.
'O Barone non sa che pesci pigliare, anche perché deve pigliare delle carte che non sono proprio pesci. È anche vero che le carte si pescano e quindi la confusione è tanta. Tira dalla sua sigaretta di cioccolato, residuo della calza della befana, prima di dire "passo" e lasciare la palla nelle mani di O' Pischello, che non avendo un ago per bucarla dice "vedo", ma senza intendere quello che hanno capito gli altri iniziando a tirarsi giù i pantaloni. Ne nasce un'accesa discussione che disturba Alessio P., che per comodità chiameremo 'O Mr. Scioppe, che stava dormendo nella sala accanto. La discussione si fa più accesa, con 'O Tanzen che comincia a tirare pesantissime confezioni di strategici a turni degli anni '80 a 'O Pischello, che le para usando il suo Power Glove. Nel mentre 'O Pelato ha legato le mani di 'O Barone con un vecchio cavo Parallel, che risponde minacciando di fargli recensire il prossimo Call of Duty al posto di Santicchia. È allora che 'O Mr. Shoppe irrompe nella sala illuminandola con il suo carisma, emanato dal suo sguardo marziale. Allargando le braccia al cielo pretende il silenzio immediato. Gli altri si tacciono immediatamente e iniziano a fissarlo. Ora sanno come concludere la serata...
Sarà stata una buona idea simulare un tavolo da gioco? Proviamo a scoprirlo.
Simulazione pura
Tabletop Simulator è il classico prodotto che fa esattamente quello che dice, ossia è un simulatore di tavoli da gioco. Dopo averlo avviato, e selezionato se giocare online o in modalità single player (buona per i solitari), si ha la scelta tra diverse possibilità di set preimpostati per inoltrarsi nel magico mondo delle bische clandestine... magari no. Avete degli amici virtuali e volete farci una partita a poker?
Allora selezionate il tavolo apposito e vi ritroverete con un mazzo di carte, delle fiches, che va letto alla francese per evitare equivoci, e un sistema pensato per gestire il gioco, ma non per simularlo. Di fatto è come avere un mazzo di carte su un tavolo vero: bisogna mischiarle afferrandole e agitando il mouse, bisogna distribuirle manualmente e, in generale, bisogna compiere ogni azione in piena autonomia. Non avete capito? Tabletop Simulator non simula i singoli giochi, ma ci dà solo gli strumenti per giocarli tutti. Insomma, selezionando i vari tavoli non vengono simulate le regole del poker, del GO, del Majhong, del Pachisi, dei dadi e così via, ma viene riprodotto l'ambiente in cui giocarci con gli altri. Tanto per dire, volendo è possibile barare senza che ci siano penalizzazioni, perché al sistema non interessa nulla di quello che fate con il tavolo e gli oggetti che ci sono sopra. Le modalità preimpostate danno qualche scorciatoia per evitare frustrazioni. Ad esempio avviando la dama si troveranno tutti i pezzi già allineati, mentre muovendo una tessera del go si allineerà automaticamente con la scacchiera. Per dire, la differenza con un simulatore di dama o di scacchi la possiamo riassumere in questi termini: al sistema non interessa nulla se fate mangiare una torre in diagonale. Gli unici interessati alle regole sono i giocatori che, all'insorgere di problemi, possono lamentarsi in chat o, in casi estremi, possono ribaltare il tavolo (letteralmente), mandando a monte le partite in modo brutale. Chi volesse potrebbe usare delle regole personali, senza incorrere in sanzioni.
Solo per...
Ci sembra superfluo sottolineare che Tabletop Simulator si rivolge a un pubblico molto particolare, ossia quello degli appassionati di giochi da tavolo alla ricerca di uno strumento versatile per organizzare partite online.
Da questo punto di vista il lavoro di Berserk Games sembra essere impeccabile e offre una quantità di opzioni davvero immensa, che i patiti non mancheranno di apprezzare. Vi servono due dadi da venti? Eccoli apparire sullo schermo con un paio di click. Volete organizzare una battaglia di Magic? Con un po' di lavoro di personalizzazione si può fare anche quello. Volete giocare a strip poker in cam con il vostro redattore di Multiplayer preferito? Perché no (tanto vi prestiamo solo il Perri... quindi non chiedete di altri, anche se non lo preferite). C'è addirittura un tavolo dedicato ai giochi di ruolo con tanto di tessere per costruire dungeon dove piazzare i mostri. Anche l'interfaccia, una volta acquisita la giusta dimestichezza, si è dimostrata davvero funzionale e ci ha permesso di giocare con una certa agilità con ogni disciplina. L'aspetto più debole di Tabletop Simulator sembra essere quello grafico, non tanto nei singoli oggetti, modellati decentemente, quanto negli sfondi (ce ne sono quattro, non bellissimi), che determinano anche un cambio di illuminazione della scena e in alcune texture, non proprio definite. Certo, si tratta di problemi secondari che non incidono minimamente sulla visione generale del gioco, che con tutte le aggiunte promesse (tavoli, pezzi e miglioramenti nell'interfaccia) potrebbe diventare un acquisto indispensabile per i biscazzieri di tutto il globo.
Conclusioni
PRO
- Molte opzioni per gli appassionati
- Possibilità di personalizzazione elevatissime
- Sistema versatile
CONTRO
- Qualche sfondo in più non guasterebbe
- Ovviamente interesserà solo un pubblico ben definito