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Run 'n' gun alla tedesca

Black Forest Games tenta la via dello sparatutto cooperativo

PROVATO di Simone Tagliaferri   —   17/06/2014

DieselStormers, o DieselStörmers se vogliamo mettere tutti i puntini sulle o, è stato da poche settimane finanziato su Kickstarter, dove ha raccolto circa cinquantamila dollari. In realtà la storia del nuovo progetto di Black Forest Games, studio cui dobbiamo il recente Giana Sisters: Twisted Dreams, anch'esso finanziato tramite Kickstarter, è molto più lunga e sofferta di quello che potrebbe sembrare a un'occhiata fugace. Tutto cominciò nel 2006, quando il team di sviluppo ancora si chiamava Spellbound Studios GmbH (cui dobbiamo la serie Desperados) ed era in una tremenda crisi finanziaria. Senza addentrarci troppo nelle problematiche affrontate allora, il cui racconto fatto dai ragazzi di Black Forest Games dovrebbe essere letto da tutti per capire il circolo vizioso che spesso si instaura tra sviluppatori e publisher e che porta inevitabilmente alla morte dei primi, diciamo che quello che oggi chiamiamo DieselStormers fu allora uno dei progetti che si pensava potessero rilanciare il team. Ne nacque una tech demo, che fruttò molti complimenti a Spellbound e alcuni contratti per altri titoli. Il progetto fu congelato fino al 2008, quando fu ripreso e guadagnò nuove caratteristiche, ottenne altri complimenti dai publisher, che però non pagarono per produrlo.

Run 'n' gun alla tedesca

Nel 2011 però, Ravensdale, così si chiamava allora il gioco, stava per diventare realtà, anche se una realtà ridimensionata rispetto al progetto iniziale (da gioco di ruolo con elementi platform a scorrimento orizzontale). I lavori andarono avanti, ma il progetto fu nuovamente messo da parte in favore del nuovo Giana Sisters. Nel frattempo lo studio fallì e si rifondò come Black Forest Games. Invece di riprendere subito Ravensdale, decise di concludere prima il nuovo Giana Sisters, titolo sicuramente di maggior richiamo, che ottenne ottimi riscontri su Kickstarter, anche grazie alla collaborazione di Chris Hülsbeck (autore di svariate colonne sonore di videogiochi classici, come quella di Turrican). Paradossalmente per un platform, Giana Sisters: Twisted Dreams ha venduto molto bene su PC, meno su console, nonostante le critiche positive. Comunque, per farla breve, dopo Giana, Black Forest Games ha ritirato fuori dal cassetto Ravensdale, tentando nuovamente la via di Kickstarter. Purtroppo la campagna non è andata a buon fine. Finalmente arriviamo alla parte conclusiva della storia, che si spera abbia il suo lieto fine. Con i soldi guadagnati dalla versione PC di Giana Sisters, Ravensdale viene riesumato, cambia nome in DieselStörmers, su indicazione dei videogiocatori, e torna su Kickstarter accompagnato da un prototipo giocabile e da una richiesta di fondi più modesta. Si parla di circa cinquantamila dollari. Nonostante la fatica, la nuova campagna va a buon fine e noi possiamo finalmente parlare del gioco come sicuro, dato in arrivo questa estate nell'accesso anticipato di Steam.

Abbiamo provato DieselStormers, lo sparatutto cooperativo di scuola tedesca

Il prototipo

Il prototipo di DieselStormers, diffuso per promuovere la campagna Kickstarter, offre un solo livello giocabile e di fatto manca di molte caratteristiche della versione finale, oltre che di svariate rifiniture. Nonostante questo provandolo siamo rimasti davvero colpiti. Nei panni di un guerriero corazzato, che può utilizzare sia armi da mischia, sia armi da fuoco, bisogna arrivare alla fine della mappa, muovendosi da sinistra verso destra ed evitando di farsi massacrare dalle orde nemiche. Pensato per essere giocato da soli o in modalità cooperativa, da un massimo di quattro giocatori, il gameplay è apparentemente quello di un platform sparatutto a scorrimento multidirezionale, ma con alcune decisive varianti.

Run 'n' gun alla tedesca

Prima fra tutte la presenza di quattro giocatori, che obbliga alla collaborazione per andare avanti, soprattutto quando gli attacchi degli avversari, tutti di stampo fantasy, s'intensificano, e quando iniziano ad apparire i giganteschi boss (nel prototipo se ne vede solo uno, ma non ci si può combattere). Ogni avatar è collegato agli altri tramite un nucleo, che può essere utilizzato per eseguire varie azioni, tra le quali lanciarsi e portare attacchi letali. L'azione è davvero veloce, con i goblin che attaccano senza dare tregua e lo schermo che si riempie di nemici e proiettili in un caleidoscopio di luci e colori (tranquilli, la situazione è sempre leggibilissima). Il livello fisso del prototipo offre diversi elementi interessanti da esaminare, che ci permettono di capire come sarà la versione finale. Cominciamo ad avanzare e troviamo il primo forziere che, aperto, ci ricompensa con delle monete. Nella versione commerciale di DieselStormers potremo spenderle per potenziamenti, parti di armi e oggetti vari in un classico negozio, ma nel prototipo hanno una mera funzione decorativa. In giro per la mappa sono reperibili tre armi, che ci aiutano a capire meglio il gioco. Quella base è un mitragliatore, molto pratico ma poco preciso e non troppo potente. Superata qualche ondata di nemici troviamo un cannone che spara un acido nero, decisamente più letale dell'arma base e più soddisfacente da usare, anche graficamente. La terza arma è un cannone che spara un proiettile esplosivo. È sicuramente il gingillo più potente tra i tre, che non solo danneggia con l'esplosione, ma anche con le schegge prodotte da questa che rimbalzano sulle pareti.

Gran pezzo fantasy

La versione finale di DieselStormers garantirà una rigiocabilità praticamente infinita grazie ai livelli generati proceduralmente. Tranquilli, questo non si tradurrà in una grafica povera, come avviene spesso in questi casi. Anzi, DieselStormers da questo punto di vista sembra essere fatto davvero bene. A livello stilistico mescola ottimamente fantasy e tecnologia, come già visto tante volte in altri videogiochi (e non solo). I nemici sono davvero ben fatti. Per ora abbiamo visto solo goblin e orchi, ma ci saranno anche bestioni meccanizzati e molte altre creature di fogge e dimensioni varie. Anche i modelli degli eroi sono realizzati con gusto e ricchi di dettagli, con animazioni curate ed effetti di alto livello per armi e corazze.

Run 'n' gun alla tedesca

Volendo potremmo replicare il giudizio anche per lo sfondo, fatto di case ammucchiate e fumi dai colori brillanti, ma ci asteniamo per non ripeterci. Insomma, con DieselStormers sembra essere stata confermata la capacità di Black Forest Games, già messa alla prova con Giana Sisters: Twisted Dreams, di plasmare un mondo di grande fascino e bellezza, pur in assenza di grossi mezzi a disposizione. Certo, è presto per dirlo, ma le premesse per un gran titolo ci sono tutte. Sul blog ufficiale del gioco sono state mostrate nuove caratteristiche in via di implementazioni, come un motore fisico che permetterà di lanciare oggetti e nemici, nuovi scenari e una serie di effetti aggiuntivi per tutti gli oggetti presenti. Non mancheranno caratteristiche classiche come un inventario, un ricchissimo arsenale di armi completamente personalizzabili, ricchi premi per i giocatori più bravi e cotillon. Tirando le conclusioni, DieselStormers non è una produzione gigantesca, ma sicuramente è un titolo da tenere d'occhio, perché potrebbe rivelarsi una grossa e graditissima sorpresa.

CERTEZZE

  • Tecnicamente ben fatto
  • La passione c'è e si vede
  • Personalizzazione delle armi

DUBBI

  • Anni di sviluppo travagliato
  • La concorrenza è serrata