Aspirare a creare un multiplayer online battle arena è un compito difficilissimo: nonostante la maggior parte dell'utenza abbia la percezione che si tratti della prossima novità, del nuovo che avanza, la verità è che un paio di titoli si sono già spartiti le decine di milioni di giocatori interessati al genere e il rischio saturazione è altissimo. Mentre con regolarità settimanale vediamo l'annuncio di nuovi progetti più o meno destinati a fare una brutta fine, ci sono comunque prodotti in sviluppo che, un po' per pedigree e un po' per possibilità economiche, hanno la giusta ambizione di insidiare le consolidatissime posizioni di DotA 2 e League of Legends. In particolare, Heroes of the Storm procede a passi lenti ma decisi attraverso un processo di sviluppo ancora embrionale (non bisogna dimenticarsi che siamo in alpha) ma costellato da importanti passaggi come la recente apertura dei test ai giocatori che risiedono al di fuori degli Stati Uniti. Una delle caratteristiche principali dell'Hero Brawler (come Blizzard ama chiamarlo) è la presenza di ben quattro mappe e la ferma volontà di aumentare questo pool di ambientazioni nel corso del tempo. Poche ore fa è stata annunciata una quinta arena, un nuovo campo di battaglia di cui per ora non si conosce moltissimo ma che sembra potersi distinguere per alcune interessanti caratteristiche.
Giardino del Terrore è l'ultima mappa in ordine di tempo annunciata per Heroes of the Storm
Sole e stelle
Giardino del Terrore si presenta all'apparenza non dissimile dalle mappe già viste in mille altri MOBA e in Heroes of the Storm stesso, con le tre "lane" principali che disegnano lo spazio di gioco e indirizzano gli sforzi degli eroi impegnati a combattersi divisi nelle usuali due squadre.
L'aspetto innovativo e il traino per una serie di dinamiche potenzialmente divertenti è la presenza di un ciclo giorno-notte: calata l'oscurità gli accampamenti scompaiono e gli Orrori Notturni, un nuovo tipo di creatura, escono allo scoperto mostrandosi anche nella mini mappa. L'eliminazione di questi avversari sarà tra le altre cose propedeutica al ritorno del giorno, una meccanica che secondo Blizzard apre il fianco a strategie che vanno ben oltre la semplice raccolta delle ricompense legate alla loro uccisione: decidere se restare immersi nelle tenebre, il contesto ideale per far fuori gli sprovveduti che si avventurano da soli in una situazione di ridotta visibilità, oppure tornare alla luce diventa così una scelta in mano alle due squadre. Per aumentare le probabilità di vittoria finale in Giardino del Terrore, i team avranno il compito di acquisire i semi rilasciati sul terreno dai Servitori Infetti e dai Vampiri Floreali, un processo che, arrivati a cento, culminerà nell'evocazione del Terrore Arboreo controllabile direttamente da un utente.
Il fortunato che avrà temporaneamente il comando del Terrore Arboreo potrà contare su due abilità principali: Crescita Infestante corrompe gli edifici avversari all'interno dell'area di azione della magia, debolezza che può essere rimossa concentrandovi un po' di attacchi ma che, anche nella meno esaltante delle ipotesi, farà perdere del tempo prezioso ai propri sfidanti; Maledizione della Regina delle Spore, che funziona anch'essa ad area, trasforma invece gli eroi nemici in "zombi vegetali", rallentandoli e indebolendoli. Non è difficile immaginare una sinergia tra le due abilità, con la prima utilizzata per attrarre in un dato punto e la seconda per infliggere un malus dagli effetti potenzialmente devastanti.
In Giardino del Terrore c'è qualcosa di Miniere Infestate e Contea del Drago, da cui ovviamente è stata tratta ispirazione, anche se l'aggiunta del ciclo giorno/notte dovrebbe davvero creare uno scenario inedito nel panorama dei MOBA. La ricchezza di meccaniche inserite è l'ulteriore conferma che Blizzard intende creare un titolo dove le sinergie di squadra e la conoscenza di tutti gli eroi siano sì componenti fondamentali, ma che ci siano anche altri obiettivi su cui concentrarsi che rendano lo svolgersi del match un po' meno frustrante per chi non può contare su una conoscenza estensiva di ogni minimo aspetto dell'esperienza di gioco. Un approccio meno estremo che si riflette in tutte le modifiche alla formula classica di cui già abbiamo avuto modo di parlare nelle precedenti anteprime. Ad eccezione delle parole e delle pochissime immagini pubblicate sul blog ufficiale non ci sono materiali e informazioni extra riguardanti Giardino del Terrore, che ci auguriamo di poter vedere e provare al più presto. Il doppio appuntamento della GamesCom e della BlizzCon nei prossimi mesi riserveranno di certo delle sorprese. Continueremo a seguirne le novità sperando che al più presto vengano un po' aperte le maglie della alpha (e poi della beta) rendendolo sperimentabile da un numero sempre maggiore di persone.
CERTEZZE
- Heroes of the Storm, nonostante sia in alpha tecnica, è già piuttosto rifinito
- Giardino del Terrore mescola idee già viste e qualche spunto innovativo
DUBBI
- Le molte variabili in gioco per ogni nuova mappa aumentano la sfida per bilanciare il gioco
- Ancora non si sa quando tutti potranno provare il gioco in prima persona