Il primo avveniristico Elite ha aperto gli occhi a un gran numero di giocatori mostrando come il videogioco potesse svincolarsi dal classico schema dei livelli circoscritti per consentire l'esplorazione di un intero universo.
Pur frenato dai limiti tecnologici dell'epoca, parliamo infatti del lontano 1984, il titolo di David Braben e Ian Bell ci ha regalato un'esperienza estremamente complessa fatta di grandi viaggi spaziali e atterraggi planetari, fazioni in guerra e spazioporti realistici. Abbastanza per plasmare l'immaginario di innumerevoli appassionati che negli anni hanno sognato il momento in cui la tecnologia avrebbe consentito di riprendere quel concept per portarlo a una naturale ed entusiasmante evoluzione. Purtroppo l'attesa si è fatta piuttosto lunga e, anche se il genere delle simulazioni spaziali ha avuto rappresentanti eccellenti, nessuno di questi si è rivelato capace di superare il leggendario capostipite. Poi, tra indie e crowdfunding, le cose sono cambiate ed ecco che la possibilità di arrivare laddove nessun uomo è mai giunto si è fatta nuovamente concreta. Così, dopo anni di promesse da parte di Braben, è finalmente arrivato Elite: Dangerous, un titolo che punta a ricostruire e arricchire l'esperienza originale della serie aggiungendo alla ricetta meccaniche complesse, rifiniture in quantità e dinamiche online.
Elite: Dangerous prende forma con l'arrivo e la costante evoluzione della versione beta
Una vera beta
Con l'arrivo della versione beta, Elite: Dangerous si è trasformato in un'esperienza pienamente fruibile che non abbiamo perso l'occasione di provare. Finalmente l'universo non è più circoscritto a pochi sistemi ma ne include cinquantacinque che ci offrono qualche possibilità in più di dare un senso alla pericolosa esplorazione spaziale. La più immediata di queste possibilità è indubbiamente il commercio, anima della serie Elite e strada più veloce per sostituire con qualcosa di più appetibile il catorcio di astronave su cui ci troviamo all'inizio. Purtroppo manca ancora la tanto decantata economia dinamica ma c'è la componente online e c'è una sorta di lista amici, supportata da chat testuale e vocale, basata su un codice che ci viene appioppato automaticamente. Il tutto è ancora macchinoso e pieno di lacune ma quella pubblicata, a pagamento, da Frontier Developments è una vera beta, attualmente alla versione 1.3, e non una sorta di demo promozionale di quelle che sbucano a un mese dal lancio di un gioco. Ci limitiamo quindi a gioire della possibilità, concessaci già nella beta 1, di andare a zonzo con un amico o di scagliarsi contro altri giocatori per vendetta o per ingordigia.
I carichi delle navi possono essere infatti recuperati, a patto che non siano rimasti distrutti nel combattimento, per ottenere introiti senza dover sostenere corposi investimenti. Certo, il rischio delle azioni violente è quello di lasciarci la pelle e una volta passato il limite le cose si fanno complicate visto che le forze dell'ordine non scherzano con i criminali. Ma il guadagno potrebbe valere la candela visti i prezzi elevati delle merci illegali e, in ogni caso, l'universo non è gentile nemmeno con i viaggiatori onesti. Nello spazio è possibile commettere un gran numero di infrazioni compresa la tanto temuta sosta vietata: occupare l'entrata di una stazione spaziale per troppo tempo si traduce in una multa ed è bene essere sicuri dell'approccio alle stazioni spaziali visto che queste non sono ferme bensì seguono un orbita e roteano lungo il loro asse. Entrambi questi elementi, classici della serie Elite, rendono le manovre di avvicinamento e di attracco non facili se non si è ancora in possesso di un computer in grado di effettuare automaticamente la manovra. E le cose si fanno più complesse quando la situazione è poco amichevole. Alcuni sistemi rispondono con le armi al trasporto dei beni ritenuti illegali e lo fanno soprattutto se hanno grossi problemi di contrabbando. Questo significa che spesso i contatti del mercato nero si trovano proprio laddove è praticamente inevitabile subire scan dalle forze dell'ordine e rischiare sanzioni o, peggio, la propria nave. Per ridurre i rischi senza rinunciare alla consegna l'unica possibilità è quella di confondere le acque, cosa che risulta possibile con una serie di accorgimenti. Raffreddare la nave impedisce la scansione e rallenta le reazioni delle forze di difesa lasciando uno spazio di entrata. Ma per fare ciò è necessario procedere senza scudi e con il motore spento. L'avvicinamento alla stazione diventa quindi un calcolo della traiettoria inerziale, una lunga corsa verso la dannata entrata bluastra con la speranza di aver azzeccato la traiettoria e senza possibilità di difendersi. Si tratta, questo è chiaro, di una manovra estrema ed è bene sfruttarla solo se il carico vale il rischio. Questo non solo per i costi dovuti alla distruzione della nave ma per le tempistiche di viaggio. I tempi di navigazione sono infatti generosi e avvicinarsi con precisione richiede una certa esperienza. Detonare senza motivo durante le prime fasi di gioco potrebbe tradursi in una snervante perdita di tempo. Meglio ammettere di essere ancora neofiti ed esplorare tenendo conto dei punti di salto e delle traiettorie ottimali, entrambi elementi fondamentali per rifinire la propria abilità sia di commerciante che, eventualmente, di pirata. Ma prima di lanciarsi nello spazio, seppur con piglio cauto, è comunque consigliabile affrontare gli scenari accessibili dal menù di gioco. Si va dall'allenamento della mira al combattimento e nel caso di quest'ultimo è bene prendere sia le misure con il radar tridimensionale sia con le modalità di fuga che sono una risorsa fondamentale. Generalmente bastano alcune accelerazioni effettuate in direzioni differenti per sfuggire a un nemico ma talvolta la situazione presenta ben più di una minaccia e portarsi in una zona sicura, magari fuori dal pozzo di attrazione gravitazionale di astri e stazioni in modo da effettuare un salto iperspaziale, può rivelarsi meno semplice del previsto.
Soldi, soldi, soldi
Il sistema di guida è studiato per la cloche e funziona egregiamente anche se è necessario ricorrere alla tastiera per accedere ai complessi sistemi della nave. I controlli di navigazione, comunque, sono tutti raggiungibili con un singolo click e anche la redistribuzione del carico energetico, che consente di potenziare i sistemi della nave a seconda della situazione, risulta facilmente accessibile, attraverso le frecce direzionali, e funziona in modo intuitivo. Tecnicamente Elite: Dangerous non è paragonabile a Star Citizen ma come abbiamo anticipato la beta ci regala una sezione di universo credibile composta da stazioni spaziali dal design ispirato, astri suggestivi, effetti luce in abbondanza e un cockpit che con l'avanzare dei modelli di astronave si fa sempre più sfizioso e dettagliato. Le scritte sulle stazioni spaziali e gli interni delle stesse sono curati e non mancano meccanismi come quelli che portano la nostra nave dall'hangar vero e proprio alla zona di volo. Le armi invece devono essere ancora rifinite e non c'è un vero e proprio filtro di antialiasing, cosa che ci regala scalette a profusione. Ci sono però dettagli incoraggianti come la superficie trasparente della cabina che si congela quando gli scudi sono abbassati e i motori spenti. Inoltre la relativa modestia grafica ci restituisce un titolo che pur essendo immenso e non ancora ottimizzato risulta già piuttosto stabile e facilmente digeribile da un gran numero di sistemi. Le stazioni spaziali più trafficate possono causare qualche problema con schede video di fascia bassa ma dovrebbe essere sufficiente una di fascia media della generazione passata per non avere particolari problemi.
In ogni caso, almeno per ora, quello che più ci interessa è la reattività dell'intelligenza artificiale che in Elite: Dangerous ci coinvolge con maestria popolando lo spazio di feroci combattimenti e tentando di esaminare la nostra nave ad ogni nuovo incontro e a ogni manovra sospetta. I pirati lo fanno per stimare carico e difese, le fazioni per contrastare eventuali minacce e dimostrare la loro presa su una certa zona di spazio, le forze dell'ordine per riempire le casse con le multe. Quale che sia la situazione, la chiave di tutto è il denaro, risorsa fondamentale non solo per investire ma anche per pagare le multe, talvolta ingiustificate e dovute agli ancora numerosi bug, per acquistare nuove navi e riscattarle nel caso in cui finissero distrutte. Anche la reputazione, questo è ovvio, è rilevante, visto che può renderci ospiti benvenuti o bersagli pericolosi agli occhi di una determinata fazione, ma con la nave di partenza e soli mille crediti anche il più amato dei piloti è destinato a una misera fine quando le armi sbucano dallo scafo delle navi e scoppia la battaglia. Inoltre è bene avere qualche credito extra nel caso sia impossibile attraccare in una stazione. I viaggi, infatti, possono essere molto lunghi e sbagliando destinazione capita di restare a corto di carburante. Per fortuna c'è un sistema di rifornimento nello spazio aperto ma in questo caso i prezzi sono proibitivi e talvolta è preferibile la via dell'immolazione tanto più se non si trasportano carichi preziosi e ci si trova a bordo del vascello base o di quello concesso in comodato d'uso ai piloti finiti in disgrazia. In sostanza, allo stato attuale delle cose, ci troviamo di fronte a un Elite di nuova generazione con l'aggiunta di meccaniche interessanti, della componente online e di una fisica newtoniana avanzata che tiene conto della struttura delle navi. Niente male per un progetto finanziato dal basso e seguito da un team, quello di Frontier Developments, non certo immenso. Mancano, questo è evidente, numerose meccaniche chiave come la discesa orbitale e il numero di sistemi disponibili è solo una frazione di quelli che troveremo nella versione finale del titolo. Ma già dalla prossima versione beta potremo contare sull'aggiunta degli avamposti che, meno sicuri di una stazione spaziale, introdurranno nuove meccaniche, molte delle quali di natura violenta e illegale. Inoltre le tempistiche da simulatore, le situazioni adrenaliniche e le splendide stazioni spaziali danno vita a un'esperienza che merita già di essere provata a patto, questo è ovvio, di essere appassionati di esplorazione e commercio spaziale.
Conclusioni
PRO
- Lo spirito di Elite è rispettato in pieno
- Simulativo per quanto riguarda esplorazione e commercio, intuitivo nei combattimenti e nelle manovre
CONTRO
- Mancano ancora diverse meccaniche fondamentali