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10 consigli per svettare nel Crogiolo

Una lista di dritte per scendere nelle arene più calde del momento con una marcia in più!

SPECIALE di Stefano F. Brocchieri   —   17/09/2014

Al pari del PvE, anche nel PvP Destiny fa sentire il forte pedigree che ha alle spalle. C'è molto di Halo nella nuova creatura di Bungie, e non potrebbe essere altrimenti, ma, come nel caso delle missioni solitarie e cooperative in giro per pianeti, anche la componente competitiva prende sotto diversi punti di vista le distanze dal celebre antenato a cui deve certi inconfondibili tratti somatici. Una sensazione di familiare ed estraneo che può spiazzare, specie considerata la marcata differenziazione di approccio resa possibile dalle tre diverse classi di Guardiani a contendersi la vittoria sul campo, che supera di gran lunga quella offerta dalle specializzazioni attraverso cui Bungie aveva cominciato a sperimentare con i bonus di Halo 3 e, in maniera più marcata e istituzionale, le Abilità Armatura di Halo: Reach. Senza contare che il multiplayer di Destiny ha un piglio e approccio molto diversi alle richieste di abilità da parte del giocatore (nel senso della bravura di chi gioca, non in relazione all'albero di sviluppo del proprio personaggio) del suo celebre antesignano, in accordo con il tiro generale di una produzione che richiede per la prima volta di giocare, quasi, tassativamente in PVP per avere accesso al bottino e agli oggetti di più alto livello e che quindi cerca di essere meno straniante sopratutto come primo approccio. In mezzo all'assalto dei milioni di giocatori ai server, servirà anche il tempo di capire se alcuni episodi siano dovuti allo stress da dati o a un netcode che apre il fianco a qualche incertezza.

10 consigli per svettare nel Crogiolo

Capita, infatti, che il feedback in-game o delle informazioni a video circa l'esito di un attacco ritardi di qualche secondo, talvolta preziosissimo per interpretare ciò che è accaduto e programmare di conseguenza la mossa subito dopo, o di essere vittime di "trade kill" (in un confronto uno contro uno rimangono uccisi entrambi i contendenti quando si ha la sensazione che uno dei due fosse in vantaggio). In attesa di valutare questi fenomeni, la loro effettiva frequenza dopo che il gioco abbia avuto il tempo di "distendersi" sui server dedicati e di capire se serva qualche correttivo da parte del team, bisogna prendere atto dell'abbandono di talune nicchie di giocabilità pura, di quelle sopra cui si costruiva la grandiosità complessiva dell'impianto di Halo, come ad esempio la possibilità per quelli a piedi di "contrattaccare" l'occupante di un veicolo, rubandoglielo o infilando una granata giù per la gola del suo bestione che richiedevano tempismo perfetto dai server e che i fan di Master Chief conosco bene, e l'aver adottato l'uso di risorse devastanti come le Super che sulle prime sembrano un facile escamotage dalle situazioni più difficili e che tratteggiano i contorni di un FPS multigiocatore dal taglio più casual rispetto agli standard del team di Bellevue, ma proprio per questa centralità del Crogiolo rispetto alla formula di Halo dove il PvP era l'arena per i campioni e non una delle modalità che può costituire l'end game per tanti. Per capire il PvP di Destiny serve comunque un'adeguata dose di pratica e sono presenti una serie di risvolti da apprendere e di accortezze da tenere in considerazione. Come quelle che elenchiamo qui sotto.

Le nostre dritte per non presentarsi impreparati nel Crogiolo, la modalità PvP di Destiny

1) Meglio carichi come muli che pentiti
In Destiny non c'è discontinuità strutturale tra PvE e in PvP. Nel Crogiolo ci si avventura con gli stessi equipaggiamenti usati fino a due minuti prima a spasso per missioni (sebbene con vantaggi di livello disabilitati), inoltre non c'è alcuna forma di controllo sulla designazione o la maniera di conoscere la mappa in cui si affronteranno gli altri giocatori, fin quando non ci si atterra. A differenza che in Halo non ci sono armi più potenti che vengono distribuite "a tempo" sulla mappa, ma solo le munizioni che servono per usare le tre che possono essere equipaggiate in contemporanea. Fatto due più due? Meglio avere in inventario una certa varietà di armi, anche di basso livello, piuttosto che scendere in campo con il solo Cannone Portatile con cui fino a tre minuti prima sulla Luna si "oneshottavano" in totale allegria orde di Schiavi, pensando di riuscire a fare l'Ispettore Callaghan anche con gli altri, per ritrovarsi invece a prendere ceffoni da chiunque passi di lì con un Fucile Automatico, un Pompa o altre bocche di fuoco sicuramente più "favorite" dalle particolarità morfologiche dell'arena in cui ci si trova. L'adattabilità è una delle chiavi per la vittoria. E se nel frattempo si riesce a dare anche la precedenza ad armi livellabili si unisce l'utile del presente al dilettevole delle proprie prospettive future di successo, visto che l'esperienza accumulata nel Crogiolo le farà diventare più potenti per tutte le altre modalità.

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2) Non serve rifarsi il guardaroba
Il fatto che i vantaggi di livello nel Crogiolo siano disabilitati non significa che tanto vale buttar via i propri sudati pezzi di equipaggiamento e presentarsi in battaglia in mutande. A venir "normalizzati" sono soltanto i valori base di danno delle armi e di difesa delle armature. Tutto il resto rimane lì, come ce lo si è coltivato. Si può dunque continuare a contare sul bonus munizioni per Fucile a Fusione di un tal corpetto piuttosto che della velocità maggiorata di ricarica dei Fucili di Precisione offerto da un paio di guanti o dell'attributo Risolutezza (mira facilitata quando si è sotto il fuoco nemico) di un certo Fucile Automatico. Nel caso in cui non si possa proprio vivere senza le proprie adorate statistiche al completo, non resta che aspettare l'arrivo dello Stendardo di Ferro, a ottobre, un torneo del Crogiolo dove si potrà accedere così come il PvE ci ha fatti.

3) Sotto controllo
Un giocatore dotato sa leggere quello che succede a video e ha una percezione naturale di quello che orientativamente sta succedendo nella mappa, quantomeno nelle aree adiacenti. Un giocatore bravo butta occhiate frequenti all'angolo in alto a sinistra dello schermo, dove si trova il radar, da sempre affiatato compagno per chi nei giochi Bungie vuole sfruttare ogni margine possibile di manovra, approcciare con un po' di sale in zucca le zone più calde o semplicemente evitare di farsi trovare a braghe calate dall'avversario. Un giocatore bravo e accorto si ricorda anche di stare abbassato, quando può, in modo da venir captato con meno frequenza dal radar avversario.

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4) Muoviti, muoviti, man!
Lo dicono la statistica e le associazioni di medici oculistici di mezzo mondo: un bersaglio in movimento è più difficile da beccare di uno tendenzialmente immobile. Nell'ABC di qualsiasi sparatutto competitivo c'è scritto quindi di tenersi il più possibile in movimento, meglio se seguendo traiettorie irregolari e poco prevedibili e costeggiando qualche riparo, per limitare il numero di fronti su cui si è vulnerabili. Destiny di suo offre varie opportunità dal punto di vista deambulatorio, ed è essenziale prenderci quanto prima la mano, per capire esattamente cosa si può e cosa non si può fare e raggiungere un feeling il più possibile immediato e confortevole con il proprio personaggio. In lineare generale, a meno di aver applicato qualche Modificatore che li velocizza, meglio riservare i salti in massima estensione con il jetpack al raggiungimento delle zone più elevate o di certe piattaforme durante i momenti maggiormente tranquilli o al tentativo di sfuggire in extremis a una Super o un colpo di Lanciarazzi. In tutte le altre occasioni è facile fare la fine dei docili polli plananti. Nelle situazioni a rischio e nel combattimento vero e proprio molto più utili sono le veloci "dashate" che si possono compiere a mezz'aria agendo più repentinamente sul pulsante del salto. Tra le proprie abitudini sarebbe ottimale, inoltre, inserire il ricorso a un elemento facilmente sottovalutabile come la scivolata: la sua implementazione non è tra le più versatili tra quelle viste in uno sparatutto, ma questo non vuol dire che sia inutile, anzi, provare a raggiungere in lancio una copertura può cambiare gli esisti di una situazione altrimenti già scritta, con il proprio nome a schermo, alla destra dell'icona dell'arma che hanno usato per uccidervi. La scivolata può anche essere declinata come ingrediente "di disturbo" durante uno scontro faccia a faccia, con cui tentare di spiazzare l'avversario, prendendolo in contropiede. Discorso diverso per il teletrasporto che si abilità per lo Stregone, ad esempio, che è piuttosto utile per levarsi d'impaccio anche dalle situazioni più ingarbugliate. Ultima buona abitudine in materia riguarda le casse di munizioni disseminate per l'arena e la Luce dei compagni caduti (nelle modalità dove si può resuscitare): è possibile agire sulle relative icone già a una certa distanza, il che permette di recuperare munizioni o riportare in vita i membri del proprio team praticamente in corsa, senza dover necessariamente ridursi a dei gatti di marmo alla mercé dei nemici. Nel secondo caso, poi, ciò consente di provare a rianimare un amico da dietro un angolo senza esporsi al fuoco di chi, con un classico di cinico tatticismo, lo sta usando come esca per impallinare anche voi.

5) Mano salda, ricchi premi
Anche se le statistiche parlano chiaro, decretando l'oggettiva supremazia di una soluzione rispetto a un'altra, nessuno può dirvi qual è l'arma migliore per voi. Nell'equazione entra difatti in gioco una variabile assolutamente imprevedibile e individuale come il personale feeling con un'arma piuttosto che un'altra. Se questo è pacifico, permettete comunque a un consiglio di violare la privacy vostra e della vostra bocca da fuoco preferita: una volta individuata un'arma che fa per voi, cercate di conoscerla al meglio, specie per quanto riguarda il rinculo e il differente comportamento in ADS e a corpo libero. Fatto? Bene, ora avrete maggiori chance di puntare direttamente alla testa del nemico, e godere del ghiotto moltiplicatore di danno x 3 garantito ai colpi alla testa. Il colore giallo dei punti vita e la velocità con cui le due barre dell'avversario si prosciugano dovrebbero dirvi che siete sulla buona strada.

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6) PTFO!
Presente in titoli come Battlefield e CoD quando in modalità a obiettivi ci si lamenta che la gente gioca a TDM? Questo è un problema che ha interessato gli Halo in maniera molto meno assillante e per fortuna sembra attanagliare poco anche Destiny. Se tuttavia caratteristiche di design e bilanciamento delle tipologie di partita e degli equilibri di gameplay non dovrebbero essere abbastanza per spingervi a giocare per i traguardi comuni, lasciate che a guidarvi sia la cupidigia. In talune modalità pensare in ottica di squadra aiuta infatti il vostro ego, sotto forma di chance ulteriori di scalare lo scoreboard: in Controllo, ad esempio, per ogni uccisione è previsto un lauto bonus aggiuntivo a seconda di quanti sono i punti attualmente in possesso del vostro team, mentre in Schermaglia e Recupero i vostri meriti come medici vengono adeguatamente riconosciuti.

7) Insieme è meglio
Secondo la matematica due è maggiore di uno, cinque di tre e così via. A meno di casi umani così disperati da riuscire a mettere in crisi una scienza esatta, dunque, è consigliabile procedere in gruppo e godere dei relativi vantaggi, come triangolazioni di tiro, probabilità di ritrovarsi in superiorità numerica e la presenza di qualcuno che vi guardi le spalle. Destiny cerca di aggiungerne al discorso di suoi, come ad esempio il fatto che se si recupera una cassa di Munizioni Pesanti con un compagno nei paraggi viene rilasciato un caricatore anche per lui, certi potenziamenti di squadra previsti dalle abilità di talune sottoclassi (come il Titano Difensore) e la generazione di Sfere di Luce da parte di una Super, che permettono ai colleghi di caricare più in fretta la propria barra, aumentando la frequenza con cui possono usare la loro mossa speciale, che genererà a sua volta altre Sfere di Luce grazie a cui potrete colmare più in fretta la relativa barra e via, in un loop di reciproca convenienza che cementifica il combattimento gomito a gomito. Fondamentale in quest'ottica è l'utilizzo delle cuffie per comunicare coi vostri compagni. Usatele!

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8) Lo sbilanciamento è tuo amico
L'attacco in mischia sembra sovradimensionato per potenza e raggio d'azione? Decisamente. Ecco allora che tante volte se messi alle strette conviene utilizzarlo ripetutamente già appena sotto la media distanza, e provare a portarsi comunque a casa un'uccisione, specie quando ci si era imballati con i tempi di ricarica di un'arma, se con lo sguardo (e quindi la mira) si era un po' distratti o se, per un motivo o per un altro, non si pensa di riuscire ad assestare con la giusta freddezza e precisione un colpo decisivo. Poco elegante, ma in classifica contano i risultati, mica lo stile.

9) L'occasione speciale è adesso
Uno dei frangenti più esaltanti nel PvP di Destiny è sicuramente quando a schermo irrompe la scritta "Super Caricata". Trasportati dal suo giallo acceso, ci sente galvanizzati, pregustandosi la circostanza in cui si scatenerà la furia della mossa definitiva del proprio Guardiano sugli avversari inermi. Contestualmente, però, si vive l'evento con il timore di sprecare una risorsa così preziosa, aspettando il momento giusto, quando se ne possono massimizzare i risultati. Un momento che rischia di non arrivare mai. Il nostro consiglio, quando si è alle prime armi, è quello di non essere troppo conservativi e di servirsi della Super alla prima occasione utile. Come abbiamo visto al punto 7, ci sono svariati modi per reintegrarla piuttosto velocemente, mentre ce n'è solo uno per impiegarla con la miglior efficienza possibile: usarla, imparando a conoscerla, nella pratica, fino a raggiungere un livello di confidenza tale da renderla l'arma veramente terribile di cui custodisce tutto il potenziale.

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10) La fine è solo l'inizio
Che si sia in PvE piuttosto che in PvP, una volta toccato il Livello 20 Destiny avvisa che si è raggiunto il livello massimo. Tuttavia, anche se sparisce la relativa barretta verde in basso a schermo che ci ha fatto compagnia fino a quel momento, ciò non è esatto. È difatti possibile salire ulteriormente di livello, solo che cambiano i criteri. Anziché sugli XP, che comunque continuano a contribuire alla crescita delle armi e dell'equipaggiamento, la crescita del proprio alter ego si basa sulla Luce, a cui è dedicata una barra di progressione situata nella schermata del Personaggio. Il modo principale per ottenerne è equipaggiare oggetti infusi di questo tipo di essenza. Il Crogiolo figura tra i metodi grazie a cui si possono ottenere, fino a un massimo di due per partita. Che giochiate male o che abbiate appena disputato il match della vita, tuttavia, è meglio mettersi un po' il cuore in pace: il drop è totalmente casuale e sembra non essere legato in alcun modo alle proprie performance o ad eventi sotto il controllo dei giocatori. A parte una tecnica cheap, applicabile in alcune missioni PvE, fondata sul suicidio intenzionale e reiterato. Ma quella è un'altra storia, quella che si è appena chiusa, invece, è quella del Crogiolo, a cui gli piacerebbe raccontare solo di giocatori valorosi.