Riuscire a lavorare usando solo il proprio telefono non è più una stranezza in nessun ambito professionale. Alle conferenze stampa i giornalisti prendono appunti su smartphone, i fogli excel si possono visionare e ritoccare mentre si viaggia in metropolitana, tutti i nostri appuntamenti sono fedelmente contenuti in calendari sincronizzati, tuttavia arriva sempre il momento in cui ci si danna per aver lasciato a casa il portatile. Certo, grazie al Cloud possiamo accedere ai nostri documenti ovunque, tranne ai più voluminosi, e qualche volta può capitare di aver salvato un file nel posto sbagliato ed essere costretti a svegliare qualcuno dall'altra parte del mondo perché lo sposti nella cartella sincronizzata (storie di vita vissuta).
Microsoft Continuum si propone di trasformare i telefoni in PC: ci riuscirà?
Da tablet a desktop senza pensieri
Proprio per rispondere a tutte queste esigenze e rendere il telefono un vero e proprio computer portatile Microsoft ha presentato qualche giorno fa Continuum, una nuova filosofia che vuole rendere un solo dispositivo adatto a diversi tipi di uso, piuttosto che rendere simili le nostre esperienze tra vari dispositivi. Continuum nasce per sfruttare le potenzialità dei computer più versatili, a partire da Surface, affinché il dispositivo offra la stessa esperienza sia in modalità tablet che portatile, adattandosi istantaneamente al modo in cui viene orientato e alle eventuali periferiche connesse. Windows 10 prevede sia un ambiente dall'approccio più classico, con il pulsante Avvio nel menu e le app che non sono a tutto schermo, sia una modalità più funzionale agli schermi touch, con le app e il menu a schermo intero, in stile Windows 8. Grazie a Continuum il dispositivo capirà come vogliamo utilizzare l'app e imposterà il layout di conseguenza. Se ad esempio staccheremo lo schermo dalla tastiera, adatterà la visuale a schermo intero, con il procedimento opposto tutto invece tornerà com'era prima, senza dover armeggiare nei settaggi.
Un PC nel telefono
Ma la verità è che Continuum dà il suo meglio quando viene applicato ai dispositivi mobili. A mostrare le sue potenzialità ci ha pensato Joe Belfiore sul palco del Build, la conferenza Microsoft dedicata agli sviluppatori che si è tenuta la settimana scorsa a San Francisco. Il buon Belfiore a un certo punto ha infatti preso un non meglio specificato smartphone Lumia e lo ha collegato a un monitor con un cavo HD, a mouse e tastiera Bluetooth. Istantaneamente sul monitor è comparsa una schermata che somigliava molto al desktop di Windows 10, ma con alcune differenze. Al posto dei Live Tile del pulsante Avvio, sul lato sinistro, erano presenti le app del telefono. A questo punto Belfiore ha lanciato le versioni mobile di Excel e Powerpoint che non avevano assolutamente niente da invidiare alle loro controparti per PC. Inoltre, in caso non si disponga di un mouse o di una tastiera, il telefono può sostituire entrambi. Certo, non sarà proprio la stessa cosa, ma in caso di emergenza è pur sempre meglio di nulla! Tutto ciò è possibile grazie alla nuova filosofia Microsoft delle Universal Windows App che consente di utilizzare la stessa applicazione indipendentemente dal dispositivo, con gli eventuali adattamenti del caso. In via del tutto teorica quindi l'Excel che fate partire sul PC potrebbe essere identico a quello che lancerete su Hololens o... Xbox One, anche se a questo punto saremmo curiosissimi di capire perché lo fate.
Uffici del futuro per telefoni del futuro
Scherzi a parte, in questo modo non solo gli sviluppatori amplieranno notevolmente il pubblico a cui proporre le loro app, ma gli utenti stessi potranno tranquillamente utilizzare il proprio smartphone come sostituto del PC, basterà avere a portata di mano almeno uno schermo e un cavetto HDMI. Non sarebbe neanche troppo azzardato ipotizzare un futuro in cui, per svolgere certe mansioni, non sarà più necessario avere un PC fisso, ma solo un telefono da collegare allo schermo quando si torna alla base.
Una soluzione che potrebbe essere interessante per le piccole imprese o per le aziende situate in paesi in via di sviluppo. A dire il vero questa idea di Continuum non è proprio una novità, già Motorola in passato aveva tentato qualcosa di simile con la differenza però di una docking station aggiuntiva che rendeva tutto più macchinoso. Anche Android for Ubuntu prevedeva l'adattamento delle app al contesto, ma il progetto è stato ormai abbandonato, forse anche per la limitata diffusione del sistema operativo. Un altro aspetto interessante di Continuum sarà capire come gestire contemporaneamente i due schermi, quello dello smartphone e quello collegato. Secondo Microsoft uno scenario possibile è: "I vostri figli guardano un film presente sul telefono mentre voi mandate le ultime mail di lavoro", ma possiamo anche ipotizzare l'eventualità di utilizzare lo schermo più piccolo per gli eventuali appunti di una presentazione o, in ottica gaming, per i controlli. Sarebbe anche molto bello se in futuro fosse possibile utilizzare Continuum anche con un collegamento wireless, in stile Chromecast, ma qui entriamo nel campo delle fantasticherie, meglio fermarsi. Se l'idea di Continuum vi ha ingolosito, sappiate che non è ancora disponibile. Belfiore ha chiaramente fatto capire che non sarà immediatamente rilasciato su Windows 10 mobile, il cui lancio dovrebbe avvenire entro l'estate, ma che arriverà solo con la nuova ondata di device che accompagneranno il sistema operativo. È dunque molto probabile che Continuum sarà una delle nuove funzioni che verranno utilizzate per invogliare gli utenti a comprare un nuovo Lumia o a fare il salto da Android o iOS.