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Totalmente Batman

Il Cavaliere Oscuro è alle porte, più in forma che mai

PROVATO di Stefano F. Brocchieri   —   28/05/2015

Manca poco meno di un mese all'uscita di Batman: Arkham Knight, attesissimo ingresso nella nuova generazione della miglior serie di videogiochi mai dedicata a un supereroe. In attesa di incontrarlo all'E3, per quello che sarà con ogni probabilità l'ultimo grande botto pre-lancio della macchina promozionale di Warner Bros. Interactive, siamo stati invitati dal produttore americano ad avere un assaggio delle fasi giocabili che saranno presenti alla kermesse losangelina, fra un paio di settimane.

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A farci compagnia Dax Ginn, l'estroverso Brand Marketing Producer che probabilmente avete apprezzato in uno dei recenti video pubblicati su queste pagine, e che dal vivo si è reso protagonista di una performance a dir poco epica, presentandoci un montaggio riassuntivo delle fasi che avremmo affrontato di lì a poco con un crescendo "recitato" semplicemente da brividi. Degna introduzione a un'esperienza di gioco che sin dai primissimi istanti in cui si impugna il joypad è in grado di far percepire la potentissima aura di un'epica, grandiosa e roboante resa dei conti definitiva. D'altronde, come ci spiega Ginn, si tratta dell'episodio in cui Batman dovrà lottare più strenuamente per la propria sopravvivenza dato che, cessato il caos instaurato dal Joker ad Arkham City, i cattivi hanno smesso di farsi la guerra l'un l'altro, coalizzandosi per formare una vera e propria "all star di villain" con un solo obiettivo: annientare una volta per tutte il Cavaliere Oscuro.

Il nostro nuovo corposo e appassionato provato di Batman: Arkham Knight

Vedi Gotham e poi muori

Batman: Arkham Knight si presenta in grandissimo spolvero. Se da un lato si percepiscono certi limiti generazionali dell'Unreal Engine 3.0, dall'altro non si può far altro che benedire la scelta di Rocksteady di continuare a usare un motore su cui ha maturato un'esperienza invidiabile, arrivando a modificarlo secondo le proprie esigenze a livelli inauditi. Graficamente il gioco esprime potenza, ricchezza ed estrema riverenza per la licenza di riferimento.

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La mole di roba mossa a video senza alcuna incertezza mentre si attraversa in lungo e in largo e a svariati livelli di verticalità Gotham City è notevole e diventa ancora più impressionante nel momento in cui ci si accorge che nulla, ma proprio nulla sembra essere stato lasciato al caso, con una cura per i dettagli da cui trasuda chiaramente l'impiego di capitali e di competenze da vero e proprio kolossal. Il tutto armonizzato da un amore e una comprensione per l'universo del Cavaliere Oscuro che come di consueto fa pensare che difficilmente sarebbe potuto capitare in mano migliori. Prendere il controllo di un Batman massiccio come non mai e lanciarsi in strada dispiegando il mantello, facendo caso al modo con cui la pioggia cade su di esso per poi raccogliersi e defluire a seconda della pendenza della planata è solo una delle innumerevoli piccole gioie per gli occhi che capita di notare giocando. Sensazioni di autentico stordimento ci hanno investito, invece, quando abbiamo richiamato la Batmobile prima di toccare terra, siamo entrati al suo interno con una mossa plastica e abbiamo cominciato a sfrecciare a bordo di questo mostro di ingegneria automobilistica e militare per un mondo contraddistinto da un'illuminazione e una resa dei materiali in grado di farlo percepire fisico, concreto e credibile come davvero pochi altri. E poi fare caso al modo con cui il blur, il fumo, il vapore, le scintille e altri effetti realizzati con pregio intervengono per infondere vitalità a tantissime azioni; meglio ancora quando interagiscono assieme tra loro, o si mischiano a elementi ambientali, come le fiamme che divorano certe aree, le spruzzate di distruzione sparse qua e là o la coloratissima parata di insegne al neon di Chinatown, allestendo un quadro generale di vibrante dinamismo. Uno spettacolo che Dax ci assicura verrà riproposto in maniera sostanzialmente integrale anche su Xbox One, mentre su Personal Computer ci si potrà aspettare risultati particolarmente sontuosi: "la versione PC è una bomba. La stiamo curando con tantissima attenzione, anche perché di fatto rappresenta la nostra piattaforma di riferimento nello sviluppo".

Slancio da supereroe

Fortunatamente, a dare impressioni di analoga potenza e di evoluzione generazionale ci si mette anche la formula di gioco. Com'è noto Arkham Knight è il Batman più grosso di sempre, prevedendo un'area più vasta che mai e una maggior libertà di approccio, ma si preannuncia anche e soprattutto come l'episodio più profondo di tutti. Si sa già della Batmobile, di quante novità introduca a livello di gameplay, fino a rappresentare, per dirlo con le parole usate da Ginn, "quasi un personaggio a sé". Definizione che ci è apparsa quantomai calzante nel momento in cui abbiamo aperto per un secondo lo sconfinato menu di sviluppo, notando le dimensioni della sezione a lei dedicata.

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Ma è una profondità percettibile non solo nell'introduzione delle novità e nell'irrobustimento delle componenti preesistenti, ma anche e soprattutto nella più spiccata integrazione tra loro dei svariati elementi di gameplay. Era già una prerogativa dei precedenti Arkham, che sapevano mixare in maniera brillante stealth, combattimento, esplorazione, puzzle, indagine e quant'altro, solo che qui ci si spinge verso un'organicità ancora più pronunciata. La prima missione affrontata, per fare un esempio, ci chiedeva di far saltare in aria un caveau in cui il Pinguino custodiva delle armi. Per riuscire a raggiungerlo dovevamo abbandonare la Batmobile e intrufolarci nel relativo edificio. Una volta dentro, ad accoglierci abbiamo trovato delle postazioni mitragliatrici apparentemente insormontabili. Aguzzando l'ingegno, tramite la Modalità Detective abbiamo trovato il pannello di controllo di una saracinesca: violandolo col relativo mini-gioco l'abbiamo sollevata, aprendo un'uscita verso la strada. A quel punto abbiamo potuto sfruttare il controllo remoto della nostra Batmobile per disfarci delle sentinelle atomizzate rivolgendo loro una potente scarica di fuoco. Liberato il passaggio, con Batman abbiamo potuto raggiungere finalmente un montacarichi che ci portava alla soglia dello stanzone in cui era situato il caveau.

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Purtroppo potevamo limitarci solo a spiarlo attraverso un buco perché non c'erano vie di accesso, rimanendo tagliati fuori, fino a quando non abbiamo notato la grossa vetrata che fungeva da tetto, per cui ci siamo fiondati fuori, abbiamo scalato rapidamente il palazzo con il Bat-Artiglio e abbiamo fatto irruzione nella stanza, sfondando platealmente la vetrata, in puro stile Batman. Altri esempi della poliedricità del gameplay li abbiamo avuti nel momento in cui ci siamo cimentati nell'hacking di alcune stazioni dell'esercito dell'Arkham Knight, infettandole con un virus. Per farlo dovevamo agganciarle con il cavo della Batmobile e "spingere" il malware dosando in maniera oculata i giri dell'auto, con un mini-gioco semplice ma gratificante che intervallava i furiosi scontri contro ondate di carri armati posti a guardia dell'obiettivo. Nemici sui quali potevamo avere la meglio sfruttando ogni risorsa del nostro veicolo tra cui la mitragliatrice, i razzi, i missili a ricerca e la possibilità, mai ringraziata abbastanza, di "schivare" in ogni direzione, essenziale per non farsi travolgere dal fitto fuoco incrociato avversario. Ma anche nell'ordinaria esplorazione cittadina si possono modulare i propri approcci attingendo da una tavolozza di risorse nettamente più ampia e dai confini più sfumati, grazie a possibilità come scagliare armi da lancio mentre si è in volo, spaventare i nemici e, di nuovo, ricorrere a vari livelli alla Batmobile. Opzioni che vanno a ispessire l'usuale binomio stealth/combattimento con cui fronteggiare la teppaglia che capita di incrociare per strada. Le opzioni a disposizione sembrano insomma tantissime, ma il Brand Marketing Producer di Rocksteady mette in guardia: "attenzione, Arkham Knight è un titolo aperto e con un'azione ricca e stratificata, ma non aspettatevi un sandbox. Desideriamo continuare a realizzare esperienze di gioco curate e rifinite fino all'ultimo pixel, non ci interessa creare contenitori di interazioni libere, governate spesso e volentieri da caos e approssimazione. Vogliamo che ogni cosa sia come diciamo noi e ci teniamo tantissimo che il giocatore si senta costantemente calato nei panni di Batman, dal primo all'ultimo secondo di gioco, e non in quelli di un tizio qualsiasi a spasso per una città".

Kapow, zok, whamm!!!

Uno dei meriti del successo di Batman (e dei giochi Rocksteady) va senza dubbio ai suoi carismatici antagonisti. Tra questi, abbiamo potuto affrontare innanzitutto il folle piromane volante Firefly, che ci ha coinvolto in un serratissimo inseguimento per le strade di Gotham permettendoci di stressare un po' il modello di guida della Batmobile. Tra una sensazione di indomita potenza, opportunamente controbilanciata dalla percezione di attrito, e il dosaggio di afterburner e areo-freni abbiamo trovato l'iconica vettura molto appagante. L'auto dell'Uomo Pipistrello è stata protagonista anche della sezione successiva, in cui dovevamo scovare uno dei proverbiali tranelli dell'Enigmista.

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Una volta individuata la trappola, ci siamo avventurati a diverse decine di metri sottoterra mentre assistevamo alla proiezione di uno dei suoi tipici monologhi preregistrati, confezionato con la consueta maestria, fino a giungere sulla linea di partenza di una vera e propria competizione su un circuito. Si tratta a tutti gli effetti di una nuova categoria delle Sfide che andrà ad affiancare quelle stealth e di combattimento. Nello specifico dovevamo affrontare una prova a tempo su tre giri, in un percorso che non poteva non presentare tratti al limite dello psichedelico e soprattutto trabocchetti di vario genere. Tra piattaforme semoventi, fiamme, zone minate, avvitamenti e giri della morte, si è trattato di un frangente di gioco molto divertente, specie nei passaggi in cui per evitare di schiantarsi era necessario attivare per tempo portoni, rampe, pannelli e altri elementi architettonici. La lotta corpo a corpo, infine, ha fatto la parte del leone nella fase che ci poneva contro gli scagnozzi del Pinguino, a cui accennavamo sopra, ottima occasione per toccare con mano il sistema Dual Play. Grazie a esso, Batman può formare un dinamico duo assieme a uno tra Robin, Catwoman e Nightwing. "È un modo per ampliare il Free Flow Combat, far assaggiare nuovi aspetti e nuovi personaggi, ma non diventerà un gioco di Robin, Catwoman o Nightwing", ci spiega Ginn. Come saprà già bene chi ha avuto modo di usarli in certi stralci di avventura o nella Modalità Sfida dei precedenti, ciascuno di questi personaggi può contare su un set di mosse e su gadget tutti suoi.

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In certe occasioni Batman scende dunque in campo accompagnato da uno di questi aiutanti, che comincia a menar schiaffi a destra e a manca mosso dall'intelligenza artificiale, con la possibilità di passare in qualsiasi momento al suo controllo, mentre riempita una barra speciale si possono praticare degli esaltanti KO di coppia. Il sistema, con i suoi improvvisi spostamenti di fronte e le sue inquadrature votate alla spettacolarizzazione, appare sulle prime un po' disorientante, complice anche il fatto che l'abbiamo provato in una situazione particolarmente gremita di nemici e con un quantitativo di roba svolazzante in aria che ricordava certe scene della versione PC dei predecessori, con PhysX attivo. Ciò detto questa introduzione sembra proprio una novità in grado allargare in maniera azzeccata l'ormai rodatissimo sistema di combattimento. Rodatissimo fino a un certo punto, a dire il vero, dato che sotto la coltre di filtri e lazzi, non senza un certo stupore abbiamo avuto l'impressione che il Free Flow si presentasse meno pulito del solito e con nemici con qualche problema di reattività, che davano l'idea di pressarci meno rispetto a quanto ci avevano abituato in Akrham Asylum e Arkham City. Non ci rimane che tenere fortissimamente incrociate le bat-dita, sperando che Rocksteady riesca a dargli le ultime rifiniture del caso, confezionando un seguito in grado di brillare nell'oscurità nel pieno del suo grandissimo potenziale.

CERTEZZE

  • Visivamente favoloso
  • Caratterizzazione e atmosfera al top
  • Struttura ampliata e approfondita

DUBBI

  • Incertezze nel Free Flow Combat