54

Tolleranza zero per gli zombie

Uno degli episodi più atipici e meno giocati nella serie horror di Capcom torna in alta definizione. Lo abbiamo provato all'E3 2015

PROVATO di Vincenzo Lettera   —   19/06/2015

All'annuncio che Capcom avrebbe portato avanti la sua politica di riproporre classici del passato attraverso collezioni e riedizioni in alta definizione, molti utenti hanno tempestato Reddit e i forum di videogiochi con commenti al fulmicotone. Eppure, se si considera che uno degli ultimi titoli di successo per la compagnia giapponese è stato Resident Evil HD Remaster, con un milione di copie vendute nell'arco di un trimestre, allora l'annuncio di una riedizione di Resident Evil Zero appare tutt'altro che inaspettato. In questo caso però, Capcom ha più di un pretesto per riproporre il capitolo per GameCube, visto che, proprio per via dell'esclusività delle console Nintendo, una buona fetta di appassionati non ha mai avuto occasione di giocarlo. Abbiamo così approfittato dell'E3 2015 per scoprire quali sono le novità di questo Resident Evil Zero HD Remaster.

All'E3 2015 abbiamo provato la nuova remastered di Resident Evil Zero

Torna uno strano duo

Uscito nel 2002 su GameCube e riproposto qualche anno dopo su Wii, Resident Evil Zero è ambientato prima degli eventi narrati nel Resident Evil originale, e vede protagonista una giovane Rebecca Chambers e il condannato Billy Coen mentre assieme tentano di sopravvivere all'interno di un treno pieno zeppo di zombie. Quello che rese Resident Evil Zero un episodio tanto atipico fu la possibilità di passare in qualsiasi momento da un personaggio all'altro, una meccanica ripresa dal recente Revelations 2 e su cui si basavano gran parte degli enigmi.

Tolleranza zero per gli zombie
Tolleranza zero per gli zombie

Nel corso dell'avventura diventava infatti necessario sfruttare le capacità e i punti di forza di ciascun personaggio, utilizzando Rebecca per creare medicinali e mescolare erbe, oppure approfittando della forza di Billy per spostare oggetti pesanti o eliminare con più facilità i nemici. La demo in fiera permetteva di provare una sequenza presente poco dopo l'inizio dell'avventura, con Rebecca e Billy che si incontrano per la prima volta e si scambiano battute piuttosto ostili prima di separarsi. Pad alla mano, appare evidente come Capcom abbia ripetuto, né più né meno, lo stesso e identico lavoro fatto con Resident Evil HD, lasciando al giocatore la possibilità di scegliere se affrontare l'avventura utilizzando il sistema di controllo originale o la configurazione "moderna" basata sull'utilizzo delle levette analogiche e dei dorsali per gestire il proprio corpo, mirare e fare fuoco. Stesso e identico discorso vale per l'ammodernamento grafico. Assieme ai 1080p e alla possibilità di giocare in 16:9, Resident Evil Zero HD Remaster sfoggia texture più ripulite sia per i fondali che per i personaggi, coi modelli dei due protagonisti più dettagliati e meglio animati. Forse il lifting estetico ha reso i volti di Billy e Rebecca un po' meno espressivi, una sensazione che avevamo avuto già giocando Resident Evil HD. Chiudono il cerchio tutta una serie di effetti e filtri grafici, con riflessi sul pavimento e l'illuminazione all'interno del treno che crea interessanti giochi di luce e ombra. Ovviamente gran parte del merito va al materiale di partenza, che all'epoca del GameCube ha rappresentato un picco in termini tecnologici, e che ancora oggi sembra invecchiato meglio di molti altri titoli più recenti. Quando manca quasi un anno all'uscita su PC e console di vecchia e nuova generazione, Resident Evil Zero HD Remaster si preannuncia come una riedizione estremamente ghiotta per tutti quei giocatori che hanno mancato l'appuntamento sia su GameCube che su Wii, rilanciando a oltre un decennio di distanza uno degli episodi più atipici e apprezzati nella storia del franchise di Capcom.

CERTEZZE

  • Resident Evil 0 finalmente a un pubblico più ampio
  • Tutte le migliorie già viste in Resident Evil HD Remaster

DUBBI

  • I volti dei protagonisti sembrano aver perso in espressività