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Veloce come una pallottola

Siamo di fronte alla nascita di un nuovo sottogenere?

PROVATO di Stefano F. Brocchieri   —   23/06/2015

Sviluppato dai debuttanti PIXYUL, duo formato da ex dipendenti di Ubisoft Monteral, BIOS è quello che viene definito dai suoi autori come un "RFPS", ovvero un Racing First Person Shooter. Suona intrigante e innovativo, ma gioco alla mano ci si rende quasi immediatamente conto che la formula è in realtà molto meno originale di quel che si potrebbe sperare. Scopo del gioco è quello di tagliare nel minor tempo possibile la linea del traguardo di una serie di ambienti di test presidiati da torrette difensive, a cui saltuariamente si aggiungono degli automi che assomigliano a dei manichini da crash test, piallando la loro resistenza a colpi di fucile. Tutto qua. Il gameplay è quello di uno sparatutto in prima persona estremamente asciutto, in cui non fanno capolino nemmeno la possibilità di scavalcare in velocità un ostacolo, lanciarsi in scivolata o sporgersi da una copertura, men che meno tecniche avanzate di movimento come il "bunny hopping" o lo "strafe jump". E questo nonostante vada quantomeno riconosciuto il minimo sindacale di una velocità di punta superiore alla norma qualora ci si riesca a spostare mantenendo un certo momentum, senza interrompere la corsa. Un'impostazione che dovrebbe rendere piuttosto bene l'idea di quanto ci si può aspettare dalla componente "racing" tanto sbandierata. Di fatto, si è alle prese con qualcosa che assomiglia moltissimo ai percorsi di addestramento-tutorial di certi Call of Duty o alle modalità Sfida di taluni sparatutto.

Alla scoperta di BIOS, il primo fiero esponente dei "Racing First Person Shooter"

Con il fiatone

BIOS non è dunque un indie folgorante, di quelli con alla base un'idea geniale o in grado di caratterizzarsi per meccaniche peculiari o, ancora, di instaurare una chimica tutta loro, mai assaporata altrove, ma gli va dato atto tutto sommato di funzionare. Di riuscire a mettere addosso una pressione costante, facendo vivere perennemente il dilemma fra il buttarsi a testa bassa tra il fuoco incrociato, per guadagnare secondi, e il procedere in maniera ponderata e metodica, neutralizzando preventivamente ogni minaccia. Due pulsioni contrapposte, che viene voglia di mediare, ottimizzandosi, tentativo dopo tentativo, complice una realizzazione piuttosto solida già in queste prime fasi di Accesso Anticipato.

Veloce come una pallottola
Veloce come una pallottola

Sviluppato con l'Unreal Engine 4, il gioco si presenta liscio nelle performance, piacevolmente reattivo nei controlli e pulito nelle collisioni, tanto quelle riguardanti il movimento quanto le altre relative agli effetti delle armi, compresi alcuni accenni di distruttività ambientale. Il tutto accompagnato da una progettazione dei livelli che a fronte di elementi costitutivi estremamente limitati, come quelli illustrati finora, riesce a offrire una discreta varietà, tanto estetica che strutturale. I sette stage attualmente disponibili, riproposti in tre livelli di difficoltà ciascuno (per un totale di ventuno, contro i ventiquattro indicati erroneamente su Steam), presentano evidenti debiti a livello scenografico ma non sono per questo necessariamente sgradevoli rispetto a modelli di riferimento come Portal, Deus Ex e Crysis 2. Il tutto tra intense prove-lampo di una manciata di secondi e test più lunghi ed elaborati, passaggi claustrofobici e piazzali più ariosi, superfici asettiche da percorrere a ruota libera e sprazzi urbani più disordinati e ricchi di ostacoli. I frutti dell'impegno dei ragazzi di PIXYUL sono dunque evidenti, ma c'è davvero ancora molto a cui lavorare. Innanzitutto sul bilanciamento, visto che il gioco sa essere estremamente frustrante, addirittura punitivo, specie quando ci mettono lo zampino un Field of View davvero stretto (non regolabile) e l'evanescenza dei feedback riguardanti i danni subiti, in particolare quelli letali, sostanzialmente nulli, col risultato che spesso si muore senza aver capito letteralmente il perché, perdendo l'occasione di imparare qualcosa in vista del prossimo tentativo. Un'aggiustata la meriterebbe anche la classifica online, che al momento non consente di visualizzare i tempi degli amici, sminuendo un po' il senso stesso della produzione. E poi i contenuti veri e propri. Al momento è presente una sola modalità (Strike) ed è tutto da vedere quanto le alternative Rush e Armory sapranno differenziarsi, fornendo benzina extra al concept. Infine, ad oggi si ha a disposizione una sola arma, un fucile d'assalto con tre modalità di fuoco (raffica, burst e colpo singolo) e un accessorio sottocanna (lanciagranate) con munizioni risicatissime. Gli sviluppatori sono consci delle lacune e hanno annunciato una serie di aggiornamenti imminenti, che nel giro di poche settimane promettono di portare il pacchetto a un più avanzato stato di rifinitura e completezza. Nel frattempo, consigliare BIOS al prezzo attuale nello stato in cui si trova è davvero difficile e la raccomandazione migliore che possiamo fornire è quella di rimanere alla finestra e vedere quanto e come sarà effettivamente in grado di crescere.

Conclusioni

Digital Delivery Steam
Prezzo 17,99 €
Multiplayer.it

Lettori (1)

3.7

Il tuo voto

PRO

  • Buona tensione tra velocità e tattica
  • Stabile e funzionale

CONTRO

  • Ancora pochi contenuti
  • Necessita di grossi ribilanciamenti