Windows 10 sarà l'ultimo sistema operativo Microsoft? Domanda trabocchetto o affermazione ad effetto? Non c'entra assolutamente nulla con l'articolo scritto giorni fa e orientato al futuro di Xbox - che potete recuperare qui - bensì questo dubbio si basa sulle parole della stessa casa di Redmond. Il cambio di un sistema operativo ogni due anni, che sarebbe in teoria un'idea corretta per restare al passo con i tempi, non è sostenibile in un mondo consumer variegato, che nella maggior parte dei casi vede gli utenti restare a lungo ancorati alla versione precedente non intendendosene, non interessandosene e non avendo esigenze oggettive per effettuare il cambio. Ragionando quindi su questo punto arriva Windows 10 - che alla lunga forse perderà il numero, non avendone più ragione - e che di base sarà aggiornabile in ogni aspetto, evolvendosi con il progredire delle tecnologie, man mano che queste saranno disponibili. Se questa è una scelta interessante, lo è meno l'obbligo di un continuo e costante aggiornamento, che non si potrà rifiutare di effettuare qualora si fosse connessi ad internet. Parliamo di aggiornamenti anche perché la più importante notizia che sicuramente farà felici tutti, è proprio che chiunque abbia una versione licenziata di Windows 7 o 8.1 potrà passare al 10 gratuitamente, avendo un anno di tempo per prendere questa decisione. Se invece non siete in regola con la licenza, avrete un'altra possibilità, anch'essa gratuita e assolutamente interessante, ovvero diventare "Insider". Questi ultimi, infatti, oltre ad aver provato in anteprima fino ad ora le varie versioni rese disponibili, potranno gustarsi anche quella finale e definitiva, facendo così anche in futuro con tutti gli aggiornamenti del caso, testandoli e inviando report (senza che gli utenti facciano nulla).
Windows 10 punta a migliorare, prima ancora di innovare, con un inedito ecosistema
Start prende la Metro
In realtà, questa pessima battuta sottolinea il ritorno del pulsante Start come eravamo abituati a vederlo su Windows 7. Addio a Metro - che in realtà non si chiama più in questo modo, dopo una sentenza in tribunale, ma alla fine tutti conoscono così l'odiata interfaccia "a mattoni" - ma tutte le app saranno integrate proprio nella colonna di Start. Una piccola grande innovazione che forse ci farà perdere il vizio di riempire di icone la lunga barra accanto all'Avvio. Anche il concetto di "ricerca" è stato riscritto e sarà ora molto più reattiva e ordinata nei suoi risultati. Vi abbiamo parlato di ricerca, pensando che voi scegliate di digitare il tutto con la vostra tastiera, ma in realtà sarete obsoleti a farlo: da oggi arriva infatti Cortana, nel suo sexy blu-puffo, che si sfrutterà con i comandi vocali.
Sarà ovviamente la segretaria virtuale che abbiamo sempre voluto: avvierà cose, ne chiuderà altre, ci potremo confidare come alla più cara amica e tante, tantissime funzioni saranno aggiunte in futuro, con i prossimi aggiornamenti e integrazioni. Da Redmond confermano che non avrà i problemi della prima ora di Siri e i test effettuati sulla versione inglese fanno ben sperare, soprattutto nella comprensione della voce, ma sarà il tempo a dirci come e quando questi aspetti possano aiutarci in modo pratico e non siano semplici orpelli. Se la tastiera e la voce non dovessero bastare perché vi piace usare il tocco delle dita per il controllo del vostro OS, allora sappiate che Windows 10 è pronto anche in quel senso. Una versione che si adatta in modo da esprimersi al meglio in base al dispositivo che avete sotto mano. Qualora abbiate un Surface o un altro sistema touch, avrete un adattamento della struttura per fare in modo che siate comodi anche in questo senso. La flessibilità passa attraverso dimensioni molto contenute del file d'installazione - parliamo di circa 3 GB di peso - e addirittura 512 MB di ram come requisito minimo (versione a 32 bit) o 2 GB (versione 64 bit, la cui logica è gestire però gestirne oltre i 4) con un processore di solo 1 Ghz per poter avviare il tutto.
Un mondo di finestre
Explorer è morto, viva Explorer. Il peggior sistema di navigazione mai concepito è stato riscritto da capo a piedi e per questo è stata pensata una rivisitazione talmente radicale da giustificare la più basilare delle leggi di marketing: cambiare il nome. Addio quindi a un browser inefficiente e mai adeguato alle ultime tecnologie, perché da oggi pronuncerete il nome di Edge.
Non bellissimo da vedere in realtà, ma comunque ampio nella sua finestra, fatto per lasciare molto spazio ai contenuti. Al secolo venne presentato come "Project Spartan" - Halo è stato proprio una grandissima fonte di ispirazione - ed è super rapido nella ricerca. I primissimi test lo hanno voluto addirittura primeggiare sui suoi simili, anche se parliamo comunque di una lotta con Google Chrome, che di certo non resterà a guardare, ma fa piacere avere un'alternativa su desktop che si possa aggiungere a FireFox. Anche la Taskview sarà una funzione alla quale non rinuncerete una volta scoperta. Se state lavorando con varie finestre vi basterà premere un tasto apposito per vederle distribuite tutte assieme, potendo saltare da una programma aperto a un altro, come avviene già oggi su Mac, mentre fino ad ora si poteva solo sfruttare la combinazione di tasti alt+tab. In tanti, tantissimi ormai lavorano con più monitor, ma i "desktop virtuali" vi doneranno qualcosa di più. Chi infatti lavora e gioca, ad esempio, potrà allestire il proprio desktop in un'area specifica e passare da una versione all'altra, con icone e programmi pronti all'uso, che potrà gestire in totale praticità, senza riempirsi necessariamente di icone, e distribuendo il tutto, volendo, su più di uno schermo. Per quanto riguarda le "DirectX 12", sono disponibili da subito, ma dovrete attendere che il sistema le aggiorni "silenziosamente". Se doveste fare un test e non vederle aggiornate, non forzate la procedura dal sito Microsoft, ma aspettate soltanto che il sistema faccia l'aggiornamento per conto suo. Saranno un'altra piccola rivoluzione che porterà in dote soprattutto una grande ottimizzazione. Da esse dipenderanno molti dei prossimi giochi in uscita anche su Xbox One - di certo tutti i first party dal prossimo anno - ed una migliore resa estetica. Anche il noto Xbox Store, di cui abbiamo parlato più volte, sarà attivo e presente nel pacchetto. Questo ci permetterà di condividere alcuni acquisti con la console ammiraglia di casa Microsoft, oltre a software condivisi. Chiudiamo con il servizio di streaming, altro oggetto di interesse per i tanti amanti di Xbox One che porterà un indubbia utilità accessoria al mondo videoludico, oltre a contribuire ad una conversione tra il mondo PC e quello console.