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I cinque tie-in di fumetti che vorremmo

Non si vive di soli manga: ecco cinque fumetti occidentali che vorremmo videogiocare!

SPECIALE di Christian Colli   —   20/08/2015

Qualche giorno fa, il nostro otaku redazionale preferito vi ha proposto una serie di anime e manga che vorremmo veder trasformati in videogiochi. Da Trigun a Battle Royale, passando per Full Metal Panic! e Battle Royale, il buon Marco Perri vi ha parlato di queste serie a fumetti e televisive e dei giochi che ne potrebbero uscir fuori, in barba ai commercialissimi Dragon Ball, Naruto e One Piece che escono ogni anno e raramente superano la sufficienza. Ora vogliamo ripetere questo giochino volgendo lo sguardo all'occidente, a quei fumetti (comunemente chiamati "comics", all'inglese, per distinguerli dai popolarissimi manga nipponici) che magari sono meno conosciuti e dai quali, però, a nostro avviso scaturirebbero dei gran ben videogiochi. Per farlo, abbiamo scelto un template a fumetto, cioè una base, un gioco già esistente sul quale costruire un tie-in ideale. Ovviamente vi invitiamo a dire la vostra nei commenti e a suggerire i fumetti occidentali che vorreste tanto giocare su console o PC... chissà che qualcuno non vi legga e informi chi di dovere!

Vi proponiamo cinque fumetti occidentali che vorremmo giocare: ce ne sono anche due italiani!

PKNA: Paperinik New Adventures

Ideato da Guido Martina, Giovan Battista Carpi ed Elisa Penna nel 1969 sulle pagine di Topolino, Paperinik è l'alter ego mascherato di Paolino Paperino, un super eroe strampalato che protegge Paperopoli dal crimine. Nel 1996, Paolo Cavaglione, Ezio Sisto e un manipolo di coraggiosi fumettisti italiani rilancia l'eroe "giocando a fare la Marvel", proiettandolo in un contesto più adulto che conquista immediatamente i lettori italiani grazie all'equilibrio perfetto tra umorismo e serietà. Il nuovo Paperinik, armato di gadget super tecnologici, affronta invasori alieni, viaggiatori temporali e creature soprannaturali con l'aiuto di una serie di comprimari sfaccettati e ricchi di personalità. Lo staff tenta la strada del reboot per esportare il fumetto anche all'estero nel 2002, ma il riscontro negativo del pubblico porta alla chiusura della serie e a una pausa di quasi dieci anni.

I cinque tie-in di fumetti che vorremmo

Ora PK è tornato nelle edicole con una nuova serie che ignora il reboot e presenta storie, se possibile, ancora più adulte, e questa sarebbe l'occasione perfetta per affidare il franchise a uno sviluppatore capace che possa rendergli giustizia, dato che il videogioco del 2002 targato Ubisoft è meglio dimenticarlo. Di chi stiamo parlando? Ma di Rocksteady, naturalmente! Insomma, le somiglianze tra Paperinik e Batman si sprecano: immaginate un action adventure - completamente in cel shading, ovvio, perché deve sembrare un cartone animato! - in cui sia possibile esplorare Paperopoli in free roaming, seguendo una storia sceneggiata dagli autori originali (ci mancherebbe!) in cui affrontare i nemici più famosi del papero mascherato, dagli Evroniani a Due, passando per il mitico Razziatore, in tag-team con i suoi alleati storici: Lyla Lay, Xadhoom, Urk e così via. La formula di Batman: Arkham Knight sarebbe perfetta e consentirebbe di integrare nel gameplay - magari anche meglio... - qualche sessione al volante della Pkar. La progressione sarebbe scandita attraverso i potenziamenti dello scudo Extransformer o del nuovo costume introdotto nella prima minisaga della terza serie: il sistema di combattimento FreeFlow della serie Arkham funzionerebbe a meraviglia, e la comparsa di onomatopee tipo "SMACK!" o "SBAM!" renderebbe l'azione ancora più fumettosa. Insomma, salire in cima alla Ducklair Tower, ammirare Paperopoli dall'alto e planare verso il Deposito di Zio Paperone per fermare un gruppetto di Coolflame prima che prosciughino le emozioni di un attore di Patémi sarebbe un vero e proprio sogno.

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Rat-Man

Creato nell'ormai lontano 1989 da Leo Ortolani, Rat-Man è uno dei fumetti italiani più popolari in assoluto, un trionfo stratificato di satira e drammaticità che si è innalzato da tempo al di sopra della mera definizione di "fumetto comico". Il personaggio, un supereroe strampalato e un po' ridicolo che di vero nome fa Deboroh La Roccia, nasce come parodia di Batman e diventa col passare degli anni una creatura a tutto tondo, con un background lungo e complesso che l'autore non ha ancora finito di raccontare: inizialmente la serie avrebbe dovuto terminare col numero 100, ma poi è proseguita quando Ortolani ha deciso di approfondire le tantissime sottotrame imbastite negli anni.

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Nonostante gli episodi autoconclusivi, Rat-Man ha una vera e propria mitologia ricca di personaggi sfaccettati e nemici inquietanti. Sarebbe difficile sviluppare un videogioco con protagonista un super eroe vagamente ritardato che parla col suo orsacchiotto di pezza Piccettino, a meno che non la si butti tutta sulla narrativa... e in quel caso, perché non affidarlo ai ragazzi di Telltale Games? Loro potrebbero sviluppare una miniserie episodica tipo quelle di The Walking Dead, Ritorno al Futuro e Fables basandosi su una sceneggiatura scritta appositamente da Leo Ortolani che racconterebbe una lunga avventura di Rat-Man e dei suoi comprimari storici, magari infarcendola di citazioni cinematografiche e fumettistiche. In fondo, Ortolani adora le trilogie! E anche le tetralogie. In questo modo, il gioco non snaturerebbe lo spirito della serie, ma soprattutto consentirebbe ai giocatori di personalizzare l'atmosfera dell'avventura attraverso le loro scelte, magari orientandola verso esiti più drammatici oppure più comici. A un certo punto, per esempio, Rat-Man potrebbe decidere se avvalersi dell'aiuto del mitico transessuale platinato Cinzia Otherside, che da sempre ha una cotta per lui, o della sua storica nemesi Janus Valker: nel primo caso, il racconto videoludico dei Telltale si riempirebbe di gag e situazioni al limite, mentre nel secondo ci sarebbe maggior spazio per l'avventura, l'horror e qualche bella scena drammatica. Inutile dire che non dovrebbe mancare nessuno all'appello: dal commissario Brakko al suo braccio destro Jordan, passando per il maggiordomo Arcibaldo, il terrificante Ragno o qualche flashback strappalacrime sull'amore perduto del nostro eroe, Thea. Siamo un po' combattuti sull'aspetto tecnico: bianco e nero, o colori? E quale attore italiano potrebbe dare la giusta voce a Rat-Man? Come dite, quello del cartone animato? Quale cartone animato?

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Hellblazer

John Constantine è un "eroe" poco conosciuto, ed è ironico visto che ne esistono almeno quattro versioni. La prima, e la più amata, è quella creata dal grandissimo Alan Moore nel 1985, protagonista della serie conclusasi nel 2013 col trecentesimo numero. Poi c'è la nuova versione concepita insieme al cosiddetto universo New 52 della DC Comics, che guida la Justice League Dark e che gli autori non hanno ancora inquadrato del tutto. Poi abbiamo il Constantine interpretato da Keanu Reeves nel bel film omonimo del 2005, e quello col volto di Matt Ryan nella sfortunata serie TV del 2014.

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Insomma, quattro Constantine, anche abbastanza diversi tra loro in quanto a poteri e background, ma con un paio di caratteristiche in comune: John ha sempre un gran caratteraccio, ed è anche uno dei più potenti stregoni della Terra. La particolarità di questo antieroe, infatti, è che raramente impiega i suoi poteri magici per sconfiggere i nemici, dato che perlopiù usa l'astuzia, l'inganno e la manipolazione, e in questo modo ha tenuto testa ad entità sovrannaturali molto più forti di lui. Con questi presupposti, il tipo di gioco ideale con John Constantine per protagonista (una versione vale l'altra, ma preferiremmo l'Hellblazer originale!) non potrebbe che essere un survival horror, e dato che Resident Evil ormai è diventato un action game e Silent Hill parrebbe aver chiuso baracca... magari Guillermo del Toro potrebbe fare due chiacchiere con la DC Comics e Keiichiro Toyama, alla faccia di Konami. Il gioco di Hellblazer catapulterebbe Constantine in qualche indagine sovrannaturale che ovviamente prenderà una brutta piega e lo costringerà a risolvere un sacco di enigmi per salvare il mondo e sé stesso (conoscendolo, possibilmente prima sé stesso). Un sistema di risorse limitate ci impedirebbe di abusare dei suoi poteri magici, così da alzare la posta in gioco e la tensione, costringendoci ad aggirare i nemici e ad esplorare ogni nuovo scenario col cuore in gola. Dato che parliamo di una storia ambientata nell'universo DC, non sarebbe male introdurre qualche cammeo, oltre a comprimari storici e immancabili come Chas: a un certo punto, magari, la strada di John si potrebbe incrociare con quella di Zatanna o di Swamp Thing, rendendo la storia ancora più coinvolgente e stratificata. La sceneggiatura la potremmo affidare a Peter Milligan, l'irriverente autore delle ultime storie di Hellblazer prima del reboot, così da equilibrare perfettamente l'horror e l'ironia. Ne uscirebbe fuori un piccolo capolavoro, garantito.

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I Guardiani della Galassia

Nonostante lo straordinario successo del film uscito nel 2014, che ha rilanciato questa squadra poco conosciuta di eroi cosmici dell'universo Marvel, di giochi ispirati ai Guardiani della Galassia non ne sono praticamente usciti, se escludiamo qualche app per cellulare o il pacchetto di Disney Infinity 2.0. La squadra apparve per la prima volta in un albo del 1969, ma la formazione più famosa è quella del 2008, fondata durante la saga Annihilation: Conquest e diventata popolare grazie anche al coraggioso esperimento cinematografico di James Gunn.

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Oggi la squadra dei Guardiani della Galassia a fumetti comprende personaggi del calibro di Carol "Capitan Marvel" Danvers, Flash "Venom" Thompson e Angela, la sorellastra interdimensionale di Thor, e qualche tempo fa persino Iron Man ha accompagnato per un po' Star-Lord e soci. Con un cast tanto variegato, questi simpatici eroi dovrebbero apparire in un gioco d'avventura che esalti le atmosfere sbarazzine e spesso ironiche di storie che, vi ricordiamo, hanno per protagonisti anche un procione parlante e un albero alieno. Come template, quindi, abbiamo pensato a Ratchet & Clank di Insomniac, una serie fantascientifica e stramba come I Guardiani della Galassia: lo stile grafico potrebbe rimanere quello cartoonesco e stilizzato di Disney Infinity e il gioco potrebbe svolgersi su più pianeti, magari col cast che si amplia ad ogni nuovo capitolo. Il giocatore potrebbe scegliere uno o più personaggi prima di affrontare una missione, o magari cambiarli direttamente ai checkpoint per risolvere certi rompicapi grazie alle loro peculiari abilità: la super forza di Drax, ad esempio, permetterebbe di abbattere dei muri mentre i gadget super tecnologici di Star-Lord gli consentirebbero di superare ostacoli e trappole. E Gamora, in quanto assassina esperta, potrebbe essere l'eroina ideale da controllare nelle fasi stealth, laddove Rocket sarebbe il Guardiano ideale con cui sterminare i nemici negli scontri a fuoco (in fondo assomiglia a Ratchet). La storia li vedrebbe affrontare una lunga missione per sventare i piani di villain cosmici come Thanos, ovviamente, ma anche Ronan, Annihilus o i Badoon. Schiaffateci qualche bella missione sparatutto nello spazio, boss giganteschi, dei dialoghi irriverenti, qualche cammeo importante come Nova o Warlock, e ne verrebbe fuori un coloratissimo action adventure fantascientifico su licenza.

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He-Man e i Dominatori dell'Universo

Se state aggrottando la fronte, ricordando He-Man principalmente come cartone animato, possiamo capirvi, ma in realtà non tutti sanno che la primissima linea di giocattoli risalente al 1982 era accompagnata da una serie di piccoli albi a fumetti che raccontavano le storie e le avventure dei personaggi. Il cartone animato che rese famoso He-Man anche da noi è invece del 1983, e da allora il franchise ha subito svariate revisioni, a cominciare dal pessimo film con Dolph Lundgren del 1987, passando per varie serie animate e diverse linee di giocattoli (o action figure, se preferite).

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Oggi però, He-Man e i suoi "Masters of the Universe" esistono principalmente sotto forma di fumetto, pubblicato per conto della DC Comics già da qualche anno: sì, parliamo della stessa casa editrice di Superman e Batman, che He-Man peraltro ha già affrontato in uno strano cross-over. In questa specie di reboot, il nostro eroe - che tutti sanno essere anche il principe Adam - difende il pianeta Eternia dalle forze del male rappresentate soprattutto da Hordak e da Skeletor, i suoi storici rivali. I personaggi della saga sono colorati, muscolosi e dotati di abilità peculiari che li rendono i combattenti perfetti in un bel picchiaduro che vorremmo vedere sviluppato da Capcom, sotto la direzione del geniale Yoshinori Ono. Le soluzioni sarebbero due: un picchiaduro caotico ma estremamente spettacolare, sulla falsariga di Marvel Vs. Capcom, o un titolo più tecnico come l'imminente Street Fighter V. In ogni caso, il roster dovrebbe proporre un numero bilanciato di eroi e di villain, ma non dovrebbero assolutamente mancare, oltre agli ovvi He-Man e Skeletor, anche personaggi come Teela, Stratos, Beastman, Evil-Lyn, Trap-Jaw, Fisto, Man-at-Arms... ce ne sono veramente troppi, e Capcom avrebbe anche l'imbarazzo della scelta a venderne i costumi alternativi a colpi di DLC, dato che la linea di giocattoli spesso ricicla gli stampi cambiandone leggermente le fattezze come fossero personaggi completamente nuovi! L'importante è che le mosse speciali siano azzeccate, e le super mosse altamente distruttive: vogliamo vedere He-Man che balza in sella a Battle Cat e gli ordina di sbranare l'avversario o Skeletor che piomba in testa al povero Roboto col suo Spydor. L'introduzione dei vari veicoli che accompagnavano la linea dei giocattoli, anche sotto forma di attacchi speciali, sarebbe una bella strizzatina d'occhio ai giocatori più nostalgici. Chissà che a un futuro EVO la finale non si disputerà tra He-Man e King Hiss a colpi di combo...

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