Proviamo un attimo a immaginare i grandi classici del passato, alcuni tra i nostri preferiti, realizzati con la potenza di calcolo di un hardware moderno supportato dall'Unreal Engine 4. Dagli anni '90 il salto generazionale dei videogiochi è stato pazzesco e questo ha portato, come altro lato della medaglia, a far invecchiare molto precocemente titoli che solo fino a poco tempo prima sembravano visivamente pazzeschi e irraggiungibili. Con l'uscita di console e PC sempre più moderni, alcuni di questi sono stati poi ripescati per realizzare i grandi classici "rimasterizzati", con un comparto tecnico più accattivante e performante, anche se spesso queste operazioni si sono rivelate scelte dettate dal marketing o facili conversioni a basso costo (e altrettanto facili guadagni). Nessuna software house ha promosso un vero e proprio progetto di rifacimento di suoi vecchi classici con motori grafici moderni, ma piuttosto sono stati proprio i fan a indicare la via da seguire e cercare di invogliare gli sviluppatori a ripescare nelle loro librerie. Ed ecco che YouTube e affini si sono presto riempite di progetti e video di grandissimi giochi degli anni passati con personaggi e ambienti interamente ricreati con l'Unreal Engine 4, uno dei motori più potenti, versatili e immediati da utilizzare. Abbiamo viaggiato con la fantasia grazie a queste demo e vi proponiamo quelle che, secondo noi, sono le più sorprendenti: i dieci titoli che vorremmo vedere interamente ricreati con questa qualità grafica.
Non sarebbe bello giocare ad un Super Mario o Resident Evil realizzati con l'Unreal Engine 4?
Mario is Unreal
Vogliamo pensare a Super Mario come il primo titolo da "riscrivere" interamente con un motore pazzesco come l'Unreal Engine 4. La creatura di Miyamoto è sempre stata al passo coi tempi, anzi spesso li ha anticipati se pensiamo ad esempio a Mario 64. Con il tempo gli hardware Nintendo hanno affievolito la propria potenza in favore di innovazioni legate ai controlli, così gli ultimi titoli del nostro amato idraulico non hanno rappresentato, diciamo, il non plus ultra del conteggio poligonale, mantenendo comunque una pulizia grafica e di programmazione che non ha eguali nell'industria videoludica. Certo che, se Nintendo avesse avuto delle macchine più veloci, l'Unreal Engine 4 sarebbe stato in grado di farci sognare ancora di più, magari con quel bel nasone disegnato con una quantità spropositata di triangoli e il cappello rosso animato come fosse vero.
Zelda all'ennesima potenza
Certo che, dopo aver visto e pensato a Mario, la fantasia non poteva non correre subito al "cugino" The Legend of Zelda, altra saga/capolavoro di Nintendo che negli anni ha avuto, dal punto di vista prettamente visivo, un impatto sempre più tenue. Ogni fan ha immaginato un Link costruito su un motore grafico diverso, con fonti di luce multiple, animazioni ancora più spinte e un realismo che quella fantomatica demo dell'E3 2001 ci aveva fatto pregustare. Per assurdo gli Zelda successivi hanno adottato tecniche grafiche diametralmente opposte al realismo, lasciando qualcuno con l'amaro in bocca e facendo esultare molti altri. Alcuni fan, consci della potenza espressiva della saga e della grande voglia di una grafica "diversa", hanno immaginato Link con l'Unreal Engine 4 e hanno realizzato svariate demo che lo vedono protagonista, arrivando addirittura a ricreare alcune parti di Ocarina of Time.
La vecchia volpe con il super fur shading
Seguendo il filo logico che la nostra immaginazione ci suggerisce, dopo Mario e Zelda il primo titolo che ci viene in mente per un possibile remake è sicuramente Star Fox. Si tratta di una delle saghe Nintendo più chiacchierate, amate e belle di sempre, la cui struttura rendeva possibile realizzare action adventure piuttosto che sparatutto a scorrimento con visuale in terza persona. Perché proprio Star Fox? Rappresentò per Nintendo una vera e propria sfida grafica: fu il primo gioco della storia a usare il chip Super FX, un coprocessore che aumentava le prestazioni grafiche a dismisura riuscendo a creare una vera e propria grafica 3D su hardware che sulla carta non lo permettevano. Ci piacerebbe, visto che sono passati ormai tantissimi anni dalla sua ultima apparizione su GameCube, immaginarcelo oggi esattamente come l'ha pensato l'utente che ha realizzato questo video con l'Unreal Engine 4.
Donkey Kong come non lo abbiamo mai visto
Concludiamo il filone Nintendo con l'ultimo titolo della casa di Kyoto che vorremmo giocare con una grafica veramente al top: Donkey Kong, esattamente come Star Fox, rappresentò un limite da dover oltrepassare all'epoca dei 16 bit. Su Super Nintendo fu pubblicizzato per anni grazie alle sue strabilianti doti tecniche e alla "silicon graphics" di Rare. Donkey Kong Country, dopo Killer Instinct e Stardust, fu uno dei primi giochi a supportare la grafica prerenderizzata e l'Advanced Computer Modelling, tecnica che prevedeva più dettagli e animazioni negli sprite (limitati) dell'epoca. Proprio per queste sue particolari doti ci piacerebbe rivedere oggi il vecchio gorilla sugli scudi, magari con un nuovo gioco tutto suo. Alcuni utenti e programmatori si sono divertiti a ricreare interi livelli e nuovi asset del gioco interamente con l'Unreal Engine 4. Vediamo come si comporterebbe il nostro amato Donkey con un motore aggiornato ai nostri tempi.
Il gioco con più remake della storia
Impossibile non pensare a uno dei giochi più belli, famosi e "potenti" dell'intera storia di questo media: Resident Evil di Capcom ha visto negli anni moltiplicare le proprie uscite grazie agli innumerevoli remake e spin-off su console sempre più performanti. Il caso più eclatante fu il primo episodio, ribattezzato "Rebirth" su Nintendo GameCube, classico esempio di aggiornamento grafico riuscito. L'ultima generazione di console deve ancora vedere un nuovo episodio della saga tra le sue lineup, ma noi già possiamo immaginare come un eventuale capitolo si presenterebbe ai nostri occhi. Da sempre Resident Evil ha dato grande enfasi alla realizzazione degli interni: l'Unreal Engine 4 ha dimostrato di saper ricreare scenari vicini al fotorealismo in questo campo e siamo molto curiosi di vedere Capcom a lavoro su un tool di sviluppo così potente. Iniziamo a pensarci gustandoci questo video fan made trovato in rete che sa rendere bene l'idea di quello che dicevamo poco sopra.
Il più cinematografico di sempre
Metal Gear Solid è un altro gioco che vorremmo vedere con un adattamento grafico che lo renda ancora più bello e appassionante rispetto all'originale. Parliamo proprio del primo, indimenticabile capitolo. Probabilmente il più bello e sicuramente quello che ha cambiato un intero genere e il modo di fare giochi da quale momento in poi. Konami era già all'epoca più avanti rispetto ad altre software house nell'utilizzo di molti effetti e nella modellazione poligonale; all'epoca Metal Gear Solid sbalordiva e lasciava a bocca aperta. Ci piacerebbe riprovare quella sensazione e riaverlo tra le mani con una cosmesi paurosamente più realistica, come quella che un Unreal Engine 4 permetterebbe. Metal Gear Solid, rivisto oggi, è "stagionato" molto e il buon vecchio Snake non si meriterebbe tutto questo. Auspichiamo, prima o poi, di esclamare ancora "wow!" con un vero e proprio remake.
Un altro grande classico della prima PlayStation
Pensando al primo Metal Gear e all'epoca della prima PlayStation, i nostri ricordi vagano automaticamente a tutta una serie di giochi incredibili che la console Sony ci aveva proposto all'epoca. Nelle nostre peregrinazioni nostalgiche sul web ci siamo quindi imbattuti in un tizio spagnolo che per lavoro produce e vende asset grafici per titoli tripla A, e che per passione ha ricreato un altro grande del passato con una qualità visiva mai vista. Ecco che ci appare un Medievil in grandissimo spolvero e con una quantità e qualità di dettagli impensabile per i vecchi capitoli. Il platform per Playstation fu un cult soprattutto per il suo stile che richiamava molto Nightmare Before Christmas, a metà strada tra un Ghost 'n Goblins e un titolo completamente 3D. Il lavoro che questo sviluppatore indipendente ha fatto su Medievil è di pregevole fattura e riesce a darci bene il senso di come potrebbe essere realizzato questo storico titolo con l'ausilio dell'Unreal Engine 4.
Uno degli innovatori della grafica 3D
Abbiamo fin'ora parlato di grandissimi titoli del passato che hanno bene o male influenzato l'intera industry con la loro realizzazione tecnica dell'epoca, e che vorremmo rigiocare con una cosmesi ancora più avanzata perché si tratta pur sempre di giochi divertenti e dal gameplay ancora perfetto. Dopo aver pensato solo al mondo console, ci viene in mente un titolo PC altrettanto innovativo a cui gioverebbe di un trattamento "agli steroidi": Doom. Sebbene si tratti di un gioco relativamente scarno di dettagli e poligoni, quello che ci piacerebbe vedere con l'Unreal Engine 4 è piuttosto la qualità della realizzazione delle superfici solide presenti nello sparatutto id Software. Metallo, legno, ceramica, mattoni, sangue e tanto altro sono presenti nei labirintici corridoi di Doom e il video che vi proponiamo rende solo in parte l'idea di come potrebbe presentarsi oggi questo grande capolavoro.
Il gioco che sbalordì anche Nintendo
Nel pieno della guerra tra Nintendo e SEGA, ecco che quest'ultima pensò di tirar fuori dal cilindro un gioco che dimostrasse tutta la "velocità" della propria console di punta, il Mega Drive, cercando di far sfigurare la realizzazione tecnica di Super Mario su SNES. In parte, SEGA ci riuscì proponendo un titolo con sprite grandi e uno scrolling velocissimo per l'epoca. Dopo esserci immaginati alcuni tra i migliori titoli Nintendo ricreati con l'Unreal Engine 4, è proprio il caso di fare un pensierino anche al famoso porcospino blu, i cui capitoli degli anni '90 rappresentano ancor oggi alcuni tra i migliori platform di sempre. La demo KITE realizzata con l'Unreal Engine 4 è stata ripresa per dimostrare quanto questa versione del celebre motore 3D di Epic sia veloce e scattante, mettendo proprio Sonic The Hedgehog come protagonista e facendolo correre sparato in mezzo a questi splendidi paesaggi. Una demo che ci fa sognare il vecchio Sonic, ma con una grafica del genere.
Il paradigma dell'epoca
Uno dei giochi che vorremmo rivedere con una potenza grafica superiore è sicuramente il caro vecchio Shenmue. L'avventura SEGA rappresentò per l'epoca 32-bit uno spartiacque tra quello che esisteva "prima" e "dopo". Il gioco di Yu Suzuki basava molto del suo fascino sull'estrema credibilità di ambienti interni ed esterni, dandoci veramente l'impressione di vivere una avventura nel Giappone di quell'epoca. Alcune demo realizzate con l'Unreal Engine 4 non potevano non farci pensare al titolo SEGA, soprattutto quelle che pongono molta enfasi sugli arredamenti e la realizzazione del design interno. Ne abbiamo scovata una tremendamente ben fatta, creata da una software house specializzata in produzione di asset 3D proprio con l'Unreal Engine 4, che ci ha riportato alla mente certe scene di Shenmue e ce l'hanno fatto desiderare come non mai. Ovviamente con questa qualità grafica estrema.