Nove anni fa - era il 9 maggio 2006, per la precisione - Blizzard annunciò che Legendary Pictures aveva acquistato i diritti sul suo brand più popolare per farne un lungometraggio cinematografico. Oggi abbiamo finalmente visto il primo trailer, svelato durante la cerimonia di inaugurazione del BlizzCon 2015 e anticipato qualche giorno fa da un brevissimo teaser che ne mostrava una manciata di scene. L'emozione degli spettatori sullo showfloor e di quelli che hanno assistito alla cerimonia da casa, via internet, era tangibile: per tantissimi fan si tratta effettivamente di un sogno che si avvera. Sul palco hanno fatto la loro comparsa per pochissimi istanti il regista Duncan Jones (Source Code, Moon) e alcuni degli attori che hanno prestato le loro fattezze a personaggi come Garona (Paula Patton), re Llane Wrynn (Dominic Cooper), Gul'dan (Daniel Wu) e Manonera (Clancy Brown). Stranamente assente Travis Fimmel, invece, che nel film interpreta il protagonista umano, Anduin Lothar. Accolto dal ruggito del pubblico, il trailer è cominciato mostrando prima il logo di Legendary Pictures e poi quello di Blizzard...
Ecco il trailer di Warcraft: L'inizio! Il film di Duncan Jones soddisferà o deluderà i fan del gioco?
Il trailer
Vediamo di contestualizzare, come dei bravi nerd, la carrellata di scene che si sono susseguite per circa due minuti. Il trailer comincia mostrando un grifone in volo prima sopra delle montagne innevate (Dun Morogh?) e poi sopra un'ampia prateria sulla quale si erge un'incantevole città, quasi sicuramente l'arcana Dalaran. Anduin Lothar, a cavallo del grifone, atterra davanti a quello che sembra essere un mago e che potrebbe essere Medivh o Khadgar, ma la scena cambia subito e ci mostra la città di Roccavento, mentre la voce narrante di Travis Fimmel avverte qualcuno, presumibilmente re Llane, che dopo tanti anni di pace è in arrivo una nuova minaccia. È lo stesso Anduin, pochi istanti dopo, a chinarsi sul cadavere di un soldato: forse è stato ucciso nell'agguato degli orchi che il trailer ci mostra subito dopo, durante il quale non viene risparmiato neppure un giovane umano. Giustamente, re Llane ordina di trovare i presunti "animali" che hanno compiuto il massacro, così sullo schermo appaiono le prime immagini del mondo in rovina di Draenor.
Gli orchi stanno cercando una nuova "casa", racconta adesso la voce di Toby Kebbell, che nel film interpreta il protagonista orco Durotan, e Azeroth potrebbe essere quella giusta. Il trailer ci mostra quindi le distese boscose di Elwynn e Durotan, Orgrim e i loro compagni orchi che studiano i campi coltivati delle Marche Occidentali. Nella scena successiva, Durotan ammira suo figlio Thrall, appena nato e così piccolo da stare nel palmo della sua mano: insieme a lui, nella loro capanna, c'è la sua compagna, Draka. Torniamo agli umani: Anduin irrompe nella sala della guerra di re Llane mentre il sovrano tiene un comizio circa l'importanza di unirsi contro le forze che stanno rischiando di distruggere il mondo. Il susseguirsi di una nuova panoramica di Roccavento, di un'inquadratura della tendopoli degli orchi (che sia la prima incarnazione di Orgrimmar?) e di un primo piano di un orco che indossa una maschera tribale anticipano l'entrata in scena di Garona: l'orco femmina avverte Anduin che qualcuno potrebbe aiutarli a impedire una guerra che sembra inevitabile, e quel qualcuno è Durotan. Iniziano le scene d'azione: vediamo gli orchi brandire le loro armi, un umano aprire il fuoco col suo archibugio e la diga delle Montagne Crestarossa esplodere in mille pezzi. Secondo Durotan, gli umani potrebbero aiutare gli orchi a sopravvivere, e quindi lo vediamo incontrare Anduin, re Llane, Garona (forse loro prigioniera?) e un contingente di soldati in una gola che sembra essere quella del Valico Ventomorto. "Perché sei qui?", domanda Anduin. "Per salvare i nostri popoli", replica Durotan. La musica incalza, e rivediamo il grifone sollevarsi sopra le nuvole, mentre re Llane chiede ad Anduin se possono fidarsi dell'orco. Non tutti, infatti, sono della stessa opinione tollerante del nostro eroe, e le scene successive in cui si vedono gli orchi attaccare gli umani e scagliare in giro i loro destrieri come frisbee danno da pensare. D'altro canto, neppure gli orchi sembrano andare molto d'accordo tra di loro, dato che si prendono a cazzotti, e Anduin parrebbe avere un debole per Garona, a giudicare da come si incrociano i loro sguardi mentre l'altra è chiusa in cella. In un'altra scena vediamo Anduin e la regina Talia incalzare i cittadini di Roccavento davanti a un pubblico eterogeneo di umani e di elfi. Le ultime scene del trailer sono dedicate alle battaglie che probabilmente costituiranno soprattutto l'ultimo atto del film: vediamo Manonera accusare Durotan di aver preso la parte degli umani contro i suoi stessi simili, mentre i due eserciti si scontrano in campo aperto. La guerra costringerà Draka ad affidare il piccolo Thrall alle correnti di un fiume, sperando che lo conduca alla salvezza come un Mosé verdastro, mentre Anduin avverte re Llane che la sua decisione di affrontare l'esercito degli orchi è un suicidio. "Non abbiamo altra scelta", sostiene il sovrano, e infine vediamo Anduin e Durotan combattere in momenti diversi, col primo che salta in groppa a un grifone e scende in picchiata sul campo di battaglia un attimo prima che appaia il titolo del film, rimandandoci alla prossima estate.
Le nostre considerazioni
Warcraft: L'inizio è un film importante per molte ragioni. Innanzitutto, è un tie-in che vuole essere qualcosa di più di un pop-corn movie recitato maldestramente insieme a quattro effetti speciali per fare soldi facili nei weekend. Duncan Jones è un bravo regista che ha dimostrato la sua competenza con gli ottimi Moon e Source Code ma, soprattutto, è un giocatore hardcore di World of Warcraft: conosce il MMORPG di Blizzard a menadito, ci giocava persino durante le riprese dei suoi film e ha scelto i suoi collaboratori con molta attenzione, prediligendo quelli che, come lui, sono fan dei ragazzi di Irvine e del loro franchise.
Gli attori non saranno forse tutti volti noti, ma hanno talento da vendere e lo hanno dimostrato a più riprese sia sul piccolo schermo (è il caso di Travis Fimmel che recita la parte di Ragnar Lothbrok in Vikings) sia su quello grande (basti pensare a Clancy Brown). Sulla storia di Warcraft c'è poco da dire: è una mitologia sconfinata che gli sceneggiatori scrivono da più di vent'anni, e quegli stessi sceneggiatori - Chris Metzen in primis - sono intervenuti personalmente sulla lavorazione del film. La trama, insomma, non è stata data in pasto a uno scribacchino qualunque, e i cambiamenti che sono stati apportati alla sceneggiatura originale di quel Warcraft: Orcs & Humans del 1994 sono stati autorizzati, se non addirittura decisi, proprio da Blizzard. Sull'autenticità dello script, insomma, non si discute, ma la paura dei fan è sempre stata un'altra, e cioè che Warcraft: L'inizio, abbandonato lo stile cartoonesco del videogioco, assomigliasse piuttosto a un generico film fantasy. Purtroppo il trailer ci ha confermato questo sospetto, ma non come ce lo aspettavamo. La computer grafica ci è apparsa sensazionale, per esempio, e questo vale soprattutto per gli orchi interpretati da attori in carne ossa che hanno prestato le loro fattezze alla magia del motion capture: il risultato sono creature un po' più umanizzate rispetto al gioco, ma incredibilmente verosimili e realistiche, animate meravigliosamente e piene di dettagli. Ecco perché il contrasto con gli attori in carne ossa fa storcere il naso ogni volta che i personaggi appaiono insieme sullo schermo, rimarcando la differenza tra persone vere e modelli digitali. Ovviamente è presto per trarre giudizi in un senso o nell'altro e Legendary Pictures ha ancora svariati mesi di tempo per correggere il tiro.
L'idea, al momento, è che stilisticamente il film di Warcraft si distacchi un po' troppo dal franchise omonimo, e gli sforzi dei costumisti di rievocare il gioco ci sono apparsi forse un po' eccessivi: a tratti, le armature dei soldati di Roccavento e dei suoi abitanti ricordano un mediocre cosplay, specialmente accanto alle corazze più dettagliate che indossano i protagonisti Anduin e Llane. D'altra parte, è nei dettagli che Warcraft: L'inizio sembra eccellere, ricordandoci a ogni fotogramma che il film l'ha girato un fan del gioco grazie a minuzie che solo i veri appassionati riconosceranno. I golem meccanici che pattugliano gli orti di zucche delle Marche Occidentali, per esempio, o la perfetta ricostruzione di Roccavento con tanto di cattedrale e torre dei maghi. La sala del trono di re Llane o le gigantesche statue che sorvegliano il Portale Oscuro. Le bardature dei grifoni o le armi e le armature degli orchi. In questi dettagli, (World of) Warcraft sembra prendere vita sullo schermo, e noi possiamo solo augurarci che il risultato finale sia all'altezza. Forse i fan più sfegatati dovranno chiudere un occhio e lasciarsi alle spalle il design stilizzato e fumettoso del gioco, ma con un po' di fortuna il nuovo film di Duncan Jones potrebbe essere solo il primo, come suggerisce il sottotitolo, e chissà che fra qualche anno non si avveri un altro grande sogno, tecnologia permettendo, e ci si ritrovi ad ammirare Arthas che affronta Illidan nell'adattamento cinematografico di Warcraft III.