30

Il punto della situazione

Torniamo a parlare di Grand Theft Auto Online cavalcando l'onda dell'enorme successo che riscuote

SPECIALE di Mattia Armani   —   20/11/2015

GTA Online conta, a un anno dal lancio della versione next gen del titolo-evento Rockstar, otto milioni di utenti attivi alla settimana che rappresentano una corposa fonte di reddito per la casa anglo americana. Un risultato niente male per qualcosa inizialmente visto come una mera aggiunta ma che, successo dopo successo è divenuto qualcosa di più grande. Qualcosa che ha portato fino all'invio di investigatori a casa di un modder che ha creato un multiplayer per Grand Theft Auto V svincolato da Rockstar. Ma non è questa la sede per parlarne, in questo caso quello che ci interessa è il comparto online ufficiale che gode di un ottimo supporto in termini di contenuti, purtroppo soppresso per quanto riguarda le console della passata generazione, a cui si deve senza dubbio buona parte di quegli otto milioni di utenti attivi, spesso disposti a mettere mano al portafogli nonostante la gratuità degli update. Inoltre Rockstar non ha risparmiato ban, ha organizzato concorsi fotografici all'interno del gioco e, soprattutto, ha promesso che ci saranno altre importanti evoluzioni. Purtroppo, nonostante la politica restrittiva applicata alle modifiche online, i cheater sono tornati a turbare la quiete e nell'ultima settimana le anomalie, a quanto pare anche nelle versioni old-gen del titolo, sembrano essere aumentate sensibilmente. Prima di parlarne, però, facciamo il punto della situazione sull'evoluzione di Grand Theft Auto Online.

Grand Theft Auto Online vanta milioni di giocatori ma rischia di perdere il suo appeal

Un piatto sempre più ricco

In questi mesi gli update di Rockstar, che ha festeggiato anche Halloween con due veicoli e una modalità ad hoc, hanno aggiunto parecchia carne al fuoco riempendo Grand Theft Auto Online di eventi che in buona parte dei casi riescono a impedire che i giocatori, una volta completate missioni e rapine, passino tutto il tempo a inseguirsi senza senso sulla mappa. In quest'ottica è stato molto importante il Freemode Events Update, che ha condito la modalità libera con un gran numero di attività che si attivano ciclicamente e sono pensate per coinvolgere i giocatori in una serie di scorribande che non comprendono necessariamente l'uso di munizioni. Alcune si rifanno a dinamiche non particolarmente esaltanti o già viste, ma sono davvero tante, sono ovviamente contestualizzate nel mondo di Grand Theft Auto V e ce ne sono anche di completamente nuove, come Penned In che vede i giocatori impegnati a restare all'interno di un'area semisferica che si sposta e si rimpicciolisce sempre di più.

Il punto della situazione
Il punto della situazione

Inoltre per dare ulteriore spazio alla brama competitiva dei giocatori ci sono gli eventi targati Freemode Challenges che permettono di confrontarsi con 19 sfide differenti: l'obiettivo è arrivare primi e portare a casa ricchi premi in denaro. In tutto questo arrivare al rank necessario per accedere a tutte le modalità è questione di minuti e a quel punto, anche se non tutti gli eventi sono ugualmente divertenti, Grand Theft Auto V diventa davvero un posto piacevole in cui passare il tempo anche senza troppo impegno. Ma chi ha necessità di attività un po' più strutturate può recarsi dal famigerato Madrazo e cimentarsi nelle modalità Adversary, introdotte per la prima volta con l'update Heists, che includono un paio di partite asimmetriche molto interessanti nell'ottica del gioco di squadra. La prima è Cross the Line, è arrivata con il summenzionato update Freemode Events e che vede un team cercare di infiltrarsi nel territorio nemico. L'altra invece si chiama Siege Mentality e ruota intorno a una squadra da quattro giocatori assediata da una composta da ben sei attaccanti, che si ritrovano però costretti a usare solo fucili a canne mozze. Ma passiamo alle novità più recenti con l'update Lowrider che include due nuovi veicoli, con il furgone che permette addirittura di sparare dal portellone posteriore, e altri quattro aggiornati per potere essere modificati in ogni dettaglio seguendo per l'appunto la filosofia Lowrider. Le modifiche partono inevitabilmente dalle sospensioni, fulcro di questo tipo di macchine modificate, ma comprendono anche motori, targhe, vernici e persino le leve del cambio con lo scopo di rendere il proprio bolide ben riconoscibile. Inoltre i nuovi veicoli ci consentono, al pari di quanto visto in alcune modifiche single player, la possibilità di aprire cofano e portabagagli, interagire con le luci della macchina e sparare il volume dell'autoradio a manetta, anche in remoto. E non è finita qui. Il pacchetto uscito a fine ottobre comprende i canonici nuovi vestiti, il machete per sentirsi un vero signore della droga, una pistola mitragliatrice, qualche bilanciamento, animoticon, una nuova proprietà che potenzialmente permette di ampliare il parco macchine fino a 40 vetture e, cosa ben più importante, tre modalità inevitabilmente dedicate ai veicoli. Infine, per chi non disdegna un po' di trama ma non si aspetta nulla di particolarmente complicato, ci sono anche otto missioni inedite, tutte cortesia dell'instabile Lamar.

Problemi presenti, orizzonti futuri

La prima cosa che ci auguriamo per il prossimo futuro è un nuovo giro di vite contro hack e abusi che sono tornati a imperversare proprio nel momento del trionfo di Grand Theft Auto Online. Non sarà facile vista l'inclinazione "client side" del titolo, ma confidiamo che il rischio di perdere una vera gallina dalle uova d'oro spinga Rockstar ad agire rapidamente, prima che l'utenza si stanchi di dover saltare di sessione in sessione, sfruttando l'apposito comando che si trova nel menù online, per trovare una partita pulita. D'altronde se questo dovesse accadere sarebbe un vero peccato perché in circolazione non ci sono, escludendo il non riuscitissimo APB Reloaded, esperienze paragonabili a Grand Theft Auto Online. Il prodotto, cresciuto ulteriormente grazie agli update gratuiti, è un piccolo MMO con statistiche, crescita articolata del personaggio, un sacco di attività, svariati eventi che focalizzano l'attenzione dei giocatori, rapine in cooperativa, qualche missione non particolarmente profonda ma sufficientemente curata e una creazione del personaggio che include persino la scelta dei genitori. Exploit, hack e giocatori che vivono per disturbare il prossimo non mancano di certo ma c'è la possibilità di organizzarsi, ci sono le crew e ci sono le partite a invito che consentono di evitare il problema.

Il punto della situazione
Il punto della situazione

Dobbiamo però dire che parte del fascino di Grand Theft Auto Online è legato alla possibilità di giocare, magari anche per contro proprio, in un mondo reso più vivo da giocatori che possono decidere in qualunque momento di disturbarci. E quando si entra nella sessione giusta l'esperienza vale assolutamente la pena di essere vissuta. A questo punto le modalità sono molte, non ci sono grandi problemi di connettività e, disturbatori a parte, è possibile godere a pieno della maggior vitalità di un ambiente popolato da personaggi controllati da esseri umani in carne e ossa, capaci di interagire e imprevedibili. Certo, il limite di trenta giocatori non permette a GTA Online di trasformarsi in un vero MMO e frena il potenziale delle crew, mentre viene naturale desiderare una mappa con zone presidiate da bande, battaglie per il territorio e via dicendo. Ma a differenza di altre esperienze online, quella di GTA è talmente ricca, anche grazie ai continui update, che viene difficile annoiarsi. L'unico peccato, per chi non apprezza lanciarsi nel carnaio, è che la dedizione di Rockstar alla dimensione online di GTA V è probabilmente il motivo per cui nell'agenda degli sviluppatori non ci sono DLC single player, mentre risulta meno comprensibile la mancanza di nuove rapine per la modalità multigiocatore visto che queste sono state uno degli attori principali nella crescita e nella rivitalizzazione della community. Il problema, a detta di Rockstar, riguarda la troppa complessità delle sontuose missioni cooperative, che è stata additata come principale causa del ritardo nel lancio di quelle attualmente incluse nel gioco. Ma gli sviluppatori britannici hanno comunque intenzione di mantenere viva l'attenzione dell'utenza con una serie di update che sembrerebbero anche includere, a detta dello youtuber DomisLive, la personalizzazione di appartamenti e yacht. Secondo le informazioni trapelate sarebbe proprio quello legato a imbarcazioni e abitazioni il primo DLC ad arrivare seguito, a breve distanza, dall'aggiornamento Lowrider 2.0 e, infine, da un contenuto a sfondo natalizio. In quanto a contenuti effettivi, escludendo diversi oggetti dedicati all'arredamento, dovremmo veder arrivare più di quindici nuovi veicoli, quattro dei quali personalizzabili completamente, e diverse imbarcazioni, navi da crociera incluse.