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La fauna di Steam #2

Torniamo nell'abisso delle recensioni di Steam

SPECIALE di Simone Tagliaferri   —   04/01/2016

Scopriamo per la seconda volta la fauna di Steam e le strambe recensioni che produce. Prima di procedere una premessa è d'obbligo. È ovvio che in onore del tipo di articolo che vi vogliamo proporre, ossia una raccolta di assurdità scovate nel negozio di Valve, di seguito leggerete una serie di interventi surreali che non tiene e non vuole tenere conto dell'intero universo delle recensioni degli utenti su Steam. Siamo i primi a essere coscienti che cercando sia possibile trovare anche dei testi utili, soprattutto quando si parla di titoli usciti da anni e con comunità ben sedimentate. Quello che ci interessa in questo speciale è però quel sottobosco di recensioni scritte con la volontà di apparire brillanti e sagaci agli occhi degli altri facendo battute o inventando storie su ciò che si è giocato. Ci interessano anche le recensioni involontariamente comiche. Il nostro obiettivo non è quindi denigrare, ma intrattenere il lettore. Come sempre, se non vi interessa questo approccio, nessuno vi vieta di cambiare pagina.

Torniamo alla scoperta delle più assurde e divertenti recensioni di Steam in questo secondo speciale

Topi cattivi

Cominciamo alla grande con alcune recensioni del puzzle game Bad Rats, titolo vecchiotto scoperto però solo di recente dai videogiocatori, probabilmente in occasione di un'offerta riguardante il catalogo del publisher Strategy First.

La fauna di Steam #2

Il buon Boomy37360 ci dice sul gioco, dopo 0,1 ore di utilizzo: "Me lo ha regalato un amico." Per poi aggiungere "EDIT: il mio amico non esiste più." Ovviamente si tratta di una recensione positiva. Si capiva, nevvero? L'utente Robarate ha invece un'opinione più articolata sulle qualità del titolo, ma sempre positiva: "Questo gioco ha riportato in vita il mio cuginetto abortito." Comunque non tutti hanno gradito Bad Rats, come dimostra la recensione di DimDiDima, che fa sfoggio della sua cultura da ingegnere edile quando ci dice che: "È divertente come masturbarsi con la carta vetrata da 300 grit" (i grit indicano la dimensione della grana della carta). Dopo 0,7 ore di gioco possiamo fidarci. In effetti ci vuole molto meno tempo perché la carta vetrata inizi a fare male. L'utente girldoesrant la butta invece sul nichilismo per criticare il gioco, dicendoci: "CONS: l'universo è un impietoso nulla, freddo e inospitale, dove tutti siamo condannati a soffrire per l'eternità senza speranza di grazia o di fuga. Sole compagne le nostre rotte grida. PROS: almeno possiamo fare idle per avere le trading card." Comunque la recensione migliore in assoluto, diventata leggenda, è quella di un certo rat king, che dopo appena 12.609 ore di gioco (probabilmente raggiunte con qualche idle), ci dice che Bad Rats: "è ok". Come dubitarne?

Witcher romanacci

Dopo aver parlato di topi, è arrivato il momento di dedicarci al buon Geralt di Rivia, il nostro Witcher preferito che di roditrici ne sa qualcosa. La pensa così anche Christmas SSG Tibbles, che dopo 165 ore di gioco ci consiglia The Witcher 3: Wild Hunt dicendoci che: "Quando lo finisci è come se avessi rotto con una ragazza". Chi siamo noi per deridere una storia d'amore?

La fauna di Steam #2
La fauna di Steam #2

E qual è l'elemento cardine per far funzionare un rapporto finalizzato alla riproduzione e all'acquisto di simboli pucciosi, solo per convincere il o la partner a fare sesso? Ce lo spiega Khlause che dopo 229 ore di gioco ha notato uno degli elementi più sottovalutati del titolo di CD Projekt RED: "The Witcher 3 è un capolavoro assoluto dall'inizio alla fine, ed è anche il miglior simulatore di accensione di candele". Candele, è questa la chiave del suo successo. Scemi noi a non essercene accorti. Comunque c'è anche chi non ha gradito il gioco. Ad esempio l'utente ..... (si chiama così) lo ha commentato con un gioco di parole che ha avuto un grande successo in uno strip club di Bogotà: "The Glitcher 3 The Wild Bug". La recensione negativa migliore è però quella di un certo Chelios che, dopo 22,9 ore di gioco, nemmeno pochissime, ci dice: "Uno dei giochi più noiosi a cui abbia mai giocato da anni. Il gameplay è assente, il combattimento si limita a: premi attacco, premi ataco fine, la magia è pressocchè inutile, l'alchimia fa schifo, la cresicta del PG( il ramo dei talenti ecc ecc) è vergognoso. TROPPI DIALOGHI. E anche la grafica è meh..." Sperando che il buon Manitù gli faccia piovere un libro di grammatica in testa e che i suoi insegnanti si rendano conto che alle elementari qualcosa deve essere andato davvero storto, saltiamo di palo in frasca e andiamo a leggere qualche chicca dedicata a Ryse: Son of Rome, il controverso titolo di Crytek famoso per durare quanto un redattore di Multiplayer.it di fronte a una donna nuda. Sam Wars: The Swag Awakens ci dice che: "Il gioco sarebbe stato meglio se si fossero vestiti i panni di Biggus Dickus". Capito il latinismo? Quanta simpatia. Ci stiamo sentendo male. Wun Weg Wun Dar Wun ci racconta la sua vita da romano virtuale in una lunga recensione di cui riportiamo alcuni passaggi significativi: "Questo gioco mostra ESATTAMENTE come sarebbe stata la vita degli antichi romani... con Michael Bay come imperatore". "Giocatelo se tutte le mattine vi inchinate all'altare di Michael Bay per accendergli una candela e dirgli 'Dolce Michale Bay, tu mi conosci per il semplice americano che sono. Stimola i miei sensi, Michael Bay, ma ti prego di non farmi pensare". In fondo la vita non è come un film Michael Bay? Tanto rumore per nulla.

Di Michael Bay e di zombi

Parlando di Michael Bay potevano schivare Just Cause 3? Assolutamente no! Infatti iniziamo a parlarne con la ficcante recensione di Yoozero, che ce lo racconta così: "È uguale è un film di Michael Bay: una pessima storia ma delle fantastiche ESPLOSIONI!" L'utente jokur aggiunge qualche dettaglio inerente al gameplay: "Questo gioco è come il porno: ti aspetti che ci sia una storia, che però non conta niente". Parlando di Just Cause 3 non potevamo però evitare di riportare un commento riguardante uno degli aspetti più controversi del gioco: l'ottimizzazione. Per Dmitry Medvedev, che ce lo sconsiglia, il titolo di Avalanche: "Gira peggio di mia nonna morta." Va detto, per amore della filologia, che le nonne morte ritornano più e più volte nelle recensioni di Steam. Rimaniamo in tema di persone care decedute e leggiamo alcune brillanti battute dedicate a Dying Light. Linxicles ci dice che il gioco di Techland è stupendo perché: "Ho lanciato una molotov a un bambino che piangeva 10/10." A Netherstorms è invece piaciuto perché è "Un gioco di zombi che li chiama proprio zombi." Insomma, a non-morte l'ipocrisia! ฿ u N N Y deve essere un grande appassionato di caffè, perché ci dice: "Iniziamo. Vedo una valigetta... mmmm... è difficile da parire... mmmm... mi sa che dentro c'è un'ottima arma... Oooooh... ho rotto i miei sette grimaldelli... riproviamo... L'HO APERTO!!!! Che c'è dentro?! SÌ! Caffè e ancora caffè!!! Caffè anche qui e qui!! Caffè ovunque!!! 10/10". Infine il buon DELTA FORCE, che ha dedicato al gioco la bellezza di 178 ore, ci fa presente che "È comunque una storia d'amore migliore di 50 Sfumature di Grigio". Impossibile dargli torto!

Snake è sempre Snake

Non potevamo chiudere questa carrellata che con Metal Gear Solid V: The Phantom Pain. Perché? Perché Kojima è Kojima e ci piace saperlo sorridente mentre schiva le pallottole di Konami. A Knight Who Says Ni ci dice sull'ultimo capitolo della saga di Snake e compagni che: "Si corre a cavallo senza maglietta, si combatte a mani nude, si cacciano specie in via d'estinzione e si svolgono operazioni militari dalla dubbia legalità... tutto il bello di essere Vladimir Putin per soli 60 dollari."

La fauna di Steam #2

Il buon Trainer Gold, un'entusiasta, tiene a farci sapere cos'ha imparato giocando (riportiamo solo alcuni passaggi): "Gli ospedali sono pericolosi; in Afghanistan non si può andare a cavallo; in Afghanistan non si può guidare un automobile; con un interprete la lingua locale prende la forma di sottotitoli comprensibili; i carri armati sono fatti di cartapesta; si può giocare a nascondino con un Metal Gear, Hideo Kojima è una religione che si trova ovunque, anche nella Mother Base; prendere a pugni i miei compagni li riempie di gratitudine; le tempeste di sabbia non sono come pensavo; l'invio di un elicottero di supporto è considerato furtivo; i sigari sono la cosa migliore del mondo; i russi leggono tutti lo stesso libro". Rain Ninja è rimasto particolarmente colpito dal lato sociale della gestione della Mother Base: "Il miglior simulatore di boss a cui abbia mai giocato. Ti incoraggia attivamente a picchiare e stordire i tuoi impiegati. 10/10". D'altro canto GoatsOverYonder ha adorato i diversi registri espressivi adoperati dal team di sviluppo: "Un minuto avevo di fronte la fredda e brutale realtà della guerra. Il minuto successivo stavo provando ad attaccare un pallone a una pecora". Ma noi siamo pessimisti dentro e ci piace chiudere con gli incubi che tormentano il povero Shayo da quando ci ha speso centinaia di ore sopra: "Perché siamo ancora qui? Solo per soffrire? Tutte le notti posso sentire il peso della storia non finita... della trama scadente... e dei personaggi non approfonditi. Il gioco perduto... i contenuti tagliati perduti... continuano a far male... è come se fossero tutti ancora qui. Anche voi li sentite, non è vero?"