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Il mio regno per un trattore!

Nuovo anno, nuovo Farming Simulator!

ANTEPRIMA di Matteo Santicchia   —   25/02/2016

La parola d'ordine di Farming Simulator è realismo. Sempre più realismo, ma senza nulla togliere al divertimento e all'accessibilità. Questo il mantra ripetuto più volte dai ragazzi di Giants Software durante la presentazione del nuovo capitolo del simulatore di lavoro di campagna più giocato (e apprezzato) al mondo. Questa ennesima edizione, che uscirà a fine anno per la prima volta contemporaneamente su PC e console, non vuole stravolgere i meccanismi oliati del precedente episodio, ma semplicemente espanderli, correggendo errori e migliorando la componente tecnica. Il grande successo del gioco non sembra aver quindi stravolto il cuore del progetto: chi ha giocato Farming Simulator 15 si troverà insomma sicuramente a casa.

Il mio regno per un trattore!

A Parigi primo incontro col nuovo Farming Simulator 17! Si torna a lavorare la terra!

The Real Farming Simulator

Non si tratta semplicemente di piantare i semi e raccogliere i frutti. Farming Simulator, e lo dice il nome stesso, è un simulatore vero, che ci impegna in tutte le fasi del lavoro nei campi. O nelle foreste se decidiamo di provare ad arrotondare facendo il boscaiolo. Non con l'ascia, ma con l'inedita sega elettrica o con un costosissimo trattore con braccio meccanico dotato di seghe dentate che sembra uscito da un film di fantascienza. La ricerca del realismo più autentico passa soprattutto per il feticismo tecnologico. Se i grandi racing game si vantano di avere centinaia di macchine, qui abbiamo ora più di 200 mezzi, alcuni talmente particolari e specializzati che difficilmente avremmo avuto la possibilità di vederli dal vivo. Mezzi e attrezzature talmente costose che saranno la nostra dannazione per tutta la partita, non solo perché difficili da padroneggiare ma anche perché il debito per l'acquisto sarà un fardello che graverà per lungo tempo. In tal senso è stata inserita la possibilità di averli in leasing per abbattere un po' i costi, a patto ovviamente di organizzare una strategia economica vincente facendo fruttare l'investimento. Economia certo: Farming Simulator non è solo macchine che raccolgono, aratri meccanici e trebbie. Dobbiamo decidere cosa piantare, a chi e quando vendere per non inflazionare il mercato. C'è anche la possibilità di diversificare i nostri interessi. Possiamo comprare delle mucche nell'attesa che le piante crescano, ma vanno nutrite col fieno. Dobbiamo quindi acquistare la macchina per tagliarlo e quella per "impacchettarlo". E il latte a chi lo vendiamo poi? Ci sono tante scelte da prendere all'interno di un mondo di gioco ricco di cose da fare. Ogni materiale prodotto può essere utilizzato in diversi modi. Per certi versi è possibile parlare di crafting. Ogni soluzione è una possibile fonte di guadagno e più soldi avremo nel bilancio, più investimenti possiamo fare per espandere i nostri terreni e colture. Abbiamo quindi completa libertà d'azione, senza, come da manuale, dirci cosa fare e come farlo. In tal senso Farming Simulator può esser un sandbox davvero soverchiante vista la mole di possibilità di gioco. Basta solo avere pazienza e non andare in rosso col conto in banca. Torna quindi la componente multiplayer, grazie alla quale possiamo gestire in tutta tranquillità più cose contemporaneamente, a patto però di coordinarsi seriamente con gli altri giocatori. Volendo possiamo dare ordini all'intelligenza artificiale per aiutarci nei lavori in cui sono necessari più mezzi ad esempio, ma il divertimento più grande è quando c'è da gestire una vera e propria cooperativa agricola per un massimo di sedici giocatori. Giant Games parla di "cooperativa rilassante"; l'impressione è che chi gioca a titoli come questo vuole che tutto funzioni a dovere, c'è poco da rilassarsi insomma per non rovinare intere piantagioni. Tutto ciò non è nulla di nuovo per il contadino veterano, visto che, come scritto, questa edizione non vuole rivoluzionare meccaniche che sinora hanno premiato gli sviluppatori, ma senza dubbio dove si è voluto spingere un minimo l'acceleratore in più (senza strafare purtroppo) è sulla componente tecnica. Ovviamente non stiamo parlando di un balzo tecnologico incredibile, ma di piccoli miglioramenti per rendere il tutto ancor più fedele alla realtà. Basta citare i girasoli "dinamici" che seguono il sole, un sistema di illuminazione propriamente detto, con tanto di nebbiolina volumetrica che fa bella presenza sotto i lampioni di notte e di una ricostruzione dei mezzi che non ha nulla da invidiare a quella dei giochi di guida più blasonati. A colpire sono gli interni, con i cockpit perfettamente riprodotti, con pulsantiere, stick e volanti vari tutti al loro posto. Per questo bisogna ringraziare una community appassionata e "pressante", capace di bacchettare gli sviluppatori se il più piccolo particolare non è fedele al cento per cento. Una migliore impressione l'ha fatta anche la fisica alla base dei mezzi, ora finalmente un filo più veloci: più morbida e meno legnosa potremmo dire, per rispondere in modo più autentico a tutte le tipologie di sollecitazioni. La vita in campagna non è mai stata così interessante: un successo davvero travolgente ed inaspettato per questa serie che crediamo possa ripetersi anche con questo nuovo capitolo.

Il mio regno per un trattore!

CERTEZZE

  • Realismo totale
  • Tanta libertà
  • Tecnicamente migliorato, ma senza esagerare

DUBBI

  • Nessuna novità ecletante