L'anno scorso la serie PES di Konami ha festeggiato i suoi primi 20 anni di vita: un traguardo importante per un prodotto che, un episodio dopo l'altro, ha divertito e conquistato milioni di appassionati di calcio.Senza dubbio durante tutto questo tempo ci sono stati alti e bassi, coi primi rappresentati dall'epoca PlayStation e PlayStation 2 e i secondi dal periodo successivo, quando l'imposizione di FIFA sommata a numerosi errori di sviluppo hanno costretto la casa nipponica a lanciarsi in una lunga e faticosa rincorsa. Uno sforzo che ha evidentemente pagato, perché le ultimissime edizioni di PES sono state premiate sia da pubblico che da critica che hanno apprezzato il lavoro del team del Product Manager Adam Bhatti. L'edizione 2017 è quindi quella dichiaratamente indicata per tentare il sorpasso sulla concorrenza: se ciò possa avvenire effettivamente, lo potremo scoprire soltanto al momento dell'uscita del gioco. Nel frattempo abbiamo però avuto modo di assistere, durante l'E3 di Los Angeles, ad una interessante presentazione che ci ha illustrato le caratteristiche principali e le novità previste; ma soprattutto abbiamo potuto fare un paio di partite, apprezzando quindi in prima persona la situazione che si sta delineando.
PES 2017 sembra avere tutte le carte in regola per imporsi come il miglior capitolo della serie
Calcio di qualità
Le promesse fatte dal team in merito a questo nuovo episodio sono molte, a cominciare da quella relativa all'aggiornamento delle rose che ha gravemente segnato la storia del capitolo 2016, con formazioni non aggiornate all'ultimo giorno di calcio mercato e problematiche simili che hanno indispettito l'utenza. La promessa è quella di non ripetere più lo stesso errore, garantendo formazioni capaci di rappresentare esattamente quelle delle compagini reali. Ovviamente c'è poi la delicata e annosa questione delle licenze, che impediscono al titolo Konami di riprodurre in maniera fedele numerose squadre o interi campionati; sotto questo punto di vista non dovrebbero esserci grandi cambiamenti "alla fonte", ma la presenza su PlayStation 4 di un editor affiancato alla possibilità di condividere online i propri sforzi con la community potrà rappresentare una accettabile soluzione alternativa per la questione.
I miglioramenti nel gioco vero e proprio riguardano poi in realtà praticamente tutte le componenti, a partire dal First Touch Control che è stato riprogettato in maniera tale da risultare più godibile ed efficace durante il gioco. Questo ha comportato anche una leggera riduzione della velocità, rendendo il tutto più realistico e assecondando quindi la richiesta dei fan che avevano trovato l'edizione 2016 un po' troppo arcade. Anche la gestione di passaggi e tiri è stata rivista, offrendo un più credibile senso di "pesantezza" dei colpi sostenuta da un intelligente utilizzo della vibrazione del controller. Particolare attenzione è stata poi riposta nell'intelligenza artificiale delle squadre controllate dalla CPU, capace di adattarsi alle abitudini del giocatore in maniera tale da contrastarne meglio l'azione: se per esempio si è soliti affidare la palla alla stella della squadra, quest'ultima si ritroverà una marcatura raddoppiata spesso e volentieri. O ancora, se ci si trova a prediligere il gioco sulle fasce, il computer prenderà le relative contromisure ricollocando centrocampisti e difensori di conseguenza. Nuove istruzioni tattiche sono state incluse nella lista di quelle a disposizione, incluso il famoso Tiki Taka di scuola blaugrana. Anche la Master League è stata completamente rivista, soprattutto per quanto riguarda la gestione dei trasferimenti e dei prestiti dei giocatori e la loro crescita durante il periodo in un altro club.
Una volta scesi in campo, tutto questo si è tradotto in un feeling di gioco veramente convincente, grazie ad un equilibrio tra componente simulativa e necessaria accessibilità che ci è sembrato pienamente azzeccato: i giocatori si controllano bene, sono reattivi e rispondono ai comandi anche quando una animazione di sta per chiudere, riducendo al massimo il lag nei comandi che è assolutamente deleterio in un gioco di questo tipo. Anche il comportamento dei compagni sembra soddisfacente, mentre sono stati senza dubbio migliorati i portieri, capaci ora di parare la maggior parte dei tiri in porta senza incappare nelle improbabili papere degli anni scorsi. Un ritmo di gioco assolutamente apprezzabile e una credibile risposta del pallone sono altri punti fondamentali che rendono l'edizione di quest'anno di PES davvero estremamente promettente.
Anche dal punto di vista tecnico sono stati fatti dei progressi grazie al miglioramento del Fox Engine: l'evoluzione principale è legata alla maggiore tridimensionalità dei giocatori, grazie all'uso di una illuminazione volumetrica capace di fornire un realismo superiore, ma anche le animazioni hanno goduto di una attenzione particolare. Tutto sommato quindi, questo incontro con PES 2017 ci ha lasciato ottime impressioni, che ovviamente andranno verificate successivamente. Ma se il buon giorno si vede dal mattino, è probabile che la prossima stagione possa rivelarsi elettrizzante per tutti i fan dei videogiochi calcistici.
CERTEZZE
- Miglioramenti sotto ogni punto di vista
- Ritmo di gioco ricalibrato in maniera convincente
- Controllo reattivo e appagante
DUBBI
- Alcuni elementi ancora da verificare
- L'aggiornamento delle rose dovrà essere davvero perfetto stavolta