I giochi futuristici di corse stanno vivendo una nuova giovinezza e, nell'ultimo periodo, sono stati tantissimi i titoli di qualità arrivati sia su console che su PC a rinvigorire il genere. In attesa del ritorno di Wipeout, la scena indie si è mossa velocemente per coprire questo vuoto e solo qualche settimana fa Fast RMX ha fatto parlare di sé, approdando su Nintendo Switch come titolo di lancio. È un altro però il gioco che più di tutti ci ha fatto perdere la testa in questi mesi e arriva proprio da uno studio indipendente italiano, quel 34BigThings già noto ai più per aver dato i natali a Hyperdrive Massacre ed aver portato su Steam il meraviglioso Redout. Ora, attraverso il programma ID@Xbox, i ragazzi torinesi stanno lavorando alacremente per compiere un altro piccolo passo verso la notorietà, preparando un porting del titolo per la console casalinga di casa Microsoft e tagliando il traguardo come conseguenza anche su Windows Store. Nel caso voleste farvi un'idea più precisa della produzione vi rimandiamo comunque alla nostra recensione di qualche mese fa, in cui abbiamo trattato l'argomento in maniera approfondita, mentre oggi ci prendiamo questo piccolo spazio per parlarvi dei buoni risultati ottenuti con la versione preliminare di Redout su Xbox One, che abbiamo avuto la fortuna di giocare in anteprima alla Microsoft House di Milano.
Redout è velocissimo e offre un colpo d'occhio incredibile: impossibile non amarlo
Indietro di un passo, avanti di due
È piuttosto curioso tornare a scrivere di Redout dopo averne già scritto la recensione, ma portare un gioco come questo su console, soprattutto per un piccolo team di sviluppo indipendente, rappresenta una sfida piuttosto impegnativa e non è assolutamente scontato che il passaggio di piattaforma fili via liscio senza intoppi. 34BigThings però ci sa fare a quanto pare e il primo assaggio avuto con la nuova demo ha saputo tranquillizzarci, facendoci sperare per il meglio. La cosa che più ci premeva scoprire era se il frame rate anche su Xbox One sarebbe risultato granitico, un fattore determinante per un titolo che fa della fluidità e della velocità d'azione il suo punto di forza più importante. Per quanto abbiamo visto possiamo però dormire sonni tranquilli, visto che i 60 frame al secondo sono già stati raggiunti, merito anche di un comparto tecnico che sa quali tasti toccare per brillare, senza puntare ovviamente su una costruzione poligonale eccessivamente complessa, ombre strabilianti o effetti particellari marcati.
Redout è pieno di piccoli colpi di genio, escamotage per far vedere al giocatore solo ciò che serve, nascondendo i difetti nel migliore dei modi. Non importa se i modelli delle navi sono spigolosi e poco rifiniti (cosa che si nota soprattutto nel pre gara) dato che una volta lanciati a tutta velocità sulle piste i vostri occhi saranno incollati alla pista, sperando di anticipare le curve impegnati a seguire i movimenti sinuosi del tracciato. Aspettatevi salti attraverso baratri profondi, giri della morte e avvitamenti in discesa come elementi ricorrenti, per circuiti parecchio difficili da percorrere ma capaci altresì di regalare ottime soddisfazioni una volta padroneggiati. C'è ancora del lavoro da fare al momento sull'intelligenza artificiale, che nella demo era volutamente tenuta al livello minimo, ma è un altro problema di cui non ci preoccupiamo minimamente visto i buoni, se non ottimi, risultati presentati qualche mese nella versione Steam. Per quanto riguarda i contenuti invece, ci troviamo di fronte alla solita pletora di campionati da affrontare offline e online, quattro categorie di veicoli tra cui scegliere e, ovviamente, non possono mancare nemmeno le personalizzazioni estetiche delle navette. In gara il cambio di categoria si sente particolarmente e se affrontare le prime piste è un gioco da ragazzi, potendo mantenere sempre il dito sul pulsante del boost, mano a mano che si sale di categoria le cose cambiano, richiedendo al giocatore di memorizzare a fondo le piste e imparare a dosare bene freno e acceleratore per non finire in mille pezzi contro i bordi elettrificati dei tracciati o peggio ancora trovarsi a precipitare nel vuoto per aver preso troppo velocemente una curva senza protezioni. A rimpolpare il gameplay ci pensano poi pure i power up che, invece di essere raccolti per la pista come accadeva in Wipeout, vengono ora scelti prima della gara e montati sulla navetta così come gli spostamenti laterali e l'inclinazione della navetta, da gestire interamente tramite il movimento dello stick analogico destro. Tutti dettagli che aumentano il numero di variabili e influiscono pesantemente sui tempi in gara, dettagli fondamentali per chi adora correre contro il tempo battendo record su record. A completare il pacchetto ci saranno poi oltre venti tracciati inclusi quelli rilasciati fino ad oggi sotto forma di DLC gratuiti, ma ci aspettiamo comunque un supporto costante con l'aggiunta di nuovi veicoli e livree proprio a ridosso dell'uscita per riaccendere la fiamma dell'attenzione e attirare nuovi possibili giocatori. L'uscita di Redout su Xbox One è prevista per il terzo quarto del 2016 e il nostro consiglio può essere solo quello di segnarvi la data sul calendario: se amate i giochi di corse futuristici e non avete un PC, questa occasione non potete proprio farvela sfuggire.
CERTEZZE
- 60 frame al secondo granitici
- Comprensivo di tutti i DLC rilasciati fino ad ora
DUBBI
- Mancano ancora troppi mesi prima di poterci giocare...