La nostra recensione di for Honor è stata più che positiva. Ubisoft con questo picchiaduro medievaleggiante ha portato su console un sistema di gioco vincente e convincente che prometteva di essere una ventata d'aria fresca in un mercato ormai appiattito. L'idea era buona, il design dei combattenti esaltante e curato e pure la violenza aveva un taglio scenico estremamente appropriato al contesto. Tutto, insomma, sarebbe dovuto andare nel migliore dei modi e invece i server peer to peer e la mancanza di grossi aggiornamenti nel breve periodo hanno fatto in modo che i tantissimi giocatori della prima ora abbandonassero le arene, complice anche un 2017 ricchissimo di altri titoli a cui dedicarsi. Dopo circa tre mesi Ubisoft mantiene la promessa di rimpolpare For Honor approfittando della seconda stagione della guerra tra fazioni, portando con la recente patch 1.07 non solo nuovi combattenti rivoluzionando persino l'intero sistema di equipaggiamenti, nella speranza di andare incontro ai desideri e ai feedback degli appassionati.
Ubisoft ha apportato tantissime migliorie a For Honor, manca però il supporto alle modalità competitive
La lama e il falcetto
Per attirare nuovamente i giocatori sui server, Ubisoft ha ben pensato di estrarre dal cilindro due nuove classi e di gettarle nella mischia ignorando volutamente la parità nel numero di eroi disponibile per fazione. I Cavalieri, con un collegamento un po' forzato, ricevono così il Centurione mentre i samurai lo Shinobi, confermando il leak avvenuto qualche mese fa. ci troviamo così per le mani una classe ibrida e un assassino, che eccellono entrambi nel danno e sembrano perfetti per i giocatori più navigati vista la loro difficoltà d'utilizzo.
Lo Shinobi è una classe molto particolare, un mix tra Valchiria e Nobushi ma che spinge ulteriormente l'acceleratore sulla portata degli attacchi sacrificando la difesa e la vita. Giocare con lo Shinobi è interessante, dato che è un eroe atipico e richiede nuove strategie per essere padroneggiato a dovere. Il lock on sul bersaglio principale gli permette di far roteare velocemente il falcetto e poi di lanciarlo verso l'obiettivo in modo imprevedibile. L'output di danno è estremamente elevato e la possibilità di mantenere in carica a lungo il colpo e di girare attorno agli elementi scenici nel mentre lo rendono particolarmente fastidioso nelle aree aperte. Durante le partite su Dominio avere uno Shinobi alle spalle significa morte certa, con gli scontri due contro uno ancor più difficili da padroneggiare rispetto al passato, situazione che farà storcere il naso ai più. Le combinazioni dello Shinobi alternano colpi forti a veloci in rapida successione e anche nella fuga questo nuovo personaggio riesce a eccellere grazie a un doppio sprint, con l'animazione classica della corsa alla Naruto, ma anche a una schivata con tanto di bomba fumogena che lo nasconde alla vista per qualche istante. Molto divertente come dicevamo da giocare, un po' meno da avere contro proprio a causa della sua alta mobilità e alla facilità nella fuga, da sempre un problema di For Honor. Il Centurione, che sembra più un gladiatore ai nostri occhi, gioca invece sporco utilizzando combinazioni di attacchi imparabili, mosse in salto, pugni e prese che sfiancano l'avversario azzerandogli la stamina. È diventato in un attimo uno dei nostri personaggi preferiti, ma ha ancora bisogno di una sistemata alle statistiche perché il suo output di danno, anche con gli equipaggiamenti di base, è veramente esagerato. La nuova stagione di For Honor è iniziata lo scorso 16 maggio e i due nuovi eroi sono disponibili gratuitamente per chiunque abbia già acquistato il season pass e potrà goderseli in esclusiva fino al prossimo 23 maggio. Per chi invece non ha ceduto all'hype e ha deciso di risparmiare in questi mesi per accaparrarsi i personaggi extra senza sborsare un euro, dovrà prepararsi a versare nelle casse del gioco 15.000 pezzi d'argento, una cifra tutto sommata onesta viste le nuove ricompense giornaliere. For Honor vi chiede insomma a gran voce di tornare sui server, ma due personaggi sono abbastanza per farlo?
Questione di statistiche
La nostra risposta non può che essere positiva, vista anche la gratuità del tutto, ma a rimpolpare l'offerta arrivano anche due nuove mappe, un aumento del cap del livello per l'equipaggiamento e tutta una serie di nuovi oggetti per ogni singola classe nel gioco, con nuove skin e statistiche tutte da sperimentare. Vi consigliamo comunque, prima di riprendere in mano For Honor e buttarvi nella mischia a testa bassa di dare un'occhiata ai vostri equipaggiamenti dato che tutte le armature e le armi hanno subito sostanziali modifiche.
Il fattore più importante è la riduzione del gap che intercorre tra le armature di alto livello e quelle di partenza, dotate ora anch'esse di statistiche iniziali. Sono stati poi tolti i bonus dagli oggetti come la velocità di corsa o la distanza delle prese, insieme all'introduzione di una nuova statistica importantissima per la penetrazione dell'armatura. Tutti elementi che sulla carta, secondo gli sviluppatori, cambieranno il metagame favorendo l'aggressività e non più gli scontri a tartaruga che hanno vinto di prepotenza la prima stagione. Purtroppo qualche dubbio ancora ci resta e un semplice cambio di statistica non ci sembra poter essere sufficiente a modificare l'essenza del gameplay, sempre estremamente punitivo per chi attacca alla cieca, favorendo invece attese, risposte e contromosse. La seconda stagione di For Honor è un buon nuovo punto di inizio, ed è per questo che la prima volta che arriverete sui server verrete ricompensati con 12 giorni di esperienza bonus e pure 4 casse per gli equipaggiamenti. A tutto questo si aggiunge anche un aumento del 25% dell'esperienza di fine partita, stimoli indispensabili per riprendere in mano il titolo e alleviare il farming forsennato necessario per raggiungere il quinto grado di notorietà, traguardo indispensabile per ottenere i migliori equip.
Il cattivo Tempo
Quanto detto finora è interessante e sufficiente a dare a For Honor una seconda possibilità nel caso in cui l'abbiate lasciato a macerare nelle ultime settimane. Provare i nuovi eroi può rappresentare lo stimolo principale per tornare sui server, ma anche andare a testare e costruire nuove build per i precedenti combattenti è un buon inizio.
Ci si butta in gioco, si fa qualche partita e magari ci si prefigge di far salire di livello un paio di nuovi personaggi, ma poi il gioco finirà nuovamente per essere abbandonato.Siamo rimasti molto scottati dalla noncuranza con cui Ubisoft ha completamente ignorato le richieste di aggiungere partite classificate e classifiche online, gli unici due elementi che avrebbero dato uno scopo ai giocatori, che siano veterani o novizi. La nostra previsione, purtroppo, è che questa seconda stagione faccia la medesima fine della prima, stretta nella morsa della ripetitività. Mancano tornei online, manca il supporto massiccio al lato e-sportivo della produzione e manca un contorno a cui Ubisoft non sembra voler prestare particolarmente attenzione al momento. Per riuscire a fare il secondo miracolo dopo aver ripreso per i capelli Rainbow Six è necessario che il supporto a For Honor continui in maniera costante (cosa fattibile visti gli altri quattro personaggi in arrivo), serve un occhio di riguardo alle connessioni P2P e un po' d'amore verso la community, non propriamente ben disposta. Il nostro consiglio è quello di tornare a provare le novità e passare almeno le prossime due settimane in game, l'arena vi chiama.
Conclusioni
PRO
- Tantissime modifiche azzeccate
- Nuovi contenuti gratuiti per tutti
CONTRO
- Dove sono le partite classificate?
- I server peer to peer per molti sono ancora un problema