Più passano i mesi, più aumenta la curiosa discrepanza tra universo DC e universo Marvel nel mondo del cinema e dei fumetti. Sul grande schermo (tolti gli osannati lavori di Nolan sul cavaliere oscuro) la combriccola di Batman e Superman viene quasi costantemente schiacciata dal confronto diretto coi film della Marvel, mentre nel magico mondo del gaming le posizioni si invertono e dominare sono giochi come gli eccellenti Arkham o i due notevolissimi Injustice. Per carità, non che gli eroi di Stan Lee, Jack Kirby e Ditko non abbiano avuto i loro momenti di luminosità tra comparsate e giochi superiori alle aspettative... ma da tempo si aspettava un titolo capace di ribaltare realmente la situazione, dimostrando come anche dall'altro lato fosse sempre esistita la volontà di investire a dovere nel mercato videoludico. E nonostante l'E3 2017 sia ancora in pieno svolgimento, è evidente che questo ruolo quasi messianico sia stato ormai consegnato di diritto allo Spider-Man di Insomniac, specialmente dopo i tanti succosissimi minuti di gameplay mostrati sul palco della conferenza Sony. Noi li abbiamo osservati e assaporati da vicino quei minuti, e oggi vogliamo analizzarli per bene in vostra compagnia, nella già fin troppo ovvia consapevolezza che non si tratta del solito gioco buttato fuori in fretta e furia per fare cassa.
La decina di minuti di gameplay presentata vedeva il buon Spider-Man alle prese con un supercattivo piuttosto noto e un antagonista più oscuro per coloro che non sono particolarmente appassionati di fumetti: Kingpin e Mr. Negative. Il coinvolgimento di entrambe queste figure potrebbe sembrare la solita forzatura, ma è in realtà inserito con una discreta naturalità nel contesto, visto che gli Insomniac l'hanno gestito come un semplice regolamento di conti legato all'equilibrio della criminalità organizzata di New York. Parker (o almeno crediamo si tratti di lui sotto la maschera), non fa altro quindi che finire in mezzo a uno scontro tra bande, con i "demoni" di Mr. Negative impegnati a sottrarre fette della città agli scagnozzi del signore del male tanto caro ai fan di Daredevil con le maniere forti.
Ad essere interessante non è però la narrativa, bensì il modo in cui il caro vecchio Spider-Man di quartiere affronta la situazione: non dire che il gioco trae chiaramente ispirazione dalla serie di Rocksteady sarebbe infatti quasi disonesto, ma gli Insomniac hanno preso le fasi stealth dell'uomo pipistrello e le hanno ampliate notevolmente, con l'ausilio di una maggiore interattività ambientale, un cospicuo numero di manovre a disposizione del protagonista, e alcuni curiosi gadget ultramoderni (che con ogni probabilità risulteranno potenziabili o sostituibili con l'avanzare della campagna). Spider-Man è insomma una vera forza della natura quando si muove non visto, e può eliminare silenziosamente gli avversari sia con la sua immancabile ragnatela che provocando "incidenti" in giro per la mappa, aiutato da un'incredibile mobilità che gli permette di posizionarsi praticamente ovunque all'interno delle varie location (un discreto passo avanti rispetto ai gargoyle fissi e alle botole degli Arkham).
Nuotare tra i tetti
La profondità del gameplay la si nota ancor di più quando si vanno a valutare la fasi esplorative, "sporcate" nella demo mostrata da scene scriptate messe lì per dare maggior spettacolarità al tutto, e quindi valutabili solo parzialmente. Nella fase di corsa all'interno di un palazzo e nell'inseguimento del pericoloso elicottero di Mr. Negative era tuttavia difficile non notare una serie di abilità pensate per rendere fluidissimi e veloci gli spostamenti del super eroe tra i grattacieli della grande mela, tra cui lanci con l'aiuto della ragnatela, corse laterali (e verticali) sui muri, e acrobazie varie per schivare all'improvviso ostacoli e muretti. In particolare le capacità acrobatiche di Peter, poi, sembrano acquistare valore nelle fasi in corsa, che paiono una versione sotto steroidi di Assassin's Creed.
Meno bene invece il combattimento, che sempre rifacendosi alla serie Arkham riprende l'ormai eccessivamente noto "free flow system" ormai visto in fin troppi giochi. Non che non sia efficace, scenico o adatto al personaggio, ma sulla lunga viene a noia senza l'inserimento di varianti di qualità, e al di fuori di manovre aggiuntive dettate dai gadget equipaggiati (queste mutano nelle fasi stealth, dove Spider-Man poteva usare una "ragnatela mina") e del rallentamento temporale giustificato dal senso di ragno non abbiamo visto granché di originale. Curiosa se non altro la battaglia contro il primo mini boss che, pur usando lo stesso sistema, sembrava più concentrata sul singolo nemico e vicina a uno scontro da action classico: soluzioni simili con boss più ardui dello scagnozzo mostrato potrebbero riservare sorprese interessanti.
Pur se estremamente scriptato, a causa dell'ovvia volontà degli sviluppatori di spettacolarizzare al massimo la dimostrazione sul palco Sony, Spider-Man ci è sembrato una degnissima alternativa agli Arkham, potenzialmente persino più riuscito nelle fasi stealth e di navigazione della città, e a sua volta arricchito da un personaggio che fa indubbiamente parte dell'olimpo dei supereroi. Se saprà sfruttare al meglio le sue caratteristiche, questo nuovo titolo degli Insomniac potrebber con tranquillità diventare il nuovo cavallo di battaglia di Marvel nel mondo dei videogiochi.
CERTEZZE
- Estremamente spettacolare
- Gameplay variegato e ricchissimo
- Tecnicamente lodevole
DUBBI
- Molte, moltissime scene scriptate