L'E3 2017 è andato in archivio e premettiamo che ci saremmo aspettati maggiore incisività da parte dei principali attori dell'industria, in modo particolare da Microsoft. La carenza di novità di grido segna un'inversione di tendenza rispetto all'edizione dello scorso anno, eppure bisogna fare qualche distinguo. Sì perché Nintendo - insieme a Ubisoft - è riuscita a organizzare una presentazione che, seppur di breve durata, si è rivelata azzeccata, capace di amalgamare con efficacia le nuove informazioni sui titoli già conosciuti e le anticipazioni sugli altri progetti in arrivo nei mesi a venire. A suggello di questa riuscita combinazione di contenuti non è mancata nemmeno una sana dose di entusiasmo, guidata da un paio di progetti molto attesi e per i quali molto probabilmente ci sarà da pazientare a lungo. Passiamo quindi in rassegna la pagella di Nintendo, dove prenderemo in considerazione la qualità dell'evento in sé, la solidità delle esclusive, il supporto attuale delle terze parti e infine le prospettive in ottica futura.
Conferenza: VOTO 8
Nintendo ha tenuto fede alle abitudini delle precedenti edizioni, tant'è che anche quest'anno non abbiamo assistito a una tradizionale conferenza come quelle che sono solite organizzare Sony e Microsoft. Contrariamente al 2016, dove il Direct venne accantonato per lasciare spazio esclusivo al Nintendo Treehouse e in particolare a The Legend of Zelda: Breath of the Wild, l'edizione di quest'anno ha portato alla nascita di un nuovo format: il Nintendo Spotlight. Obiettivamente la presentazione allestita dalla casa di Kyoto è stata molto veloce, eppure quei trenta minuti scarsi sono stati gestiti particolarmente bene, con una ricca varietà di annunci che lascia ben sperare in ottica futura. Senza sorprese il focus è stato quasi interamente dedicato alle esclusive destinate a rafforzare la line-up di Nintendo Switch, ma non è mancato un piccolo spazio per Nitendo 3DS. Lo show si è dimostrato sintetico ma ben realizzato e a nostro avviso merita un plauso anche alla luce di due considerazioni: l'assenza completa di tempi morti - una prerogativa comune a tutti gli eventi di questo E3 - ma soprattutto l'idea di procedere con la medesima linea comunicativa avviata dalla prima presentazione di Switch in avanti. In soldoni: pochissimi discorsi di circostanza, nessun siparietto di dubbio gusto (sì, Reggie Fils-Aime in versione Muppet è difficile da dimenticare...!) e tanta carne al fuoco. Peraltro al termine del Nintendo Spotlight c'è comunque stato ampio spazio per il Treehouse, dove con grande entusiasmo sono stati mostrati tanti video gameplay dei titoli più interessanti della line-up, in primis Super Mario Odyssey e Mario + Rabbids: Kingdom Battle, con la partecipazione attiva degli sviluppatori.
Esclusive: VOTO 9
Prima di questo E3 Nintendo era chiamata a dimostrare di avere dalla sua una line-up convincente a sostegno di Switch. The Legend of Zelda: Breath of the Wild ha avuto il merito di sostenere le vendite iniziali della nuova console, ma nei mesi a venire il testimone dovrà essere raccolto dagli altri pilastri del catalogo Nintendo. Il principale è senza ombra di dubbio Super Mario Odyssey, di cui è stata finalmente confermata la data di lancio per il 27 ottobre. La nuova avventura di Mario è stata mostrata nei dettagli e finalmente è stato possibile approfondire le principali novità del gameplay e le caratteristiche dei nuovi scenari. Ma a quanto pare nella parte finale del 2017 ci sarà spazio anche per Xenoblade Chronicles 2. Nonostante lo scetticismo generale, sembra proprio che avremo tutto il tempo di mettere le mani sul nuovo JRPG di Monolith Soft nel periodo natalizio. Non dimentichiamoci nemmeno di Splatoon 2, che esattamente tra un mese farà capolino sul mercato e che a Los Angeles è stato protagonista dell'avvincente torneo World Link Invitational. Abbiamo inoltre appreso che Pokkén Tournament DX approderà su Switch in versione rimaneggiata - analogamente a quanto è avvenuto con Mario Kart 8 Deluxe - ma soprattutto ci è stato possibile vedere i primi trailer dei nuovi capitoli di Yoshi e Kirby per Switch, per adesso ancora privi di un nome definitivo.
Come detto Nintendo ha però cercato di fare necessità virtù, andando a presentare anche un paio di produzioni che con ogni probabilità si trovano ancora molto indietro nello sviluppo; una strategia solitamente familiare a Sony, basti ricordare il vecchio annuncio di Agent poi caduto nel nulla, il primo reveal di The Last Guardian nella notte dei tempi o quello di Final Fantasy VII Remake per restare più vicini all'attualità. E così nel corso del Nintendo Spotlight è stata confermata l'esistenza di un nuovo gioco dei Pokémon per Switch - forse il tanto chiacchierato Pokémon Stars, ma non ne abbiamo ancora la certezza - mentre il vero asso nella manica è stato calato con l'annuncio quasi insperato di Metroid Prime 4. Purtroppo non è stato possibile vedere nulla ad eccezione del logo. Bisognerà armarsi di pazienza. Sempre rimanendo sul fronte esclusive, c'è stato un po' di spazio anche per Nintendo 3DS con l'annuncio di Metroid: Samus Returns, nuovo capitolo portatile in 2D che riporterà la serie alle origini. Nel corso del Treehouse è stato invece annunciato Mario & Luigi: Superstars Saga + Bowser's Minions, anch'esso previsto per la stagione autunnale. Insomma, il catalogo dei titoli per Nintendo 3DS previsto da qui a fine anno è ancora discretamente ricco e conferma l'idea di Nintendo di proseguire il supporto alla piattaforma per lo meno fino al 2018 e forse anche oltre, come ha lasciato intendere proprio in questi giorni il presidente di Nintendo of America, Reggie Fils-Aime. Ad ogni modo nel corso dell'estate ci sarà spazio anche per titoli come Ever Oasis, Miitopia e Hey! Pikmin, mentre in autunno arriveranno pure Pokémon Ultrasole e Pokémon Ultraluna, Fire Emblem Warriors e Monster Hunter Stories.
Multipiattaforma: VOTO 6
Dopo esserci messi alle spalle le ottime prospettive del parco titoli Nintendo, è tempo di parlare dell'annosa questione legata ai prodotti multipiattaforma e al supporto delle terze parti. Nel corso dell'E3 sono arrivate un paio di novità interessanti: Ubisoft ha presentato l'interessante e altrettanto coraggioso Mario + Rabbids: Kingdom Battle (che comunque è sviluppato in esclusiva) mentre Psyonic Games si è finalmente accordata con Nintendo per pubblicare Rocket League, dopo l'enorme successo ottenuto su PC, PlayStation 4 e Xbox One in questi due anni. È un inizio, ma logicamente servirà uno sforzo ulteriore per rendere l'offerta delle terze parti sufficientemente varia e scongiurare l'abbandono generalizzato della piattaforma avvenuto ai tempi di Wii U. Auspicabilmente le vendite giocheranno un ruolo chiave in questo senso e i segnali per un'evoluzione positiva sembrerebbero esserci tutti.
Diversi team hanno già dichiarato di voler prendere in considerazione la nuova piattaforma e se, come prevede Nintendo, le vendite del primo anno fiscale dovessero rivelarsi molto positive, il panorama potrebbe diventare un po' più florido anche su questo versante. Nel frattempo la line-up delle terze parti confermata per quest'anno comprende The Elder Scrolls V Skyrim, Sonic Mania e Sonic Forces, la versione di FIFA 18 appositamente pensata per Switch, come pure NBA 2K18, l'ottima avventura indie RiME e i titoli per la famiglia come Just Dance 2018 e Minecraft Realms. Ci sarebbe anche Dragon Quest XI, che però è ancora privo di una finestra di lancio su Switch (anche in Oriente). Nella settimana di fiera si è vociferato anche di una possibile esclusività temporanea di Beyond Good & Evil 2 su Switch, ma Michel Ancel in persona ha smentito questa eventualità, almeno per il momento.
Prospettive Future: VOTO 8
Con ogni evidenza le prospettive future di Nintendo sono in rialzo rispetto alle molte ombre che si erano addensate nella fase finale del ciclo di vita di Wii U e poco prima dell'avvento sul mercato di Switch; la prestazione all'E3 2017 è un ulteriore indizio in tal senso. Terminata l'onda lunga di Zelda, ci penseranno Super Mario Odyssey e Xenoblade Chronicles 2 a mantenere alta l'attenzione degli appassionati, ma non dobbiamo dimenticarci nemmeno di Splatoon 2. Oltre al futuro immediato sono state gettate le basi per ciò che arriverà dopo, e l'impressione è che Nintendo in questo ciclo voglia giocarsi al meglio tutte le proprie cartucce nel minor tempo possibile, con il fine di massimizzare i risultati, attrarre una base utenti consistente nella prima parte del ciclo di vita di Switch e scongiurare il pericolo di una nuova debacle commerciale.
Il cambio di marcia avvenuto negli ultimi mesi è stato accolto con favore persino da Jim Ryan di Sony, secondo il quale l'ottimo stato di forma della casa di Mario è una buona notizia per tutto il mercato, perché crea dibattito e risonanza mediatica. Alla luce dei risultati conseguiti nel primo trimestre, i vertici di Nintendo si aspettano di mettere sul mercato all'incirca venti milioni di unità di Switch entro la fine dell'anno fiscale attuale, numeri che rappresenterebbero un primo traguardo molto importante e un'ottima premessa anche in chiave futura, specialmente nell'ottica di attrarre nuovi investimenti dalle terze parti. La strategia comunicativa adottata può piacere o meno, ma sembra seguire un percorso preciso: alimentare l'interesse del pubblico a piccole dosi, catalizzare il passaparola e il dibattito della community, in attesa che i pezzi del mosaico vadano al loro posto. Lo step successivo verrà prevedibilmente affidato ai Direct tematici, com'è avvenuto recentemente con Splatoon 2, con ARMS e come accadrà proprio oggi con Dragon Quest XI. Per farla breve: se queste sono le premesse, c'è di che essere ottimisti. Ed era anche ora.