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Le lande inesplorate di Uncharted: L'Eredità Perduta

La storia di Nathan Drake sarà anche finita, ma il mondo di Uncharted ha ancora molti misteri in serbo per i giocatori

PROVATO di Aligi Comandini   —   25/07/2017

Naughty Dog sembra aver ormai capito come sposare al meglio la necessità di mantenere vivo un marchio di successo e la spinta al "nuovo" di cui ogni sviluppatore ha bisogno per sentirsi realizzato: il quarto capitolo di Uncharted è una conclusione, questa è una certezza assoluta, ma solo delle vicende di Nathan Drake. Il resto dell'universo creato dall'osannatissimo team statunitense è ancora vivo e vegeto, pronto più che mai a regalarci nuove storie, nuovi protagonisti, nuovi misteri da risolvere. Con Uncharted: L'Eredità Perduta Naughty Dog ha deciso quindi di buttarsi a capofitto su due protagoniste carismatiche come Chloe e Nadine, e di dedicare alla strana coppia un'avventura comparabile a quelle principali della saga, senza compromessi. Già, perché l'Eredità Perduta non è un DLC, ma un'espansione stand-alone che vanta la mappa più estesa vista finora nella serie, e amplia la semplice ma appassionante narrativa à la "Indiana Jones" a cui il team ci ha abituato concentrandosi sulla chimica delle nuove eroine e su un'ambientazione tanto affascinante quanto pericolosa. Noi, ovviamente, abbiamo testato per quasi un'oretta uno dei capitoli del titolo in quel di Milano, approfittando anche della presenza del creative director Shaun Escayg per qualche chiarimento. Ecco cosa abbiamo scoperto.

Le lande inesplorate di Uncharted: L'Eredità Perduta

Ganesh bling bling

L'Eredità Perduta vede Chloe e Nadine alla ricerca della Zanna di Ganesh, un tesoro di altissimo valore nascosto tra le montagne indiane. Siamo tuttavia pur sempre davanti a un nuovo Uncharted, e sarebbe assurdo aspettarsi una tranquilla scampagnata armati di strumenti per gli scavi, pennelli e libri di storia. L'immancabile minaccia è pertanto rappresentata da un certo Asav: un freddo e scaltro signore della guerra che - oltre ad essere una vecchia conoscenza di Nadine - non sembra farsi troppi scrupoli quando si parla di reperti dell'impero Hoysala (popolo inventato per l'occasione a cui si devono le rovine in cui si svolge gran parte del gioco e il reperto attorno a cui ruota l'avventura). La fase da noi provata non era però quella introduttiva, già mostrata e all'apparenza incentrata sullo stealth e sulla narrazione, bensì un capitolo intermedio con esplorazione libera, simile alla parte centrale di Uncharted 4.

Le lande inesplorate di Uncharted: L'Eredità Perduta

Nella mappa a nostra disposizione le due protagoniste potevano girare liberamente a bordo della solita (e mostruosamente solida) Jeep, con l'obiettivo di raggiungere una grossa torre da scalare. La costruzione, peraltro, una volta conquistata ha mostrato immediatamente il parziale cambio di direzione del gioco che, pur non arrivando alla libertà d'azione offerta da certi open world, sembra voler alternare fasi lineari a momenti dove la scelta della meta successiva sta solo al giocatore. Superata una parete ripida e piuttosto impegnativa, infatti, Chloe si trova ad usare la cima dell'edificio al solo scopo di indicare sulla sua mappa cartacea dei "punti caldi" dove poter sfruttare l'artefatto in suo possesso - una sorta di antica chiave metallica - poi affrontabili in qualunque ordine. In parole povere, non aspettatevi un contentino: L'Eredità Perduta è un progetto curato in modo certosino, che ci ha offerto notevole varietà nel breve tempo a nostra disposizione.

Bigger and smarter

"Abbiamo cercato di sperimentare nei limiti del possibile, per offrire un'esperienza riconoscibile ma al contempo fresca", ci ha spiegato Escayg. Si vede, perché la strutturazione dei capitoli centrali non è l'unica novità di questa espansione standalone: a livello meccanico Naughty Dog ha limato le basi viste nel predecessore, impegnandosi per rendere l'esperienza più fresca anche per quanto riguarda i combattimenti. Non rendendocene inizialmente conto, abbiamo provato la demo a una difficoltà molto elevata, che ci ha messo alla prova a causa del furbo posizionamento dei (molti) nemici e della loro aggressività. Gli scontri erano poi più tesi per via di altri due fattori significativi: la scarsa resistenza ai colpi di Chloe (bastano davvero un paio di proiettili per mandarla al creatore alle alte difficoltà, e anche a Normale non è esattamente la più corazzata delle combattenti) e la complessità delle mappe, che ha reso arduo tenere conto della posizione degli avversari nonostante la possibilità di marchiarli dalla distanza.

Le lande inesplorate di Uncharted: L'Eredità Perduta

Non bastasse questo, Naughty Dog sembra aver sperimentato parecchio con la distruttibilità dell'ambiente (altra cosa confermata dal buon Shaun), aumentando esponenzialmente il numero di coperture instabili e nascondendo anche dei tesori dietro a pareti da buttar giù a forza di granate. Persino sull'intelligenza artificiale è stato fatto del lavoro extra: se da una parte i nemici sembrano seguire gli stessi elaborati pattern visti nel gioco base, dall'altra Nadine ha fatto un balzo di qualità non indifferente. La tendenza a muoversi in faccia ai nemici "alla Ellie" senza che questi riescano a rilevare la presenza della vostra compagna non è stata eliminata, ma da lei otterrete ben più di un aiuto marginale in battaglia; abbiamo visto Nadine eliminare rapidamente svariati avversari (in uno degli scontri ne ha uccisi metà di sua iniziativa, con un'efficacia impressionante) e rappresentare un'importante distrazione in momenti in cui le guardie erano riuscite ad avvistare i nostri movimenti, con risultati ben superiori rispetto a quanto visto fare a Sam.

Meraviglie d'oriente

La spinta alla varietà notata nei combattimenti e nella strutturazione della mappa la si nota anche nei puzzle ambientali e nelle situazioni in cui ci si trova durante la campagna. Come detto, Chloe può raggiungere liberamente vari punti d'interesse dopo la visita alla torre, ma ad aspettarla qui non vi sono classici combattimenti con le truppe di Asav. Nella zona più vicina alla torre abbiamo affrontato una lunga e complessa scalata aggiuntiva, oltre a uno scontro dove l'uso del rampino si è rivelato fondamentale, e a un semplice puzzle da risolvere; in una delle altre rovine invece era presente una fase platform ricca di trappole a tempo, giusto per sparigliare ancora di più le carte in tavola. Per carità, non è il caso di aspettarsi nulla di rivoluzionario, ma è bello vedere come le meccaniche di Uncharted 4 siano state rimestate per offrire livelli freschi e diversificati rispetto all'esperienza originale. C'è pure una nuova meccanica visto che Chloe può scassinare con grazia certi forzieri, ma si tratta di un'aggiunta di poco conto su cui si può tranquillamente sorvolare.

Le lande inesplorate di Uncharted: L'Eredità Perduta

Impossibile invece, ignorare la maestosità tecnica del lavoro di Naughty Dog. L'Eredità Perduta non ha nulla da invidiare a Uncharted 4: Fine di un Ladro in quanto a bellezza e seppure sia facile notare qualche animazione facciale più grossolana del solito nelle scene d'intermezzo (il livello generale è comunque eccelso, precisiamo), sia il livello di dettaglio sulla distanza che quello ravvicinato restano impressionanti. La vegetazione ricopre tutta la mappa trasformando certi scorci in un'opera d'arte poligonale; il livello disponibile si è dimostrato in generale più dettagliato, ricco di colore e zeppo di segreti di quello ambientato in Madagascar, e la capacità degli sviluppatori di far scalare la qualità grafica e di sfruttare "trucchetti" vari per aggirare le limitazioni hardware è sempre da manuale (cosa ancor più sorprendente se si considera che il team alle redini del progetto è in larga parte "nuovo", stando a quanto ci ha detto Escayg durante la nostra chiacchierata). Siamo al solito davanti a un titolo in grado di sfruttare la potenza di PlayStation 4 come pochi altri, che a tratti può stupire anche i fanatici del graficone più inamovibili. Chiudiamo con la longevità, ancora ignota, ma che dovrebbe attestarsi attorno alla decina di ore. Siamo insomma davanti a un'espansione potenzialmente all'altezza di un capitolo completo della serie: Naughty Dog non fa davvero nulla in modo superficiale.

Più giochiamo a L'Eredità perduta e più ci sembra di avere a che fare con un capitolo completo di Uncharted, non con una semplice espansione. La volontà di Naughty Dog di ampliare l'universo di Nathan Drake attraverso i suoi comprimari è ormai evidente, ed è bello constatare come nel farlo non abbiano trattenuto le risorse, puntando subito su un progetto longevo e curatissimo. La qualità complessiva della campagna è ancora da constatare, certo, ma da quanto abbiamo testato sarà difficile rimanere delusi. Se volete un'altra dose di Uncharted la trovate qui, ed è purissima.

CERTEZZE

  • Tecnicamente eccelso, con scorci magnifici
  • Mantiene il solido gameplay del quarto capitolo, con migliorie all'intelligenza artificiale
  • Mappe elaborate ed estese, con notevole libertà d'esplorazione

DUBBI

  • La validità della campagna e delle nuove protagoniste è ancora da provare