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Scopriamo lo strano mix di strategia e demenzialità di Mario + Rabbids: Kingdom Battle nella nostra videorecensione

Il lavoro di Ubisoft Milano sarà stato all'altezza delle aspettative?

VIDEO di Raffaele Staccini   —   28/08/2017

Dopo l'accoglienza negativa delle prime voci di un cross-over tra Mario e Rabbids, era difficile trovare qualcuno pronto a scommettere che Mario + Rabbids: Kingdom Battle sarebbe stato un titolo di qualità. Col tempo, però, quello che a una prima occhiata poteva sembrare un giochetto di seconda categoria, si è rivelato un progetto curato in modo certosino, capace di riproporre sul mercato il genere degli strategici a turni attraverso alcune trovate incredibilmente stimolanti.

A livello di meccaniche siamo di fronte a uno strategico a turni sulla falsariga della serie X-COM, dove i personaggi combattono con armi da fuoco e le coperture ricoprono un ruolo fondamentale. Ma laddove gli X-COM puntano in larga parte sull'elemento gestionale e sulla tensione derivante da una situazione di crisi globale, Mario + Rabbids fa leva su una struttura più contenuta, costruita in modo certosino e capace di risultare altrettanto coinvolgente. Anche se privata delle ricerche e della morte permanente dei personaggi.

La premessa narrativa non è certo delle più originali in circolazione, ma riesce comunque a gravitare tra la bizzarria dei conigli di Ubisoft e la semplicità delle trame tipiche dei prodotti Nintendo. La storia è infatti scorrevole e ricca di momenti spassosi, anche se non si raggiungono le vette di classici come Super Mario RPG o i titoli della serie Paper Mario.

Per saperne di più vi invitiamo a guardare la videorecensione in testa all'articolo e a leggere la ricca recensione curata dal nostro Aligi Comandini.