La campagna di crowdfunding di The Good Life lo racconta come un simulatore di vita con elementi da gioco di ruolo in cui la protagonista, la fotografa di New York Naomi, deve ripagare un debito accumulato in seguito a uno scandalo non meglio definito. Per farlo decide di fare un reportage di Rainy Woods, un villaggio dell'Inghilterra rurale lontano "cinque ore d'autobus" da Londra, dove non c'è internet, i telefoni non prendono, non ci sono discoteche e non c'è Starbucks. Però le pecore girano libere e la notte succede qualcosa di davvero strano: gli abitanti si trasformano in gatti. Nonostante il suo profondo disprezzo per la vita di campagna, per Naomi è un'occasione d'oro per scattare qualche foto e rifarsi un nome con il suo editore. In fondo si trova nel villaggio più felice del mondo, a detta dei suoi abitanti, anche se non spiegano mai perché.
Dietro a una premessa così particolare non poteva che esserci il nome di un personaggio sopra le righe come Hidetaka Suehiro, più conosciuto come SWERY, autore giapponese cui dobbiamo due titoli eccellenti quali Deadly Premonition (2010), praticamente il videogioco che più si è riuscito ad avvicinare alle atmosfere di Twin Peaks di David Lynch, e il folle D4: Dark Dreams Don't Die (2014), avventura episodica che purtroppo non è mai riuscito a concludere a causa delle scarse vendite. Insieme a lui e al suo nuovo team, White Owls, collaborano due realtà indipendenti di grande prestigio: G-rounding (Crimson Dragon, Phantom Dust) di Yukio Futatsugi, grande amico di SWERY, che si occuperà della produzione e della realizzazione del gioco, e Ryan Payton di Camouflaj (République), che si occuperà della supervisione del progetto.
La campagna su Fig
Se vi interessa che The Good Life diventi realtà, potete finanziarne la campagna su Fig, il servizio di crowdfunding con dietro personalità quali Tim Schafer (Double Fine), Feargus Urquhart (Obsidian) e Brian Fargo (inXile). SWERY è alla ricerca di una cifra importante per sviluppare il suo gioco, ossia 1.500.000 di dollari, ma al momento di scrivere questa anteprima non ha ancora raggiunto i 200.000 dollari. Be', mancano ancora trentasette giorni alla conclusione, quindi c'è tempo. Dategli una mano.
David "SWERY" Lynch
A uno sguardo superficiale The Good Life può sembrare una specie di clone eccentrico di Harvest Moon, che rifà il verso anche alla hit Stardew Valley. In fondo Naomi deve effettivamente lavorare in campagna per farsi accettare dai locali, portando al pascolo le pecore, scavando materiali e così via (almeno così sembra). Eppure questa è solo la punta dell'iceberg, perché il gameplay sembra incentrato su ben altro e, come Deadly Premonition, si fonda nuovamente su richiami lynchiani (evidentemente SWERY lo adora). Nella campagna Fig vengono presentati ventuno abitanti di Rainy Woods (diciannove se non dividiamo le coppie), che a quanto pare avranno delle precise abitudini.
Ci sono un benzinaio, una ragazza da poster, un prete alcolizzato, un potente broker, un violinista venuto dall'ovest, la figlia del fattore, un neurochirurgo che odia i bambini, la sua amante, una ragazza che vende il latte, due gemelli che consegnano i giornali, una coppia di macellai, un affascinante infermiere, un minatore, un coltivatore di funghi, uno scrittore narcisista, un violinista venuto dall'est, un vigile del fuoco codardo, un impresario di pompe funebri con l'insonnia e una giovane modella. C'è anche un cadavere. Vagando per il villaggio Naomi s'imbatterà nel corpo di una ragazza morta che affiora dalle acque di un fiume, con ancora una spada medievale conficcata nello stomaco. Si tratta di Elizabeth, la figlia disabile del pastore del villaggio con cui in precedenza aveva scambiato qualche parola sul destino. Scoprire perché è stata uccisa e come il suo omicidio sia legato alla "felicità" di Rainy Woods e alla capacità dei personaggi di diventare gatti durante la notte (questo elemento narrativo non viene spiegato nella campagna, evidentemente per evitare grosse anticipazioni, ma pare che sarà centrale per risolvere l'avventura), sarà il tema portante dell'intera avventura, che avrà anche toni fortemente horror. Insomma, The Good Life procederà su un doppio binario: thriller da un lato, simulatore di vita dall'altro (Naomi dovrà comunque lavorare per ripagare il suo debito), con un grande focus sulla fotografia.
Messa a fuoco
Uno dei sistemi di gioco meglio spiegati da SWERY per venderci The Good Life è quello della fotografia, che serve per ripagare il debito di Naomi. Come funzionerà? Stando a quanto descritto, premendo un tasto la donna estrarrà la fotocamera e inquadrerà il soggetto a lei più vicino. Davanti al giocatore apparirà un cono luminoso direzionabile che rappresenterà l'inquadratura, cioè ciò che Naomi vede nel mirino. Tutti i soggetti dentro il raggio del cono saranno illuminati. Cambiando obiettivo si modificherà anche l'ampiezza e la lunghezza del cono, in relazione alla lunghezza focale dello stesso. Per mettere a fuoco i soggetti si utilizzerà un sistema simile a quello in uso nelle macchine fotografiche vere: si dovrà premere leggermente il tasto di scatto. Quando il soggetto sarà a fuoco, ci verrà comunicato con un bip. Acquistando attrezzatura fotografica migliore, la messa a fuoco diverrà più veloce. Decisa l'inquadratura e reso nitido il soggetto, non rimarrà che scattare la fotografia. A quanto pare Naomi non ama molto il digitale e utilizzerà una macchina fotografica reflex a pellicola. Così, per vedere il risultato dello scatto si dovrà attendere lo sviluppo delle foto, che non sappiamo se avrà un sistema dedicato o se sarà automatico.
Quello che sappiamo è che Naomi avrà una camera oscura casalinga e, dopo aver visto le foto, potrà inviare le migliori al suo editore per essere pagata, ossia per ridurre il debito contratto. I soggetti fotografabili saranno diversi e avranno tutti un loro valore in base alla rarità: ci saranno quindi soggetti unici, fotografabili una sola volta nell'intero gioco (eventi speciali); soggetti quotidiani fotografabili più volte; soggetti che renderanno meglio se fotografati tutti i giochi (ad esempio un cane, che diverrà più disponibile facendoci conoscenza); soggetti che cambiano con il tempo (ad esempio un albero); soggetti che cambieranno in relazione alla progressione dell'avventura e ai rapporti che si svilupperanno con i vari abitanti del villaggio; soggetti che andranno necessariamente fotografati tutti i giorni per ordine del cliente e soggetti che se fotografati tutti i giorni frutteranno dei benefici economici (se si salta un giorno, saranno resettati). Insomma, le occasioni fotografiche saranno moltissime e per aumentarle gli sviluppatori hanno pensato a un sistema di alternanza delle stagioni, con ciclo giorno notte, che varierà la forma degli oggetti e la luce ambientale in modo da creare diverse condizioni fotografiche.
Evidentemente stiamo parlando di un gioco che esiste ancora soltanto sulla carta, ma le premesse per avere qualcosa di originale e intrigante ci sono tutte. Non nutriamo troppa fiducia sul raggiungimento dell'obiettivo principale della campagna di crowdfunding ma speriamo di sbagliarci e di poter giocare a fine 2019, periodo previsto per il lancio, al nuovo titolo di SWERY. The Good Life per ora rimane una buona idea, a cui bisogna scegliere se dare fiducia o no. L'unico dubbio che abbiamo riguarda il materiale scelto per promuoverlo: potrebbe creare qualche fraintendimento, visto che potrebbe dare a molti l'idea di trovarsi di fronte a una specie di Harvest Moon 3D, quando in realtà non è così.
CERTEZZE
- Sembra originale e intrigante
- Sistema fotografico approfondito
- Atmosfere "lynchiane"
DUBBI
- Il materiale mostrato per promuovere la campagna, soprattutto quello video, può creare fraintendimeti