Il 2017 si sta configurando come un anno importante per il mondo dei videogiochi, in cui i nuovi modelli di business si sono dovuti scontrare con il lancio di una nuova console di successo che li ha in parte negati (o che li guarda con grande diffidenza), Nintendo Switch, finendo per acutizzare un conflitto mai così intenso e sentito dal pubblico. Il Tokyo Game Show 2017, che si svolgerà tra il 21 e il 24 settembre, rifletterà sicuramente questo stato di incertezza. Il tema scelto per l'edizione di quest'anno, "Reality Unlocked", ci parla di un sempre maggiore realismo delle produzioni, ma anche di videogiocatori che sempre più spesso diventano spettatori dei vari servizi di video e di streaming.
Non per niente Twitch, NicoNico e altri siti dedicati a questo nuovo genere di televisione videoludica faranno da media partner dell'evento. L'obiettivo degli organizzatori è coprire il mondo dei videogiochi in tutti i suoi aspetti, impresa che appare sempre più utopistica, per quanto virtuosa da perseguire. Quest'anno gli espositori saranno ben 345, contro i 301 dello scorso anno e i 242 dell'anno prima, segno di una forte crescita di interesse in un evento che negli ultimi anni è apparso sempre più appannato. Se vogliamo anche questo è un segnale della ripresa dell'industria giapponese, trainata dai successi di Sony e Nintendo. L'evento più importante di questa edizione, almeno dal punto di vista mediatico, sarà la tradizionale conferenza di Sony, che si svolgerà il 19 settembre alle 9:00 (ora italiana) , mentre altri publisher abbracceranno un modello più fluido di presenza in fiera, con annunci diluiti lungo tutte le giornate fatti tramite streaming dedicati. Ad esempio Square Enix ha annunciato tre giorni di dirette sulle sue novità, senza un singolo evento catalizzatore. Lo stesso faranno SEGA, Konami e altri publisher di alto lignaggio. Oltre alla presenza degli espositori tradizionali, quest'anno l'organizzazione ha voluto dare un grande risalto al settore degli esport, organizzando un mega evento formato da tornei dedicati a dieci diversi giochi.
Si chiamerà e-Sports X, avrà una hall completamente dedicata del Makuhari Messe, il complesso dove si svolge tradizionalmente il Tokyo Game Show, e per i due giorni di accesso del pubblico, il 23 e il 24 settembre, ospiterà tornei di Phantasy Star Online 2, Winning Eleven 2018 (PlayStation 4), Winning Eleven 2017 (mobile), Call of Duty: Infinite Warfare, Monster Hunter XX (Nintendo Switch), Puzzle & Dragons Radar, Street Fighter V, Overwatch e Counter-Strike Online 2. Di possibili annunci è trapelato davvero poco. Come al solito ci si aspetta che vengano svelati titoli dedicati in particolare al mercato giapponese, ma è davvero difficile dire quali e quante novità ci saranno, visto che i publisher giapponesi sembrano essere molto meno soggetti alle fughe di notizie rispetto a quelli occidentali. Sicuramente ci saranno molte novità relative al mondo mobile, che ormai è trainante in Giappone. Comunque staremo a vedere.
Breve storia del Tokyo Game Show
La nascita del Tokyo Game Show risale all'ormai lontano 1996, in piena epoca PlayStation/Saturn/Nintendo 64. Nonostante gli anni e la ristrutturazione dell'industria giapponese, quella che confidenzialmente viene chiamata TGS rimane la fiera videoludica più importante tra quelle organizzate sul mercato orientale. Le prime edizioni, quelle dal 1996 al 2002, erano così fitte di appuntamenti, che se ne tenevano due l'anno: una in primavera e una in autunno.
Si parlava di decine, quando non centinaia, di annunci per ognuna; combustibile di un'industria in crescita esponenziale che doveva mostrarsi vigorosa davanti al mondo, in particolare quello degli affari, da cui arrivano i grandi investitori. Poi dal 2003 la formula è cambiata ed è cominciata la cadenza annuale, con il posizionamento a inizio autunno mantenuto ancora oggi. Inizialmente la sede del Tokyo Game Show era il Tokyo Big Sight, abbandonato nel 2002 per il più moderno complesso del Makuhari Messe di Chiba, utilizzato ancora oggi. Nei suoi primi anni di vita il Tokyo Game Show fu un vero e proprio faro per l'intera industria, anche quella occidentale. I videogiocatori aspettavano con ansia gli stringati resoconti fatti dalle riviste per conoscere le novità che avrebbero giocato nei mesi e negli anni successivi. Era infatti dal Giappone che venivano gli attori più importanti: SEGA, Nintendo e Sony in particolare, con la prima che era ancora attiva sul mercato dell'hardware e la terza che muoveva i suoi primi deflagranti passi in un mercato scosso dall'introduzione di nuove tecnologie e di una nuova concezione di videogioco. Era sempre da lì che publisher come Konami, Tecmo, Square, Namco e molti altri producevano i titoli più rifiniti e avanzati tecnicamente che si potessero desiderare.
Oggi non è più così, nonostante una certa risalita, ma è impossibile, per chi è appassionato di videogiochi, ignorare questo evento, anche solo per il fatto che per le sale del Tokyo Game Show è passata una grossa fetta di storia dell'intera industria videoludica. L'unico aspetto del TGS a non aver mai conosciuto crisi è l'afflusso del pubblico, che di anno in anno ha sempre fatto segnare una crescita. Rimane solo da scoprire come sarà l'edizione 2017: segnerà la definitiva uscita dell'industria giapponese dalla crisi degli scorsi anni, oppure sarà solo un'edizione di passaggio che ci traghetterà verso un futuro ancora più incerto? I confini tra i vari settori saranno meglio definiti o diventeranno ancora più labili? Rimanete sintonizzati su queste pagine per scoprirlo.
Il Makuhari Messe
Il complesso del Makuhari Messe di Chiba ospita ormai da anni il Tokyo Game Show, ossia dall'edizione del 2002. Inaugurato il 9 ottobre del 1989, è un grande centro convegni specializzato nell'organizzazione di eventi legati all'industria tecnologica, che abbraccia anche quella videoludica. Il nome ha una duplice natura: Makuhari è l'area di Chiba in cui sorge il complesso, mentre Messe è una parola tedesca che significa semplicemente "fiera".
La struttura è stata rinnovata più volte nel corso degli anni e si presenta come una gigantesca galleria divisa in nove padiglioni, che occupa complessivamente circa 75.000 metri quadrati. Tra gli altri eventi ospitati dal Makuhari Messe segnaliamo il Tokyo Auto Salon a gennaio, il Tokyo Motor Show a ottobre e la Jump Festa a dicembre, con quest'ultima legata a doppia mandata con il mondo dei videogiochi perché teatro di annunci relativi a trasposizioni di manga e anime in forma ludica. Oltre all'edificio principale, intorno al Makuhari Messe sorgono altre strutture collegate, in cui si tengono eventi che non hanno trovato spazio nelle sale principali.
La copertura di Multiplayer.it
Ovviamente Multiplayer.it non mancherà al Tokyo Game Show 2017 di cui vi fornirà una copertura il più possibile esaustiva, iniziando da questo articolo. Nei prossimi giorni ci concentreremo nel fornirvi altre informazioni generali, con l'elenco dei giochi presenti in fiera e il racconto delle aspettative della redazione, quindi inizierà la copertura dell'evento, fatta di anteprime, provati e video, sia live, sia registrati. Infine, dopo la chiusura del Tokyo Game Show tireremo le somme e cercheremo di capire cosa è andato bene e cosa proprio no, con articoli di opinione e resoconti dettagliati. Il 19 settembre seguiremo e commenteremo in diretta la conferenza di Sony, sperando che ci siano novità rilevanti. Quest'anno non dovrebbe essere presentato del nuovo hardware, ma visto il successo di PlayStation VR nell'arcipelago, potrebbero esserci sorprese in tal senso.
Torneranno anche le dirette dagli studi di Terni, con ospiti in studio e commenti a caldo dal Giappone sui fatti più rilevanti cui avranno assistito i nostri inviati. Il nostro obiettivo è sempre lo stesso: darvi conto di tutte le novità presenti in fiera e aiutarvi a decifrare un mercato che cambia più velocemente di quanto qualcuno vorrebbe, nel bene e nel male. Per avere il calendario completo di tutti gli appuntamenti live, non esitate a consultare la nostra pagina dedicata, dove pubblicheremo il palinsesto delle trasmissioni, che sarà aggiornato lungo tutto il Tokyo Game Show.
Ecco infine i nostri riferimenti social. Ci potete trovare su Facebook e Twitter: entrambe le pagine verranno aggiornate costantemente e potrete seguirle per rimanere informati su tutto ciò che accade al TGS, così come potrete seguire i profili Twitter dei nostri inviati.