Mentre tutti gli sguardi del mondo (o quasi) erano concentrati sul Tokyo Game Show e sul nostro esauriente coverage della fiera, Blizzard zitta zitta, quatta quatta, pubblicava senza troppi squilli di trombe e rulli di tamburi un nuovo aggiornamento per il suo pluripremiato sparatutto a squadre. Il contenuto in questione, anticipato durante la GamesCom e testato sui server di prova per un paio di settimane, ha apportato alcune modifiche davvero importanti e implementato una nuova mappa, Junkertown. Su quest'ultima non c'è molto da dire: si tratta di una mappa di trasporto tra le più elaborate che Blizzard abbia sviluppato. Junkertown è un ghetto presieduto dalla misteriosa Regina - che potrebbe essere anche il prossimo eroe giocabile, secondo alcune indiscrezioni tutte da confermare - dove è facile perdersi tra gli innumerevoli corridoi e defilamenti che collegano zone ampie e camere molto più strette. La mappa, piena di dettagli azzeccati e piattaforme strategiche come le pale rotanti nella discarica, ci ha subito convinto per la sua complessità e dimostra ancora una volta che lo sviluppatore sta crescendo insieme alla sua creatura. Ma non è stata Junkertown a far discutere i fan di Overwatch, questo è poco ma sicuro: l'aggiornamento 1.15.0.2 ha infatti cambiato drasticamente due eroi che adesso bisognerà praticamente imparare a giocare da capo.
È un uccello! È un aeroplano! È Mercy!
La maggior parte dei giocatori che si approcciava a Overwatch e al ruolo del guaritore per la prima volta faceva fatica ad apprezzare Mercy, un'eroina che sparava poco e passava la maggior parte del tempo a curare o potenziare i compagni e a schivare le pallottole dei nemici che la volevano morta. Poco divertente da giocare, molto frustrante. Ovviamente i veterani di Mercy sono quelli che la pensano diversamente e che, dopo aver passato tante ore a giocarla, avevano imparato a intuire i momenti giusti per mollare il Caduceo e impugnare la pistola. Mercy, tuttavia, è sempre stata un'eroina tutt'altro che facile da interpretare: il movimento era fondamentale, il tempismo pure. Bisognava comprendere la posizione che il suo corpo occupava nello spazio e... oh, ma chi vogliamo prendere in giro? Al di là di tutte queste nozioni, assolutamente vere, il gameplay di Mercy aveva cominciato a ruotare tutto intorno al magico tasto Q... o a qualunque altro tasto abbiate configurato per tirare la Ultra. Resurrezione era diventata la Ultra più antipatica del gioco, un'abilità capace di rovesciare completamente le sorti di una partita e magari di farla vincere a una squadra che non se lo meritava soltanto perché la loro Mercy si era nascosta dietro un angolino invece di partecipare allo scontro. Resurrezione finiva col premiare il giocatore che non partecipava allo scontro, scusando gli errori maldestri di quelli che erano schiattati un attimo prima. Nelle stagioni competitive non andava più bene e Blizzard se n'è accorta: ecco perché adesso Resurrezione non esiste più. O meglio, esiste ancora, ma non è più una Ultra, ma una comune abilità che può rianimare un compagno caduto, entro 5 metri di distanza, e ogni 30 secondi. I nuovi parametri rendono Resurrezione un'abilità molto più tattica da usare: Mercy deve ora avvicinarsi alla battaglia e scegliere chi rianimare secondo una schiera di priorità dettate, magari, anche dalle capacità comunicative della squadra.
La nuova Ultra si chiama Valchiria e trasforma Mercy in una super eroina per 20 secondi: sotto questo effetto, Mercy può volare liberamente nello spazio tridimensionale, può curare un bersaglio più efficacemente nonché tutti quelli nelle sue vicinanze, può sfrecciare più velocemente con l'abilità Angelo Custode, si rigenera anche sotto attacco e, una volta estratta la pistola, spara più rapidamente a munizioni infinite. Praticamente Mercy è diventata Rambo. Anzi, Super Rambo. Ma forse è anche più importante il fatto che, attivata la Ultra, il tempo di ricarica della Resurrezione si resetta e diminuisce a 10 secondi per tutta la durata della Valchiria: questo significa che Mercy può potenzialmente rianimare almeno tre alleati nell'arco della sua Ultra, cominciando con uno prima di diventare Valchiria, quindi rianimando un secondo a tempo di ricarica resettato e un terzo dieci secondi dopo, poco prima che l'effetto scada. Realisticamente, la nuova Ultra rende Mercy un personaggio di gran lunga più aggressivo, ma non per questo più facile da giocare: resta comunque un'eroina di supporto che deve essere giocata come tale e che, in virtù delle nuove dinamiche di Resurrezione, richiede una conoscenza precisa delle abilità degli altri eroi e della loro importanza nella composizione della squadra.
I cambiamenti che il team di sviluppo ha apportato a D.Va sono forse di minore entità, eppure hanno trasformato radicalmente il ruolo e le funzioni della giovane eroina, tant'è che al momento non è neppure facile ricollocarla nel suo vecchio ruolo di tank. In precedenza, D.Va svolgeva la sua funzione di tank attraverso Matrice Difensiva, lo scudo che Blizzard aveva già rilavorato qualche mese fa, rendendolo più simile a quello di Reinhardt: D.Va lo richiamava e bloccava qualunque attacco finché il giocatore lo teneva alzato o non si scaricava del tutto. Frapponendosi tra un avversario e un compagno di squadra che ne era il bersaglio, D.Va era in grado di proteggere il compagno e sé stessa; inoltre, Matrice Difensiva le consentiva di accorciare le distanze e piombare illesa in mischia, dove i suoi cannoni a fusione erano più efficaci, per sferrare qualche colpo micidiale prima di volare via. Matrice Difensiva, secondo Blizzard, era diventata un'abilità troppo efficace e così gli sviluppatori hanno pensato di dimezzarne la durata, equilibrando questo colpo basso con una serie di miglioramenti sul fronte offensivo. Il primo e più evidente è l'aggiunta di un'abilità chiamata Micromissili: D.Va può ora sparare una raffica di Missili ogni 10 secondi circa che sembra la Ultra di Pharah in miniatura e che infligge danni in un'area limitata.
La cosa più interessante è che D.Va può esplodere la sua nuova gragnola anche mentre sta facendo fuoco coi suoi cannoni a fusione. Questi ultimi, inoltre, ora possono essere utilizzati mentre D.Va sta volando, dunque adesso possiamo accorciare le distanze a cannoni spianati e crivellare i bersagli di missili nello stesso momento. La mobilità che ha sempre contraddistinto D.Va, unita alle sue nuove capacità offensive, la rendono ora una combattente da fiancheggiamento più simile a Winston che un efficace tank situazionale: il meta non si è ancora bilanciato intorno a questi cambiamenti e quindi è ancora presto per capire che cosa succederà a D.Va, anche se è diventata già un perfetto sostituto a Tracer o Genji nelle cosiddette "dive comp" nelle mappe di conquista. Staremo a vedere, insomma, ma una cosa è sicura: D.Va è sempre stato un personaggio davvero molto divertente da giocare ma un po' "limitato" sul fronte del combattimento. L'aggiornamento 1.15.02 ha risolto il problema, rendendo la campionessa di StarCraft II molto più appagante, specialmente se sbloccate la sua battuta "LOL!" e la utilizzate ogni volta che eliminate un avversario: immaginate la sua faccia mentre sente D.Va esclamare "LOL!" nel replay. Impagabile.