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Cinque titoli per PlayStation VR che non vedremo in Europa

In questo speciale ripercorriamo alcune esperienze per PlayStation VR destinate a non uscire dai confini orientali

SPECIALE di Davide Spotti   —   03/10/2017

È cosa nota che i giocatori orientali abbiano gusti, aspettative ed esigenze per certi versi distanti da quelle del pubblico occidentale, talvolta anche di parecchio. Molte produzioni giapponesi vantano estimatori anche sul mercato americano e su quello europeo, altre sono inevitabilmente destinate a restare una prerogativa dei consumatori con gli occhi a mandorla. In questo breve speciale abbiamo selezionato alcuni di quei prodotti per PlayStation VR che, per le loro stesse caratteristiche, difficilmente vedremo fare capolino dalle nostre parti. Di cosa si tratta? Scopriamolo insieme.

Joysound VR

In Sol Levante il karaoke ha sempre riscosso un certo successo, non a caso è disponibile pure tra le attività secondarie di una saga apprezzata anche in occidente come Yakuza. Passino i mini giochi, ma pensare che un titolo interamente dedicato a questo passatempo possa avere qualche possibilità nei territori nostrani è quantomeno irrealistico. Sviluppato da Xing Inc., una delle case di sviluppo specializzate in materia, Joysound VR riprende tutti gli elementi già introdotti in precedenza nella serie e li adatta per la fruizione con PlayStation VR. Le parole scorrono nella parte bassa dell'inquadratura e vengono accompagnate da veri e propri video a 360° che proiettano il giocatore di fronte a un pubblico, affiancandolo agli artisti selezionabili dal menù iniziale.

Happy manager

Happy Manager è un altro di quei titoli che difficilmente potrebbe avere successo dalle nostre parti. Si tratta infatti di un singolare simulatore in prima persona nel quale bisogna vestire i panni di una sorta di amministratore di condominio con gli occhi a mandorla. No, niente a che vedere con anziani arteriosclerotici e polemiche a non finire sugli interventi di manutenzione da effettuare nel palazzo. In questo caso si ha infatti a che fare esclusivamente con Shizuka Sakurai, Barbara Christine Tachibana e Himari Takeuchi, tre giovani e avvenenti ragazze con cui è possibile intraprendere amabili conversazioni e sfruttare i luoghi ricreativi presenti nell'edificio, come la palestra o la piscina. Bella la vita per gli amministratori condominiali di Osaka! Durante la partita sono anche previsti alcuni eventi occasionali, che dipenderanno dal tipo di rapporto instaurato con ciascuna ragazza.

Summer Lesson

Decisamente il più conosciuto tra i titoli passati in rassegna finora, Summer Lesson ha riscosso un certo successo in Giappone, dove è stato inserito nella line-up di lancio di PlayStation VR lo scorso autunno. Nei panni di un improbabile tutor bisogna aiutare la studentessa giapponese Hikai Miyamoto a migliorare il proprio rendimento scolastico. Nel corso della partita è necessario scegliere una lezione e iniziare ad interagire con la ragazza osservandone le reazioni. Peraltro la versione asiatica - quella presente al di fuori dei territori giapponesi - può essere compresa anche dal pubblico occidentale visto che dispone dei sottotitoli in inglese. Attraverso i DLC sono poi state inserite nuove ragazze; a giugno è toccato alla biondissima Alison Snow, mentre a dicembre sarà la volta di Chisato Shinjo. Dato l'argomento poteva forse mancare una parodia a luci rosse? No che non poteva, e difatti pochi mesi fa è uscito Private Lesson, un film porno interattivo per VR che si rifà per l'appunto al titolo di Bandai Namco.

Dead or Alive Xtreme 3: VR Paradise

Pubblicato in Giappone a marzo 2016, Dead or Alive Xtreme 3 ha ricevuto una versione per PlayStation VR in concomitanza con l'uscita del visore nei negozi giapponesi. La modalità si chiama VR Paradise ed esattamente come il gioco base non è mai arrivata in occidente. Per disporre dei contenuti aggiuntivi è necessario scaricare il DLC VR Passport dal PlayStation Store asiatico e a quel punto si ottiene l'accesso a tre funzionalità separate. Scegliendo Event Paradise si attivano a una serie di cutscene, mentre optando per Pictorial Paradise è possibile far assumere alle procaci protagoniste delle pose specifiche. Infine si può selezionare Photo Paradise, dove ovviamente non bisogna far altro che immortalare le ragazze in un book fotografico. Al di là di queste funzioni l'esperienza non ha davvero molto altro da offrire, dato che non è possibile interagire con le ragazze o eseguire qualche azione più eterogenea. Se non altro Koei Tecmo si è assicurata di sfruttare il potenziale aggiuntivo di PlayStation 4 Pro per garantire una resa grafica migliorata rispetto al modello standard.

Shin Godzilla VR

Lo scorso anno Sony ha collaborato con lo studio Toho alla creazione di Shin Godzilla, un'esperienza per PlayStation VR basata sull'ultima pellicola cinematografica, Godzilla Resurgence. In realtà non si tratta di un gioco completo ma di una semplice demo. Durante la breve esperienza - disponibile tuttora per il download in forma gratuita - ci si ritrova immersi in una Tokyo avvolta dalle fiamme, proprio mentre l'immane Godzilla sta seminando il terrore tra gli abitanti. Una giungla di razzi e proiettili viene scagliata senza alcuna speranza in direzione della bestia, che incurante di tutto continua a muoversi e a schiacciare qualunque cosa si metta sulla sua strada. La creatura proposta nella simulazione ha un'altezza pari a 118 metri ed è stata modellata prendendo come punto di riferimento proprio le caratteristiche della controparte utilizzata nel film. L'esperienza può ancora essere scaricata gratis ma verrà definitivamente eliminata dallo Store giapponese il 13 ottobre 2017, a un anno esatto dalla sua pubblicazione.