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Xenoblade Chronicles 2 e la ricerca della perfezione

Enorme, ambizioso e complesso, Xenoblade Chronicles 2 è esattamente ciò che ci aspettavamo dal team di Takahashi. Sarà però riuscito ad eliminare i difetti dei predecessori?

ANTEPRIMA di Aligi Comandini   —   16/11/2017

Per Nintendo il 2017 è stato un anno straordinario, capace di ribadire con una forza mai vista il suo ruolo di guida spirituale dell'industria videoludica (di cui molti avevano iniziato a dubitare dopo la brutta parentesi di WiiU, nonostante alcuni giochi first party eccelsi). La maggior parte delle software house, dopo colpacci come Breath of the Wild e Mario Odyssey, chiuderebbero baracca col sorriso sulle labbra per prepararsi all'anno successivo, ma non la casa di Miyamoto e del compianto Iwata: loro hanno ancora una freccia al loro arco, ed è una freccia chiamata Xenoblade Chronicles 2 che gli appassionati di JRPG aspettano a cuore aperto. L'arrivo di questo titolo gigantesco è ormai imminente, così come la sua recensione sulle nostre pagine; tuttavia, prima di scoprire insieme a voi quanto alta sia effettivamente la sua qualità, c'è tempo per un'ultima anteprima con le informazioni apprese durante una recente dimostrazione in quel di Milano.

Armi complesse

Vogliamo evitare di ribadire per l'ennesima volta la premessa del titolo, quindi questa volta ci concentreremo su alcune meccaniche del gioco descritte dettagliatamente nella presentazione, con un occhio di riguardo a quelle legate allo sviluppo dei personaggi e del mondo di gioco. Nel caso non lo sapeste, infatti, avanzando nella campagna non è possibile potenziare solo i Ductor (tra cui Rex, il protagonista) e i Gladius (le loro armi viventi), ma anche i centri cittadini presenti sui vari titani - praticamente i "continenti" del gioco - e un gruppo di mercenari utilissimo per la gestione dei Gladius minori trovati di quest in quest. Proprio dai Gladius vogliamo partire, visto che al momento il loro potenziamento sembra essere uno degli elementi più elaborati ed interessanti di questo titolo. Ad esempio, quando abbiamo parlato di armi "minori" intendevamo i Gladius comuni, i cui cristalli sono facilmente ritrovabili e la cui ramificazione di sviluppo risulta volutamente limitata. Nella campagna si possono però trovare anche Gladius rari, con alberi di abilità completi, poteri unici, e una flessibilità generalmente maggiore che favorisce molto Rex e i suoi compagni in battaglia.

Xenoblade Chronicles 2 e la ricerca della perfezione

Scendendo nei particolari, tutti i Gladius si sviluppano con il completamento di certe sfide molto vicine ai trofei Playstation o agli Achievements Microsoft. Sbloccate le giuste abilità e otterrete importanti vantaggi contro certi nemici, oltre a cementare il ruolo di un determinato personaggio. La classe del protagonista, dopotutto, dipende proprio dai Gladius equipaggiati, e considerando che se ne possono usare tre alla volta, le possibilità sembrano essere numerosissime. Non bastasse, Pyra - la Gladius femmina attorno a cui tutta la storia ruota - può assumere altre forme (non vogliateci male per lo spoiler, lo ha svelato l'ultimo trailer) e questo dovrebbe addirittura permettere a Rex di usare più di tre Gladius contemporaneamente, anche se non abbiamo purtroppo avuto modo di confermarlo osservando del gameplay avanzato.

Immensità migliorata?

Solo una Gladius si potenzia in modo diverso da tutte le altre: Poppi. A quanto abbiamo potuto osservare, Poppi diventa gradualmente più potente a forza di completare i livelli di un minigioco retrò chiamato Tiger! Tiger!, che permette addirittura di modificarne abilità, ruolo ed elementi in base agli oggetti ritrovati di quadro in quadro. Nel complesso, con tre Gladius per Ductor e tre abilità per Gladius, il sistema di combattimento di Xenoblade Chronicles 2 sembra voler offrire molta più ciccia rispetto ai predecessori, che già non erano leggeri da questo punto di vista. Tra un Gladius raro e l'altro, come detto in precedenza, ne troverete numerosi secondari, facilmente sostituibili (a patto non si tratti di una combinazione di armi ed elementi particolarmente utile in un dato momento). Per non accumularli, il modo migliore è assegnarli a una speciale squadra di mercenari, che vanno poi spediti in missioni di vario tipo per ottenere esperienza ed oggetti extra.

Xenoblade Chronicles 2 e la ricerca della perfezione

Prevedibilmente, tra questi oggetti vi sono anche dei chip utilizzabili per potenziare ulteriormente le armi, in un minestrone di caratteristiche extra che va ad unirsi ad altri strumenti equipaggiabili nella gilda dei mercanti, e a tutta una serie di elementi aggiuntivi che ribadiscono come Xenoblade Chronicles 2 sia profondo e sfaccettato quanto, se non più, dei migliori jrpg in circolazione, con buona pace dei neofiti. Pensate che alcune quest garantiscono addirittura di divenire il proprietario dei negozi cittadini, e che completarle permette di potenziare questi negozi per aumentare lo sviluppo complessivo di un centro abitato, e così far propri nuovi potenti strumenti normalmente non ottenibili. In parole povere: un perfezionista potrebbe perdere mezza esistenza solo dietro alla gestione del suo team e dei luoghi visitati.

Xenoblade Chronicles 2 e la ricerca della perfezione

Se a livello di potenziamento dei personaggi c'è solo da gioire, restano però i dubbi legati alla strutturazione del gioco, più che mai sensibili dopo l'esperienza avuta con Xenoblade X. Seppur eccelso, quel titolo di Monolith riempiva il suo open world di fetch quest ripetitive, arrivando a bloccare parzialmente le sue missioni principali in funzione delle secondarie e ad aggravare le problematiche del primo Chronicles (dove questa ripetitività delle secondarie era presente ma non così marcata). Ecco, questa dimostrazione i dubbi non li ha eliminati, ma almeno abbiamo notato una scomparsa degli oggetti sparsi ovunque visti in X, sostituiti da "zone di recupero" dove Rex può tuffarsi nel mare di nuvole, e da quest esplorative che sfruttano le abilità passive dei vari personaggi (in modo simile ai "tiri abilità" di Dungeon and Dragons o di altri GDR carta e penna classici) per mostrare forzieri e zone segrete. Già la presenza di cambiamenti simili lascia quindi ben sperare, laddove tutti gli altri elementi ci sono parsi davvero curati in modo maniacale. Non resta che attendere e vedere se Xenoblade Chronicles 2 abbia o meno la forza necessaria ad essere il terzo grande capolavoro giocabile su Switch nel 2017.

Imponente, ambizioso e incredibilmente complesso, Xenoblade Chronicles 2 sembra avere le carte in regola per sorpassare i suoi predecessori, e tutto il resto del genere. Saprà superare i limiti mostrati dai precedenti giochi della serie, e innalzarsi al di là dei grandi classici? Lo scopriremo a breve. Una sicurezza però c'è: vogliamo giocarlo al più presto.

CERTEZZE

  • Immenso e incredibilmente complesso
  • Molteplici modifiche strutturali interessanti
  • Artisticamente eccelso

DUBBI

  • La qualità delle quest secondarie e dei compiti extra resta da valutare