Con l'arrivo della GeForce GTX 1080 Ti e di Xbox One X la risoluzione 4K, seguita a debita distanza dalla più economica ma più limitata PlayStation 4 Pro, è diventata un'opzione plausibile anche nel campo dei videogiochi, affiancando diverse realtà già attive nel campo dell'intrattenimento come Infinity, e nel caso delle console parliamo di una possibilità che è alla portata di quasi tutti. Purtroppo per quanto la macchina Microsoft sia sensibilmente più potente dell'alternativa Sony, il framerate non sempre ottimale, alcune rinunce e l'utilizzo di risoluzioni dinamiche non ci permettono comunque di parlare di un'esperienza senza compromessi, ma la lista di titoli che girano in Ultra HD o ci si avvicinano a sufficienza è bella lunga, segno che almeno dal punto di vista tecnologico l'evoluzione intergenerazionale di Xbox ha centrato il punto. Tutto questo grazie a 6 teraflop di potenza e a un lavoro di ottimizzazione che rendono più appetibile la possibilità di acquistare un televisore 4K che ci consenta di godere di cotanta definizione. Un televisore che deve essere dotato di supporto HDR a 10-bit, capace di aumentare la luminosità dei colori senza incidere sul contrasto, e che noi ci immaginiamo affiancato da un impianto audio capace di magnificare un'esperienza tutta in alta definizione. I parametri principali per quanto riguarda il pannello, lo sappiamo, riguardano il contrasto e tempo di risposta, mentre fedeltà e potenza sono i punti saldi di un buon impianto sonoro, ma tra soluzioni economiche, schermi curvi, surround e soundbar le opzioni possibili sono decisamente numerose. Ne abbiamo selezionate alcune, cercando di andare incontro alle principali necessità.
Ultra HD per tutte le tasche
Il nostro primo obiettivo è quello di trovare un buon televisore 4K con HDR a 10-bit e 60Hz di frequenza di aggiornamento nativa, perfetto per una Xbox One X e sufficiente per sfruttare una GTX 1080 Ti con i giochi di ultima generazione. Sappiamo bene che c'è chi pubblicizza i propri pannelli parlando di frequenze di aggiornamento sensibilmente maggiori o che parla di 120Hz nativi, ma questi ultimi ci interessano più che altro guardando al 1080p, e questo perché nel caso della risoluzione Ultra HD la maggiore fluidità è frutto di artefatti che non hanno nulla a che fare con il framerate effettivo e possono dare problemi di input lag che in un sistema dedicato ai giochi devono essere evitati a tutti i costi. Per questo non badiamo più di tanto a specifiche che, come il supporto per il Dolby Vision HDR, sono più che altro destinate a migliorare la visione dei video. Nell'ottica del videogioco guardiamo invece al rapporto tra prezzo e qualità effettiva che rappresenta il cuore di ogni buon affare. Purtroppo in italia questo rapporto risulta appesantito da rincari e tasse che restituiscono prezzi più elevati della media, ma il Sony X900E da 55 pollici rappresenta comunque un ottimo acquisto per qualsiasi giocatore da divano. Considerato un televisore di fascia media, il modello intermedio della serie XE9005, che parte da 49 pollici e arriva fino a 75, è inferiore per luminosità ai pannelli delle serie XE9305 e XE9405, ma garantisce un'immagine di ottima qualità, un buon prezzo in relazione all'offerta, una latenza decisamente contenuta e tutto quello che serve per sfruttare svariati dispositivi capaci di far girare giochi a 4K.
Pecca, però, dal punto di vista del sonoro, cosa che giustifica un prezzo inferiore, benché di certo non indifferente visti i circa 1200 euro necessari per acquistarlo in Italia, a quello dei diretti concorrenti. Uno di questi rappresenta una valida alternativa, sempre da 55 pollici, ed è il piuttosto conosciuto Samsung MU9000, evoluzione di quel KS9000 già tenuto in buona considerazione dai videogiocatori grazie all'ottima qualità dei colori, all'input lag decisamente contenuti e all'ottima luminosità. Saliamo invece di livello con il LG C7 4K OLED TV che resta una delle opzioni più gettonate grazie alle proprietà intrinseche dei LED organici, capaci di emettere direttamente luce, e grazie a un ottimo rapporto tra prezzo e qualità. Anche in questo caso guardiamo al modello da 55 pollici, reperibile a meno di 1800 euro a dispetto del ben più alto prezzo di listino, che oltre a vantare latenza minima, immagini in movimento impeccabili, riflessi quasi nulli e un ottimo angolo visuale, supporta sia HDR10 che Dolby Vision HDR. Davvero una dotazione niente male che torreggia su un pannello come il TCL 55S405 che, pur supportando l'HDR, manca di wide color gamut e local dimming, ma si fa perdonare con un prezzo davvero basso per un televisore che comunque si difende alla grande dal punto di vista del contrasto e della latenza. Per questo rappresenta un'ottima opzione budget, soprattutto nel modello da 43 pollici che è reperibile a prezzi decisamente contenuti, a patto di trovarlo. Non dovrebbe invece essere complicato trovare l'alternativa più costosa, ma forte di un HDR completo di tutto punto, della serie TCL P60 che include un pannello da 43 pollici reperibile a circa 500 euro.
Anche l'orecchio vuole la sua parte
A questo punto non resta che scegliere un impianto audio per andare a compensare e potenziare un aspetto raramente tenuto in primo piano dai produttori di televisori. Spesso ottimi pannelli come l'XE9005 sono accompagnati da altoparlanti di scarsa qualità e può nascere il desiderio di compensarne le mancanze o di potenziare l'esperienza visiva in alta definizione con un comparto sonoro all'altezza. Per colmare la lacuna senza perdere la testa dietro a cavi, satelliti e specifiche wireless alle volte è sufficiente un bel paio di cuffie senza fili che tra l'altro ci permettono di ottenere risultati ottimi senza spendere un patrimonio con prodotti come le Turtle Beach Stealth 600 che sono reperibili a meno di novanta euro. Anche in questo campo, però, è possibile puntare in alto, con dispositivi da 300 euro come le Astro A50 Wireless che, con un po' di tweaking, permettono di godere di godere su un gran numero di piattaforme, che includono Xbox One, di un ottimo audio 7.1 con tutti i confort del caso, a partire dall'ergonomia per arrivare alla base di ricarica che fa anche da potente trasmettitore. Davvero niente male anche se parliamo di un'opzione vincolata alle esperienze di gioco in solitaria e non particolarmente comoda, soprattutto d'estate. Per questo andiamo a mettere il naso nel sempre più ricco panorama delle soundbar, soluzioni che senza altoparlanti aggiuntivi non possono offrire audio surround, ma sono comunque in grado di offrire un audio inarrivabile per la stragrande maggioranza dei televisori. Tra le opzioni più economiche troviamo la barra bluetooth Samsung HW-K650, un proposta da 360 euro che ha il pregio adattarsi al design dei diffusissimi televisori della compagnia sudcoreana, garantisce un sonoro abbastanza potente da rendere credibile il virtual surround e può essere integrata con due altoparlanti aggiuntivi per garantire quello reale. Non ha bisogno di aggiunte, invece, il Philips Fidelio B5, dotato di due altoparlanti wireless che possono essere sganciati dalla barra principale e piazzati a piacimento.
Ma in questo caso il prezzo tocca quota 800 euro e può letteralmente impennarsi se andiamo a guardare i prodotti delle grandi marche specializzate nell'audio. Non ci sembra il caso però di guardare troppo in alto, laddove variazioni, valutazioni e necessità rischiano di trascendere i parametri di un impianto dedicato ai videogiochi. Persino gli 850 euro della barra Yamaha YSP-2700 ci appaiono davvero tanti, ma stiamo parlando di una soluzione particolarmente interessante che sfrutta le pareti della stanza, e con una discreta efficacia, per creare un effetto surround senza bisogno di altoparlanti aggiuntivi. Un dispositivo che produce un audio di ottima qualità, anche se non può essere paragonato con un vero impianto 5.1 o 7.1. Un sistema che risulta senza dubbio più scomodo e ingombrante ma che, evitando quei prodotti di lusso che sono pensati per chi cerca la massima fedeltà possibile, finisce per costare poco di più dell'avveniristica barra Yamaha pur vantando una potenza decisamente superiore. Nello specifico parliamo del sistema Q Acoustics Q3000 Cinema Pack 5.1, che per circa 1000 euro garantisce un surround da sogno. Di fronte a tutto questo siamo tentati di mettere in secondo piano le considerazioni sul peso e ingombro, così come la mancanza del Dolby Atmos, anche perché soluzioni più comode e avanzate finiscono per metterci di fronte a quei prezzi che avremmo volentieri evitato. L'impianto Samsung HW-K950, infatti, combina una barra audio di alta qualità con un buon amplificatore e due eleganti altoparlanti wireless, ma finisce per costare qualcosa come 1600 euro. Davvero tanti, soprattutto considerando che come abbiamo visto spendendo poco più della metà di questa cifra è possibile acquistare sia uno schermo 4K che una barra audio, tra l'altro potenziabile con due altoparlanti aggiuntivi.