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Abbiamo giocato una settimana sotto stimolanti

Si possono aumentare le proprie performance videoludiche attraverso l'uso di stimolanti? Abbiamo provato ed ecco la nostra esperienza

SPECIALE di Giordana Moroni   —   09/02/2018

Dominare un match multiplayer vedendo svettare il proprio nickname in cima alla classifica regala una gran bella sensazione. La domanda è: fino a dove è lecito spingersi per raggiungere quel risultato? Ce lo siamo chiesti anche noi e l'unico modo per scoprirlo era provare in prima persona. Per questo motivo, chi scrive ha deciso di sua spontanea volontà di acquistare autonomamente un flacone di Mad Monq, integratore naturale sponsorizzato come booster per prestazioni gaming. La prova è durata circa una decina di giorni e gli effetti delle pastiglie Mad Monq sono state testate in situazioni diverse, privilegiando ovviamente l'aspetto videoludico: il banco di prova è stato il multiplayer online di Titanfall 2, titolo che, è bene precisare, il redattore conosceva ma nel quale non eccelleva per niente. Nei dieci giorni di prova si è proceduto con un allenamento giornaliero alternando l'assunzione di una pasticca intera, mezza o nessuna. Ecco i risultati.

Abbiamo giocato una settimana sotto stimolanti

Importante: l'articolo non intende istigare in alcun modo all'uso di sostanze stupefacenti o dannose; gli integratori testati sono prodotti legali e sicuri per la salute. Rientrano nella categoria degli integratori alimentari, prodotti in Repubblica Ceca e approvati dalla Commissione Europea.

Posologia ed effetti

Per prima cosa è bene illustrare la posologia della sostanza in questione. I tre fautori del boost energetico e cognitivo dell'integratore sono caffeina, l-carnitina e l-tirosina: senza entrare nel merito chimico farmacologico, queste sono sostanze presenti negli alimenti e in numerosi integratori. La caffeina serve a stimolare il sistema nervoso, la carnitina facilita la produzione di energia e la tirosina è un aminoacido essenziale per la sintesi di neurotrasmettitori come dopamina e adrenalina. A questi tre elementi sono associati poi una serie di ingredienti naturali secondari, tutti riportati attentamente in etichetta, e confezionati sotto forma di tavolette al sapore di mirtillo; questo è uno degli ingredienti presenti ma il gusto della tavoletta è assai più acido e pungente, con una nota amara che non lascia un buon sapore in bocca, è come masticare una tachipirina che sa vagamente di mirtillo.

Abbiamo giocato una settimana sotto stimolanti

L'assunzione deve essere effettuata tramite masticazione o suzione della tavoletta 15-20 minuti prima della sessione di gioco perché il boost non è ovviamente immediato. Appena Mad Monq comincia a fare effetto si raggiunge velocemente il picco delle prestazioni che dura circa un'ora: in questo arco di tempo le energie e la stimolazione sono percepibili, si avverte un'ondata di energia corroborante, di concentrazione e di euforia date dalla dopamina. Passata questa fase acuta la sensazione diminuisce ma si mantengono stabili focus e attenzione percependo molto poco fatica e spossatezza. La prima assunzione è stata la più difficile da smaltire perché fatta stupidamente a stomaco vuoto e bevendoci sopra un caffè: il risultato è stata una leggera tachicardia e vertigini, quindi è importante mangiare e non mischiare l'integratore con altri stimolanti, alcol o farmaci psicoattivi; è buona cosa poi bere molto e tenere sotto controllo la diuresi per evitare un affaticamento dei reni. Tra gli affetti collaterali ci possono essere verso la fine dell'effetto, che dura in totale sei ore, un leggero mal di testa o vertigini, acidità di stomaco alla quale si aggiunge un discreta "fame chimica" durante il picco.

Abbiamo giocato una settimana sotto stimolanti

Questo è l'arco di tempo più difficile da gestire le prime volte perché il boost non è solo mentale ma influisce sul fisico: in pratica, sentirete il bisogno di muovervi. Nel nostro caso si è manifestato con rigidezza muscolare e piccoli tic come l'agitare inconsapevolmente gambe o piedi in modo frenetico. È un effetto collaterale che si è manifestato nei primi giorni e che si può facilmente controllare imparando a incanalare l'energia del picco senza farsi travolgere dalla sovreccitazione.

Prestazioni videoludiche

L'integratore è stato testato in tre scenari diversi: sportivo, lavoro d'ufficio e ovviamente videoludico. Avendo un effetto di stimolazione fisica, il boost si percepisce anche durante l'allenamento sportivo e per provarlo abbiamo chiesto aiuto ad un nuotatore agonista: l'effetto non è potente come quello di integratori pensati per lo sport ma come pro, ci raccontava il nostro conoscente, non chiude lo stomaco anzi, stimola l'appetito post-allenamento. Per il lavoro d'ufficio mezza tavoletta è ottima, specialmente dopo pranzo quando sopraggiunge il torpore dato dalla digestione: come aiutino per combattere "l'abbiocco" è valido ma soprattutto, agendo sulla concentrazione, è consigliato a coloro che svolgono un impiego mentalmente faticoso (come il programmatore informatico) in un ambiente rumoroso o affollato. Il focus offerto dall'integratore aiuta il cervello a cancellare le distrazioni date da agenti esterni aumentando la produttività. Ma durante una partita online?

Abbiamo giocato una settimana sotto stimolanti

Arriviamo quindi al vero test di Mad Monq: funzionerà, vi starete chiedendo? Oh si che funziona. Come anticipavamo, il banco di prova è stato il multiplayer online di Titanfall 2, sorprendentemente popolato nonostante uscito da ormai svariati anni. Abbiamo iniziato ad assumere gli integratori all'inizio del nostro allenamento, che partiva praticamente da zero: c'erano ovviamente le conoscenze del titolo, meccaniche di gioco e interfaccia comandi ma scarsissima esperienza nell'ambito competitivo. Quindi l'allenamento di dieci giorni intrapreso era volto non solo al miglioramento della performance ma anche all'individuazione di una tattica di gioco che si sposasse con le preferenze del redattore. La prima giornata è stata drammatica ma sorprendentemente producente: in tre ore si è passati da una media di quattro uccisioni piloti per partita ad una di nove dopo l'assunzione dell'integratore.

Abbiamo giocato una settimana sotto stimolanti

L'allenamento è continuato tutti giorni e gli affetti maggior di Mad Monq si sono visti non durante le singole partite ma nel medio-lungo termine. Le ore dedicate giornalmente durante la settimana variavano da 30 a 90 minuti mentre durante il week-end le sessioni si protraevano fino alle quattro ore, con ovvie pause intermedie; un tempo, condensato in dieci giorni, non così impegnativo e che fa quasi ridere rispetto a ciò a cui si sottopongono gli atleti e-sportivi. Eppure la curva d'apprendimento è stata incredibile: in quel pochissimo tempo sono state assimilate mappe, feedback armi, tattiche di combattimento pilota e Titan con una velocità e facilità che il redattore non si aspettava, tenendo sempre ben presente che parliamo di un giocatore assolutamente non portato per shooter in prima persona competitivi. La media delle uccisioni per partita si è alzata a 16 piloti (con un minimo di 9 e un massimo di 24) e 5 Titan: non sono certo numeri sconvolgenti ma tenendo conto che sono il risultato di un più che neofita in dieci giorni siamo concordi nel dire che gli integratori funzionano, anche molto bene.

Abbiamo giocato una settimana sotto stimolanti

Vale però la pena? Se parliamo solo di prestazioni gaming in ambito non e-sportivo, dopo aver provato, a noi in tutta sincerità pare un po' eccessivo. Assumere stimolanti per aumentare le performace ad un videogioco non ci sembra così salutare: il fatto che la sostanza agisca cancellando agenti esterni e fatica non si sposa con quelle che sono le giuste norme di tutela della salute del videogiocatore, come pause costanti, bere molto eccetera... l'assunzione di per sé non è dannosa ma va accompagnata alla giusta moderazione e consapevolezza. Per questo non ci sentiamo di bocciare l'integratore che assunto in mezza dose, sporadicamente, durante una giornata di lavoro faticosa e stressante può risultare assai più positivo che in ambito gaming. I produttori sostengono che l'assunzione di una tavoletta equivale a due lattine magnum di energy drink o tre espessi, quindi mezza dose vi garantirà la giusta quantità di energia fisica e mentale rinunciando inoltre agli zuccheri dannosi presenti negli energy drink. Qualora foste interessanti o voleste approfondire vi consigliamo di visitare il sito di Mad Monq per leggere nel dettaglio il manifesto del prodotto e i feedback degli acquirenti. Noi dopo il nostro allenamento intensivo siamo pronti a gettarci nella mischia senza "cheat cfarmacologici" perché ricordate: winners don't use drugs!