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La nostra prova in anteprima di Masters of Anima

Una mix tra Pikmin e Overlord, per un progetto piccolo ma interessante

PROVATO di Tommaso Valentini   —   25/02/2018

Capita agli eventi come quello organizzato da Focus, dove ci sono una gran quantità di giochi da provare e vedere in poche ore di tempo, di entrare in contatto con titoli sconosciuti e misteriosi ma da cui si viene rapiti dopo aver dato anche solo un fugace sguardo agli artwork o averlo visto in azione per pochi istanti a schermo. Quest'anno ci è capitato con Masters of Anima, un action isometrico che ha attirato la nostra attenzione appena arrivati alla venue parigina. La produzione arriverà su PC, Playstation 4, Xbox One e Nintendo Switch solo in formato digitale nel 2018 e qui vi riportiamo le nostre impressioni dopo averci messo le mani sopra per un'intera ora di gioco.

La nostra prova in anteprima di Masters of Anima

Your soul is mine

Anna e Otto sono due alchimisti, amanti e impossibilitati a sposarsi visto il grado di semplice apprendista del nostro affascinante, e un po' tonto, protagonista. Nella vita di tutti i giorni Anna e Otto creano guardiani infondendo anime nella fredda pietra, una con ottimi risultati e l'altro arrancando visibilmente nel tentativo di stupire colei che desidera. È una storia poco originale e a tratti banale ma Masters of Anima è anche un progetto minore che fa dell'immediatezza e della semplicità i suoi pilastri portanti. La produzione Passtech Games però ci ha ricordato da vicino quei titoloni di Pikmin e Overlord, abbastanza per far drizzare le orecchie a più di qualche giocatore di vecchia data. Nel giorno più importante, quello dell'incoronazione di Otto ad Alchimista professionista, il malvagio Zahr irrompe sulla scena imprigionando Anna in un cristallo e spezzandola in tre parti, utili per i suoi scopi malvagi. Passato il test da alchimista Otto si butterà così alla ricerca disperata della sua futura sposa, in un'avventura che ci vedrà lottare contro le creature al soldo del malvagio tiranno mentre risolviamo puzzle ambientali di varia natura.

La nostra prova in anteprima di Masters of Anima

Se lo stile grafico molto colorato, a tratti cartoonesco, trae in inganno inizialmente non passa molto dopo aver preso in mano il pad per capire che Masters of Anima può essere più profondo del previsto. Si inizia ovviamente dalle basi, riuscendo a evocare delle guardie armate di scudi dalle capacità difensive, ma è solo la punta dell'iceberg. Andando avanti altre tipologie di golem si uniranno al nostro esercito, da quelli in grado di lanciare incantesimi di fuoco a provetti arcieri fino ad arrivare ovviamente a maghi con capacità di supporto e cura. Si va a delineare così un titolo che necessita di strategia, tattica e tempismo in una miscela piuttosto convincente. Parliamo ovviamente di un gioco senza troppe pretese ma con alcune idee vincenti che siamo curiosi di vedere svilupparsi nel proseguo dell'avventura. Il concetto di base di questo Masters of Anima vuole che il nostro piccolo esercito di golem, che dobbiamo comandare singolarmente, vada guidato negli spostamenti, impartendo ordini precisi per gli attacchi, i movimenti e persino per l'uso delle abilità speciali. I combattimenti diventano così molto dinamici, dovendo continuamente spostare i soldati dalle devastanti mosse aoe di boss e nemici. Non si tratta quindi di continuare a pigiare un solo tasto in maniera forsennata per avere la meglio, ma parliamo di attenta pianificazione e un pizzico di trial and error che da sempre sorregge titoli di questo tipo. Gli effetti speciali e le magie, ad ogni modo, sono chiari e ben leggibili sullo schermo e non è poi così complesso capire in anticipo dove andranno a colpire o che effetti avranno sul terreno per un gameplay che riesce bene a reggersi sulle proprie gambe e divertire.

La nostra prova in anteprima di Masters of Anima

Ma non tutto è così facile

Non vi basterà emulare la strategia russa per vincere le battaglie: sacrificare ondate su ondate di golem sperando di avere la meglio non è alla lunga un piano che paga, visto che non solo ne avrete un numero limitato da portare con voi, ma anche perché una volta terminata l'energia che vi permette di evocarli sarete costretti a usare la vostra staffa rischiando così la vita. Non preoccupatevi, comunque, in campo potrete avere fino a cento golem, un numero più che sufficiente per divertirvi e imbastire tattiche interessanti di qualsiasi tipo. Oltre ai combattimenti ci saranno poi da aprire passaggi spingendo rocce nelle giuste direzioni, accendere torce colpendo specifici bersagli così da illuminarvi il cammino e altre trovate, magari poco originali, ma che aiutano a cambiare ritmo nella progressione. Chiude il pacchetto tutto un sistema di crescita fatto di talenti passivi, sia per Otto sia per ogni singola tipologia di unità che possiamo andare ad evocare. Salendo di livello si avrà ovviamente un aumento delle statistiche ma si sbloccheranno anche nuove abilità e funzionalità, con la promessa di avere nell'end game combattimenti molto profondi e articolati.

La nostra prova in anteprima di Masters of Anima

Masters of Anima è un progetto piccolo, un titolo digital che però sembra avere un cuore interessante. Non ci saranno probabilmente meccaniche super originali ma il gioco sembra essere sufficientemente solido per divertire, e non crediamo che a questo tipo di produzioni si debba chiedere poi molto di più. Lo stile grafico, sebbene estremamente carente di poligoni, funziona e anche i comandi rispondono egregiamente bene durante i combattimenti, nonostante le decine di golem da comandare. Non resta ora che mettere le mani sulla versione finale del gioco.

CERTEZZE

  • Sistema di gioco interessante
  • Stile grafico piacevole

DUBBI

  • Storia banale e poco ricercata
  • Riuscirà a divertire fino alla fine?