Tomb Raider è tornato nelle sale cinematografiche con un reboot ispirato alla nuova serie videoludica cominciata nel 2013 con il videogioco omonimo: nella pellicola di Roar Uthaug, è la brava e bella Alicia Vikander a indossare i panni di Lara Croft, precedentemente interpretata da Angelina Jolie nei due film usciti nel 2001 e nel 2003. Ve ne abbiamo parlato abbondantemente nei giorni scorsi con la recensione del film, un'analisi della trasposizione e una lunga disamina sul personaggio iconico di Lara Croft. A questo punto, qualcuno potrebbe anche essersi rotto gli zebedei di Lara, ma le atmosfere avventurose che contraddistinguono le sue storie hanno sempre un fascino indiscutibile e così abbiamo deciso di proporvi un'alternativa a Tomb Raider sotto forma di videogioco, di film e di serie televisiva.
Il videogioco: Uncharted - L'eredità perduta
Questa era facile, vero? Nessun gioco - a parte i Tomb Raider, ovviamente - rievoca le atmosfere di... ehm, Tomb Raider, come la saga di Naughty Dog, specialmente nella sua più recente incarnazione, ovvero l'espansione L'eredità perduta che ha per protagoniste Chloe Frazier e Nadine Ross al posto del caro, vecchio Nathan Drake. In fondo, Uncharted è nato nel 2007, e su PlayStation 3, anche per colmare quel vuoto che si era creato tra gli episodi The Angel of Darkness e Underworld, in un momento in cui la popolarità di Tomb Raider non raggiungeva esattamente livelli astronomici. Nathan era una specie di Lara Croft al maschile, più chiacchierone e imbranato, ma circondato comunque da donne forti come la sua adorata Elena e, appunto, Chloe. Conclusa la storia di Nathan in Fine di un ladro, i Naughty Dog hanno proprio pensato di raccontarci una nuova avventura puntando i riflettori sul gentil sesso, se così possiamo definire due tipe toste come Chloe e Nadine.
L'eredità perduta è anche un passo avanti, strutturalmente parlando, rispetto a Uncharted 4: lo sviluppatore ha gestito la componente open world in modo sensibilmente diverso, offrendo ai giocatori la libertà di progredire nell'avventura al ritmo che preferiscono. Sul fronte del gameplay, invece, si tratta sempre di Uncharted, e cioè di un'avventura in terza persona che mescola la narrazione con l'interazione, tra rompicapi da risolvere, antiche rovine da esplorare e orde di nemici da sconfiggere in frenetici scontri a fuoco. I fan di Tomb Raider devono tenere presente che la narrazione e i combattimenti hanno un peso maggiore nella serie di Naughty Dog, specialmente se sono abituati alle avventure molto più silenziose di Lara. Infine, sarebbe un'ingiustizia sorvolare sul look di Uncharted: L'eredità perduta, forse uno dei titoli tecnicamente più prestigiosi nella libreria di PlayStation 4. Un vero trionfo per gli occhi e per le orecchie che ha dimostrato, ancora una volta, la bravura dello sviluppatore californiano.
Il film: Il mistero dei Templari
Dopo una lunga e penosa riflessione, ci siamo resi conto che non esistono molti film che ricordano le avventure di Lara Croft. Consigliarvi Indiana Jones sarebbe stato veramente banale, senza contare che nella trilogia - perché i film sono tre, non quattro, e chi vi dice il contrario vi sta mentendo spudoratamente - di George Lucas e Steven Spielberg si respira un'aria di altri tempi, in cui si sparava molto meno e si chiacchierava molto di più. Sinceramente, siamo abbastanza sicuri che Indiana Jones l'abbiate visto tutti... e se così non fosse, vedete di rimediare tipo subito. Se invece cercate qualcosa di più contemporaneo e, be'... ignorante, c'è sempre Il mistero dei Templari, pellicola del 2004 diretta da Jon Turteltaub con protagonisti Nicolas Cage e Diane Kruger. Nel film, Nicolas Cage interpreta Benjamin Franklin Gates, uno studioso e cacciatore di tesori che ha puntato il famigerato bottino dei templari, nascosto dai massoni durante la Guerra d'Indipendenza. Per trovarlo, Ben dovrà seguire una serie di indizi nascosti nei posti più improbabili, compresa... la stessa dichiarazione d'indipendenza americana, che arriverà persino a rubare. Il titolo originale del film, infatti, era National Treasure... poi rimaneggiato nell'edizione italiana.
Il film è un susseguirsi di rocambolesche corse contro il tempo, sparatorie e indagini che ricordano fortemente le avventure di Lara Croft: anche quelle spesso iniziavano con la ricerca di qualche antico manufatto, ma finivano col diventare missioni sempre più importanti. Il mistero dei Templari è un film spassoso che tiene compagnia per un paio d'ore grazie a un cast notevole, e invero un po' sprecato, che comprende oltre ai già citati Cage e Kruger, anche attori del calibro di John Voight - il padre di Ben nella pellicola... e il padre di Angelina Jolie, la prima Lara Croft cinematografica, nella realtà! - e Sean Bean, qui nei panni dell'antagonista. È un peccato che la storia si incarti sul più bello in situazioni sempre più implausibili, ma tutto sommato si tratta di un'avventura piacevole che sa intrattenere con alcune trovate ingegnose, senza ricorrere a scene inutilmente violenti o effetti speciali sopra le righe. Nel 2007 è uscito anche un sequel, intitolato Il mistero delle pagine perdute, in cui entra in scena anche la madre di Ben, interpretata da Helen Mirren. Purtroppo il secondo film è nettamente peggiore del primo sotto ogni aspetto.
La serie TV: Relic Hunter
Prodotta e trasmessa tra il 1999 e il 2002, Relic Hunter è il risultato di una collaborazione tra Canada, Francia e Regno Unito che si è avvicinata più di ogni altra alle atmosfere di Tomb Raider. La protagonista Sidney Fox, interpretata dalla bellissima Tia Carrere, è ispirata fortissimamente alla versione originale di Lara Croft: è incredibilmente sexy, è un'archeologa specializzata in storia antica e adora rischiare la pelle per mettere le mani su manufatti e reliquie perdute. La serie è composta da tre stagioni per un totale di sessantasei puntate da circa quaranta minuti. Ciascuna di esse comincia con un flashback che inquadra il manufatto di turno, quindi si sposta nel presente e si concentra sulle indagini di Sidney. Quest'ultima è spesso aiutata dal suo sfortunato assistente, Nigel Bailey, e da una svampita segretaria di nome Claudia. Nel corso delle stagioni, Sidney ha cercato e trovato tesori più o meno famosi come la chitarra perduta di Elvis Presley o la meridiana di Zeus, la spada magica di San Gabriele o l'armatura di Cesare: spesso, infatti, le avventure di Sidney Fox sprofondano nel soprannaturale, specialmente se i manufatti hanno a che fare con miti e leggende.
Solitamente, comunque, Sidney deve vedersela con altri cacciatori di tesori senza scrupoli o assassini efferati come Fabrice De Viega, l'uomo che ha ucciso il suo mentore quando era ancora una bambina. Relic Hunter è una serie televisiva d'azione, ma si tratta indubbiamente di una produzione di serie B realizzata sul finire degli anni '90 con un budget abbastanza limitato che puntava soprattutto sul fascino di Tia Carrere, divenuta famosa con un ruolo fisso nella soap General Hospital, anche se molti la ricordano soprattutto per aver interpretato Juno Skinner in True Lies. È una serie TV comunque molto piacevole che sulle nostre reti nazionali è stata trasmessa parecchie volte negli anni passati: non si prende troppo sul serio, ruota intorno a un cast di personaggi stereotipati ma tutto sommato simpatici e racconta in modo diverso dal solito alcune storie che conosciamo bene. Insomma, se mai dovessero realizzare una serie televisiva su Tomb Raider, Relic Hunter potrebbe essere la sua paradossale fonte d'ispirazione.