Splatoon 2 non è di certo uno sparatutto in terza persona canonico, e forse è stato anche questo uno dei motivi del suo successo. Il franchise è nato nel 2015 sul mai troppo compianto Nintendo Wii U, per poi tornare alla grande la scorsa estate in esclusiva su Nintendo Switch. Splatoon 2 si è rivelato non solo fresco, originale e divertente come lo ricordavamo, ma è stato anche notevolmente potenziato dal punto di vista di contenuti e possibilità di gioco, pur lasciando intatte gran parte delle meccaniche di base. Negli ultimi anni è innegabile che il mondo degli eSports sia cresciuto notevolmente, anche nel nostro paese (a fatica, ma ci si prova). In attesa dei tornei ufficiali di Super Smash Bros. per Nintendo Switch, dei quali sapremo qualcosa al prossimo E3, Splatoon 2 è già a tutti gli effetti dentro il mondo della competizione sportiva videoludica, grazie ad un accordo tra Nintendo ed ESL.
I calamari conquistano ESL Italia
Siete particolarmente bravi a splattare gli avversari in Splatoon 2? Anche voi pensate che l'ultimo sparatutto in terza persona a squadre di Nintendo sia così tecnico e profondo da meritarsi il suo spazio nella scena competitiva, non solo italiana ma anche globale? Allora probabilmente siete fortunati e state vivendo nel periodo storico giusto. Nintendo ha avuto piani ambiziosi sin dall'inizio per Splatoon 2, e lo ha dimostrato non soltanto continuando ad arricchire il titolo di nuovi contenuti (l'aggiornamento alla versione 3.0 è arrivato recentemente), ma anche firmando una partnership con ESL. ESL Play, per chi non lo sapesse, è la piattaforma leader nel mondo degli eSports, e si occupa di organizzare tornei su un vasto numero di titoli, anche molto diversi tra loro. Nintendo ed ESL si sono quindi coalizzate nell'obiettivo di fornire ai giocatori di Splatoon 2 una serie di incontri ufficiali online ogni domenica del mese, con la finalissima da disputare immediatamente all'inizio del mese successivo; si tratta, e le società ovviamente ne vanno orgogliose, della più grande esperienza competitiva di Nintendo Switch mai realizzata, ma è interessante soprattutto perché permette proprio a tutti di partecipare, comodamente da casa.
Gli incontri avranno inizio la prossima domenica e continueranno a cadenza settimanale: partecipare è estremamente facile, basta registrarsi al sito ESL in un gruppo di almeno quattro agguerriti amici e puntare al primo posto. Tra l'altro ne vale veramente la pena, perché Nintendo non ha affatto intenzione di lesinare sui premi in palio: il primo posto per il mese di Maggio 2018 prevede quattro software per Nintendo Switch, che con tutta probabilità saranno i titoli di punta targati Nintendo, e quattro accessori ufficiali per la ibrida della casa di Kyoto. Uno per ogni membro della squadra, insomma, così è impossibile litigare. Per arrivare alla sfida finale di inizio mese, però, occorre portare a casa vittorie importanti durante le quattro domeniche immediatamente precedenti, accumulando punti su punti.
Qualche consiglio per splattare alla grande
Giocare a Splatoon 2 comodamente seduti sul divano in salotto, senza pensare al domani, è un modo completamente legittimo di approcciarsi allo splattatutto Nintendo; ma partecipare ai tornei, organizzarsi con i compagni di squadra ed essere preparati contro altri giocatori professionisti è decisamente un altro discorso. Come si diventa dei vero Pro in Splatoon 2? Esistono trucchi, scorciatoie o rituali magici per diventare invincibili? Niente di tutto questo, e meno male: i veri campioni di Splatoon 2 non sono soltanto giocatori dotati, ma anche persone che si sono rimboccate le maniche e hanno speso ore ed ore nel mondo di gioco affascinante inventato di sana pianta da Nintendo. Come in tutti gli eSports, l'esperienza è davvero l'elemento fondamentale: per padroneggiare uno sparatutto online competitivo come Splatoon 2 bisogna giocare, e giocare parecchio; anzi questo discorso vale particolarmente per Splatoon 2, dal momento che non solo include un numero elevatissimo di indumenti equipaggiabili, armi e scenari, ma anche perché Nintendo lo supporta a tal punto che a distanza di un mese ci ritroviamo in un contesto diverso da come lo avevamo lasciato, sempre più ricco, soprattutto ovviamente se fino a questo momento siamo stati dei giocatori occasionali.
Un primo consiglio molto importante è non solo quello di trovare l'arma adatta alle nostre esigenze, quella per la quale siamo decisamente più portati, ma diventare in grado all'occorrenza di padroneggiarle tutte. Per questo motivo, non è una scelta intelligente saltare le interminabili conversazioni di Armand, il nostro spacciatore di armi a colore di fiducia, anzi dovremmo ascoltarlo il più possibile. Prima di acquistare i nuovi strumenti, poi, è opportuno selezionare l'opzione per provarli, iniziando a prenderci un po' la mano e saggiandone le possibilità ancor prima di correre in una lobby online a colorare tutto. Le armi di Splatoon 2 sono tante, ma soprattutto sono estremamente diverse nell'utilizzo. Ricordiamo sempre che lo scopo del gioco è colorare quanta più superficie possibile, non fare fuori i nemici (anche se ovviamente eliminarli è utile per facilitarci i compiti), e che il bilanciamento delle armi è estremamente variegato. Il rullo è una gioia per gli occhi, perché riempie le superfici di colore, e può anche lanciare colpi singoli molto potenti, tuttavia negli scontri ravvicinati, soprattutto se attaccati alle spalle, si rivela estremamente scomodo. È importante trovare il giusto equilibrio tra difesa da eventuali assalti nemici e possibilità di colorare il più possibile, anche tenendo d'occhio due strumenti tattici d'eccezione: le armi secondarie e speciali. Il discorso fatto per le armi può naturalmente essere esteso alle mappe di gioco: bisogna non solo vederle tutte, ma anche studiarne la conformazione, per poi ricordarsi ogni singolo passaggio utile o punto pericoloso. Una mappa che non padroneggiamo è sempre potenzialmente una mappa in cui perdiamo, soprattutto se gli avversari invece la conoscono molto meglio di noi; e in un gioco come Splatoon 2, in cui la coordinazione è tutto, come è possibile mettersi d'accordo con i nostri compagni per un piano d'attacco, se un membro del gruppo non si ricorda dove va a finire un percorso, o cosa si nasconde dietro un punto sopraelevato?
Ancora un consiglio utile: anche se possedete armi estremamente fidate, anche se ricordate a memoria tutte le mappe di gioco, per vincere è importante essere vestiti di tutto punto. Non parliamo dell'apparenza estetica: in Splatoon 2 non è l'occhio a volere la sua parte, non nei tornei, quanto piuttosto i bonus attivi e passivi legati all'equipaggiamento. Il nostro personaggio può indossare fino a tre elementi: un accessorio (cappelli, occhiali, caschi...), un indumento (solo per citarne alcuni: magliette, t-shirt, polo, giacche) e infine le scarpe. Ognuno di questi oggetti potrà possedere fino a tre slot dedicati alle abilità, per un totale di nove skill in tutto: un bel buff per il nostro Inkling, se ci pensate. Ma quali abilità bisogna equipaggiare? Dipende ovviamente dallo stile di gioco: preferite essere veloci o resistenti? Volete una ricarica di colore più rapida, o desiderate che l'arma secondaria sia pronta in meno tempo del previsto? A prescindere dalla risposta, anche qui bisogna sperimentare, mescolare, inventare... e ovviamente partecipare agli Splatfest per ottenere l'unica valuta di gioco in grado di potenziare l'equipaggiamento fornendogli slot aggiuntivi. Avete acquistato da poco Splatoon 2 e volete entrare subito in competizione? Il nostro consiglio è allora quello di dare tempo al tempo: intanto per il primo mese godetevi il gioco, testate con calma le armi, partecipate allo Splatfest, e studiate l'equipaggiamento. Salite di livello e guadagnate tanta esperienza e denaro per sbloccare nuovi oggetti e armi da poter acquistare nei negozietti della piazza. La preparazione è il cuore della vittoria. Poi, se potete, cercate di seguire qualche evento su Splatoon 2 per vedere come giocano gli altri professionisti: si impara molto anche semplicemente osservando chi al momento è più bravo di noi.