Versione testata: Xbox 360
Dopo diversi mesi in cui sembrava svanito nel nulla, Blur, racing game di Bizarre Creations, in uscita su Xbox 360, PlayStation 3 e PC, torna a far parlare di sé grazie all'evento tenutosi la scorsa settimana a Liverpool. La prova del gioco, rigorosamente multiplayer, ha potuto svelare molte delle nuove caratteristiche del titolo, che senza mezzi termini è possibile definire una sorta di Wipeout su ruote coperte, con in più un sistema di upgrade delle vetture del tutto simile ai perk di Modern Warfare. Un inedito mix, qualcosa che potrebbe suonare strano, più che inconsueto, e invece, dopo le innumerevoli partite fatte contro altri diciannove colleghi giornalisti, è possibile affermare che Blur, nonostante la sua natura fortemente derivativa, funzioni alla grande, e che soprattutto ha una sua identità precisa e peculiare.
Fulmini e saette
L'offerta di gioco si compone di quattro tipologie di gara, del tutto uguali sia in multi che in single player. La nostra prova si è focalizzata esclusivamente sulla power up racing, ovvero una corsa "semplice" per un massimo di venti giocatori, mentre le altre tipologie solamente annuciate sono lo skirmish, per dieci contendenti, mash up, una sorta di destruction derby e hardcore, senza power up e con danni maggiorati. Blur è un gioco arcade, e come Bizarre Creations ha tenuto a dire durante la presentazione, è pensato per quegli utenti a cui piacciono i titoli action, e infatti più che il modello di guida ad impressionare maggiormente sono i stati i power up, le armi a disposizione delle vetture e il modo in cui possono essere utilizzate in gara. Iniziamo subito col dire che in Blur sono disponibili circa cinquanta vetture, tutte con licenza ufficiale e di vario genere. Da pick up anni 50 si passa a Camaro, Corvette e Viper, ma fanno bella mostra di sé anche la Volkswagen Scirocco, l'Audi A3, Hummer, la Skyline, maggiolini che sembrano usciti da una puntata di Pimp my ride e vere e proprie supercar di lusso come la svedese Koenigsegg. Le macchine, sbloccabili con un meccanismo che traccia i nostri progressi non solo relativi alla posizione a fine gara, ma anche tenendo conto di tutto quello che facciamo in pista, fan guadagnati inclusi, sono dotate di diverse caratteristiche. Oltre a velocità, accelerazione e difficoltà di guida spiccano il grip e l'energia della vettura. Fondamentalmente ogni macchina si porta in dote uno stile di guida (e di combattimento) diverso, un po' come se si dovesse scegliere una classe in un RPG. Scegliendo una sportiva avremo una macchina veloce, dalla grande accelerazione, maneggevole ma con poca energia. Di converso scegliendo un suv ci troveremo tra le mani un mezzo che praticamente va sempre dritto oltre ad andare piano, ma robustissimo, con molta energia e capace di mandare fuori strada una scattante coupè con una semplice sportellata.
In pista, la scelta effettuata viene messa alla prova quando si tratta di scagliare addosso agli avversari tutti i power up che riusciamo a raccogliere. Le armi sono essenzialmente di due tipi, difensive e offensive, ma cosa molto interessante, possono essere utilizzate in entrambi i modi a seconda della situazione. Lo strumento di offesa principale è Shaunt, una sorta di bolla/missile rossa esplosiva a ricerca, a seguire troviamo Barge, una scarica circolare intorno alla vettura, particolarmente utile in fase di sorpasso o alla prima curva quando c'è bagarre, Shock, tre pozze di plasma lanciate random sul tracciato, che oltre a danneggiare seriamente la macchina, annebbia anche i circuiti di ricerca automatica del missile, Bolt, tre piccole scariche, tre proiettili che "stordiscono" brevemente l'avversario e le classiche mine. A questi si aggiungono Nitro, ovvero lo scatto di breve durata, impareggiabile quando si tratta di seminare i missili, lo scudo che non ha bisogno di presentazioni e il kit di riparazione che ripristina l'energia perduta. Molti dei power up hanno un duplice utilizzo: innanzitutto tutti possono essere lanciati sia anteriormente che posteriormente alla vettura (vedere l'impatto di un proprio missile a ricerca nello specchietto retrovisore è fonte di grande gratificazione), Bolt ad esempio, oltre a stordire l'avversario, può essere utilizzato per intercettare lo Shaunt in arrivo e per distruggere le mine, mentre Nitro può essere usato anche al contrario come aerofreno, per impattare violentemente le vetture che inseguono e farne strage. Le armi quindi sono molte, saperle utilizzare al momento opportuno è quindi importante e necessario per la vittoria finale. Per permetterci di gestire il nostro inventario (è possibile raccogliere un massimo di tre armi contemporaneamente) il gioco ci dà la possibilità di scegliere quale utilizzare, e se lo spazio non bastasse possiamo "gettare" quella che non ci serve. Tutto ciò serve a dare un pizzico di profondità in più, tenere a portata di mano il kit di riparazione o lo scudo può fare la differenza nei momenti più concitati della gara.
Racing Warfare
La vera particolarità di Blur risiede però, più che in un ben congegnato sistema di armi, nella customizzazione della vettura, nel modo in cui, similarmente ai perk di Modern Warfare, possiamo variare l'approccio alla gara e il bilanciamento del mezzo. Una volta selezionata la macchina, è possibile scegliere la sua dotazione di tre tratti peculiari, tra un layout difensivo, uno aggressivo, uno medio e uno completamente customizzabile. I tratti, gli upgrade sono circa trecento, e vengono sbloccati al raggiungimento di particolari obiettivi in pista, anche qui in una maniera del tutto simile alle sfide di Modern Warfare. La prova non ne ha rivelati molti, ma oltre a quelli che donano un bonus alla velocità, alla resistenza e al grip della vettura ne spiccavano alcuni molto interessanti, come quello che fa piovere dei finti power up esplosivi, quello che rende più difficile il tracciamento de parte del missile Shaunt, quello che converte la distruzione della vettura avversaria in ripristino della propria energia, o quello che azzera i power up avversari.
In quest'ottica le "sole" cinquanta vetture disponibili non dovrebbero costituire un grande problema di varietà visto l'alta possibilità di personalizzazione presente. Solo una prova più approfondita ci potrà dire quanto siano realmente differenti ed efficaci i vari upgrade, per ora i diversi layout e i pochi tratti sbloccati hanno cambiato nettamente la condotta di gara. Un altro dei fattori che potrebbe fare la differenza sul lungo periodo in Blur è il matchmaking nelle partite multigiocatore. Il pannello di scelta di cosa implementare e cosa escludere in gara non ha nulla da invidiare a quello dei più blasonati fps. Fatta eccezione per il disegno del tracciato, è possibile realmente decidere come gareggiare, quali e quanti power up utilizzare, la qualità dell'intelligenza artificiale passando per i danni e l'energia. E visto che più che il single player, il multigiocatore sembra essere ciò che spingerà il gioco per molto tempo dopo la sua data di uscita (a detta degli sviluppatori, ma l'impressione avuta è questa), l'aspetto social sembra essere molto curato. Tutto quello che si fa viene tracciato, mandare un invito (fino ad un massimo di tre persone per volta) può essere fatto o via Psn/Xbox Live Message (anche per utenti Silver), ma anche usando Twitter. La cosa interessante è che non si tratta di un semplice vuoi giocare?, il destinatario riceverà delle informazioni dettagliate sullo status del mittente e sull'ultima corsa effettuata in single player, in modo da avere tutte le info a riguardo. L'idea di Bizarre è che si sviluppi una sorta di ping pong tra gli utenti, tutte le partite create verranno monitorate dagli sviluppatori i quali senza ricevere veri e propri feedback diretti, potranno vedere e capire cosa va e cosa non va nel gioco.
Come in discoteca
Pad alla mano tutto ciò si è tradotto in un gioco molto divertente e frenetico, e cosa molto importante mai frustrante nonostante un titolo del genere possa piuttosto facilmente far giungere il giocatore alla soglia di sopportazione massima quando all'ultima curva si viene impietosamente sbattuti fuori per l'ennesima volta. L'ingegnosa implementazione delle varie caratteristiche dei power up è molto facile da imparare, e grazie alle decine di upgrade disponibili, anche tatticamente molto profonda. Ovviamente sono molte le cose da verificare più in profondità, la cosa che più è risultata evidente è una certa pesantezza delle vetture, anche quelle più "sguscianti" e performanti, sembra insomma che Bizarre Creations abbia posto più enfasi sulla parte action che quella di guida pura, che ne esce parzialmente penalizzata.
In tal senso una prova della modalità hardcore è assolutamente necessaria. Chiudiamo il nostro resoconto sul gioco con una breve disamina tecnica del lavoro svolto dagli sviluppatori. Sessanta granitici frame al secondo sono messi a disposizione di un motore che disegna un bordo pista e delle vetture ben dettagliate, con buoni riflessi sulla carrozzeria, ma soprattutto annichilisce il giocatore con una serie di effetti speciali ogni qualvolta spariamo (o subiamo) il colpo di un'arma. Il gioco insomma è molto bello da guardare, in un tripudio continuo di luci fluorescenti, lampi e flash viola, rossi, azzurri. Buono anche il lavoro fatto sui danni alle vetture, solamente estetici (l'energia della macchina supplisce alla mancanza), che si limita a parabrezza in frantumi, carrozzeria rigata e paraurti che si staccano dopo gli urti più violenti. Inoltre in tempi in cui lo split screen non va più molto di moda, Blur lo include come un vero e proprio punto di forza, e a parte un piccolo, ma ininfluente abbassamento della qualità grafica, è virtualmente indistinguibile dalla sua controparte a schermo pieno, fluidissimo per quattro giocatori e con tutti gli effetti al posto giusto. Il rinnovato racing game di Bizarre Creations sarà in uscita a partire dal 28 maggio su PC, Xbox 360 e PlayStation 3. Vi ricordiamo che a partire dall'8 marzo sarà attiva una beta multiplayer, e Multiplayer.it sarà tra i siti che metteranno in palio numerose chiavi per tutti i suoi lettori. Non mancate quindi di visitarci quotidianamente per tutte le novità!
CERTEZZE
- Più profondo di quanto si potrebbe pensare
- Tecnicamente ben fatto
- Matchmaking molto ben sviluppato
DUBBI
- La guida vera e propria potrebbe essere penalizzata
- Durata in single player