Roubaix, Francia. A un'ora di treno da Brussels, nel mezzo di una regione celebre per l'industria tessile e siderurgica, i francesi si sono costruiti il loro personale fenomeno videoludico di massa. Risale infatti a dieci anni or sono la fondazione di Ankama, inizialmente specializza in web design ma divenuta nel tempo un vero e proprio sviluppatore di videogame, prima, e poi di tutta una serie di produzioni più o meno laterali ma sempre ispirate dalle stesse linee guida che hanno accompagnato la società sin dai primi passi di DOFUS.
Arrivati al 2011 i giochi sono diventati parecchi e le iniziative ancora di più, dato che tra cartoni animati, fumetti, giochi di carte e da tavolo, quella che un tempo è partita come un'iniziativa di tre persone è divenuta un'azienda che conta più di 450 impiegati sparsi tra l'Europa, quasi tutti, e una trentina allocati nella sede giapponese. Il 5 e il 6 marzo scorsi siamo stati a Lille, il centro urbano più grande nelle vicinanze di Roubaix, per partecipare alla sesta Ankama Convention: un appuntamento che tutti gli anni è utile per annunciare nuovi progetti, fare il punto della situazione su quelli già in corso d'opera e permettere alla community di prendere parte alle attività appositamente organizzate.
Un progetto ben delineato
Il successo di Ankama si è nel tempo allargato fino a portare al rilascio di client multilingua, anche in italiano, e la registrazione di un totale di 40'000'000 di account. Ciò detto, gli appassionati che si sono stretti attorno allo sviluppatore sono prima di tutto quelli dei paesi francofoni, a cui si è aggiunta nel tempo una larga fetta di utenza di lingua spagnola e più di recente tedesca. L'enorme riscontro avuto in Francia e nei vicini Belgio e Svizzera ha permesso la creazione di un progetto transmediale, come viene definito dai responsabili stessi: che si parli dei due MMO, DOFUS e WAKFU, di un altro tra i giochi in sviluppo oppure di fumetti, cartoni animati o collezionabili, tutte le storie raccontate sono raccolte sotto uno stesso tetto, collegate tra loro in modo che usufruendo di più fonti si abbia una più completa visione d'insieme.
Uno dei piatti più importanti sul menù dell'Ankama Convention, ad esempio, era quello relativo al Ladrurbo e al Danzal. Due classi completamente nuove: una sorta di rogue, il primo, specializzato nell'uso delle bombe possibilmente fatte scoppiare in temibili combo, mentre il secondo viene contraddistinto da meccaniche più varie, modificabili a seconda di quale tra le tre maschere in suo possesso indossa in quel momento. Questa coppia di aggiunte, che rappresentano la tredicesima e quattordicesima classe, sarà disponibile in DOFUS da aprile ma all'uscita anche in WAKFU, attualmente in beta, e in Arena: Confrontation, il titolo che mette i combattimenti a turni tipici di Ankama al servizio del player versus player. Ma non è tutto perché un personaggio che corrisponde alle caratteristiche del Danzal, Maskeman, e uno a quelle del Ladrurbo, Remington Smin, sono protagonisti di altrettanti fumetti rilasciati in volumi rispettivamente da dicembre e febbraio.
Senza considerare le apparizioni nella seconda serie del cartone di WAKFU - la prima è attualmente in programmazione anche in Italia, su Cartoon Network - e, chi lo sa, magari anche nei prodotti di animazioni destinati alle sale cinematografiche, in uscita nel 2013 e nel 2014. E il discorso può essere allargato a merchandising come le action figure, i pupazzi, gli artbook e così via. Un altro esempio significativo è stato fatto nel corso di una presentazione dedicata a WAKFU: durante una puntata del cartone i protagonisti hanno attraversato una location presente anche nel gioco e difficile da scovare altrimenti, dando così un piccolo vantaggio a chi segue la messa in onda delle puntate. Nessun tassello del puzzle è necessario ma tutti contribuiscono a dare più dettagli, a far sentire gli appassionati parte di un progetto. Fan che, come spesso accade quando la passione supera l'interesse per il prodotto e abbraccia un'intera filosofia di sviluppo, si sbizzarriscono in esibizioni come i contest per il miglior cosplayer o come l'affluenza stessa alla contentino.
Direzione videogame
Tornando su binari più consoni per queste pagine, diversi sono stati i prodotti portati alla nostra attenzione. Il protagonista assoluto resta DOFUS 2.0, da noi recensito a questo indirizzo e presente all'evento con un nuovo boss speciale, che i giocatori hanno fatto lunghissime file per sconfiggere. Molto interessante anche tutto il lavoro in corso per WAKFU, di cui abbiamo potuto recentemente parlare in un lungo provato: la componente sociale, politica e l'interazione con l'ecosistema sembrano voler portare questo secondo MMO all'attenzione di un pubblico più adulto, con alcuni responsabili di Ankama che ci hanno confermato l'accesso alla beta di un'utenza compresa tra i 18 e i 40 anni.
Meno conosciuto ma per questo al centro di un progetto di rilancio, Arena: Confrontation ci è stato mostrato nella sua ultimissima versione che mette assieme personaggi, stile e suggestioni dei due prodotti sopra citati per creare un'esperienza da RPG tattico competitiva. Questa volta il modello non prevede un abbonamento mensile ma è free to play con la possibilità di eseguire alcune microtransazioni, uno step successivo comunque a quella che è la priorità in questo momento: la sedimentazione di una base utenti sempre più vasta e attratta dal lavoro di bilanciamento e ottimizzazione delle leghe e-sportive. Sempre su PC ma con un target diverso, oltre che interamente web based, quindi senza alcun client e sperimentali su qualsiasi sistema operativo, sono invece WAKFU - I Guardiani e Pappaball.
Il primo rappresenta una versione edulcorata del gameplay originale, una sorta di casualizzazione che usufruisce di nuovi contenuti settimanali legati alla messa in onda del cartone animato. Mentre il secondo è uno strategico competitivo a turni simultanei che riprende una disciplina sportiva già nota agli appassionati degli altri titoli Ankama. Se questi ultimi due non faranno probabilmente impazzire l'utenza media di Multiplayer.it, ben più interessante è invece l'hack and slash Slage, di cui però ci siamo riservarti di parlare nel corso di un articolo a parte, dedicato a una prova che abbiamo effettuato su una versione pre-beta. Infine ci sono alcuni progetti che esulano, per una volta, dall'ambito PC. Parliamo innanzitutto di Islands of WAKFU, un beat'em up con elementi da sparatutto su uno sfondo isometrico, in uscita a marzo su Xbox Live Arcade per 1200. La presenza della cooperativa in locale lo potrebbe rendere un interessante investimento per i nostalgici dei classici per le console a 16-Bit, anche se non sappiamo quanto da solo possa rappresentare una spinta a lanciarsi alla scoperta dei due universi principali. L'altra iniziativa è Dofus Battles, presto disponibile su iPhone e iPad, un tower defence che come il gioco precedente è fatto per attrarre l'interesse di chi già è iniziato alle altre produzioni, piuttosto che a nuovi utenti.
L'impressione generale è stata insomma quella di una realtà in crescita, che nell'ambito videoludico di nostro interesse si sta muovendo per diversificare l'offerta su più fasce di utenza differenti. DOFUS 2.0 è oramai un progetto ben definito e capace di camminare con le sue gambe, mentre restiamo in attesa di nuove informazioni e dettagli da poter condividere sui futuri sviluppi di WAKFU e dell'interessante Sladge.