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GDR in salsa europea

Abbiamo avuto la possibilità di provare in esclusiva uno dei nuovi personaggi che formeranno il cast del titolo in arrivo a fine maggio!

PROVATO di Roberto Vicario   —   19/04/2011
Dungeon Siege III
Dungeon Siege III
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Versione testata: Xbox 360

La serie Dungeon Siege ha, fin dalla sua prima apparizione, attirato le attenzioni degli appassioni delle esperienze ruolistiche d'azione. A fare da traino a questo interesse c'era un'ottima realizzazione tecnica e un gameplay profondo ma allo stesso tempo piuttosto permissivo ed immediato. Arrivata al terzo capitolo, la saga ha subito due forti scossoni: il primo riguarda il passaggio di consegne dal team di sviluppo originale, i talentousi Gas Powered Games, agli specialisti dei seguiti Obsidian Entertainment. In secondo luogo il cambio di publisher, che vede coinvolta una Square Enix sempre più orientata ad espandere i proprio orizzonti nel vecchio continente, attraverso brand e sviluppatori occidentali.

Katarina, o mia Katarina

I fan che da tempo aspettano notizie sulla trama che ruota attorno ai personaggi e al mondo di Ehb in Dungeon Siege III, rimarranno delusi nell'apprendere che durante l'hands on le informazioni che abbiamo potuto reperire riguardo quest'ultima, sono state piuttosto scarne e lacunose. Per il momento ci è dato sapere solamente che dovremo impersonare uno dei pochi membri della decima legione rimasti a proteggere il regno. Il nostro compito, che si diramerà tra le varie missioni della quest principale, consisterà nel riformare quest'ultima per ristabilire l'equilibrio tra il regno dei potenti e le fazioni di Ehb.

GDR in salsa europea

Come specificato nell'occhiello dell'articolo, la nostra prova si è focalizzata su un personaggio in particolare: Katarina. La ragazza di sangue misto - umano da parte di padre, lescanzi da parte di madre - è un personaggio che predilige l'uso della armi da fuoco. Nel set iniziale che ci è stato messo a disposizione, avevamo la possibilità di scegliere tra un fucile per colpire i nemici a lungo raggio e delle pistole per gli scontri ravvicinati. Il mana a disposizione, più che per castare magie, serviva a potenziare i vari colpi con proiettili rimbalzanti e precisi colpi alla testa dal danno critico. La quest da noi testata cominciava dal maniero dei legionari che prendeva fuoco. La fuga dal palazzo fungeva da tutorial per familiarizzare con i comandi di gioco. La mappatura dei comandi, a conti fatti, è risultata molto semplice: il tasto A è adibito all'uso delle armi, X all'attivazione dei colpi speciali che sprecano manna e LT per schivare e parare i colpi colpi nemici. Inoltre avendo il nostro personaggio due tipi di arma da fuoco, con il tasto LB si poteva comodamente scegliere quella che volevamo utilizzare.

Proiettili ed esperienza

Fin dai primi scontri contro i nemici controllati dall'intelligenza artificiale, abbiamo capito come Katarina sia un personaggio che, un po' come i maghi, si posiziona dietro le linee, prediligendo lo scontro a distanza a quello corpo a corpo. La presenza delle due pistole utili nel medio-corto raggio, non era sufficiente a mitigare questa predominanza. Nella nostra prova single player, queste peculiarità hanno ovviamente pesato: pur avendo nel party un personaggio controllato dall'IA - settata a livello medio - la maggior parte degli scontri si risolveva con continue schivate per cercare di prendere distanza dai nemici, facendo sembrare Katarina più un ninja che saltava qua e là, piuttosto che una fuciliera. La situazione è drasticamente cambiata quando un altro giocatore umano ha preso i comandi del personaggio virtuale grazie al sistema drop in - drop out di cui il titolo è dotato.

GDR in salsa europea

In questo modo è venuto fuori tutto il potenziale della ragazza: con un abile gioco di squadra il nostro compagno, che controllava una sorta di guerriero, attirava i nemici verso il corpo a corpo e noi da lontano ne abbassavamo la vita, lasciando il facile compito al nostro partner di finirli con qualche spettacolare combo. Come ogni GDR che si rispetti, ad ogni uccisione o colpo inferto corrispondevano un totale di punti esperienza che arrivati a una determinata cifra, comportavano il passaggio di livello. Il passaggio di quest'ultimo ci ha dato la possibilità di sbirciare il sistema di potenziamento del gioco, suddiviso in tre categorie: Abilità, Capacità e Talento. Nella prima si poteva scegliere quale nuova abilità far apprendere al nostro personaggio, nella seconda si definivano alcune peculiarità della stessa appena imparata, mentre nell'ultima andavamo a potenziare le statistiche di quelle precedentemente apprese. Ovviamente le scelte saranno limitate e nella crescita del personaggio risulteranno molto importanti quelle che faremo, ad esempio se continuare a far apprendere nuove abilità al nostro personaggio o potenziare quelle che già conosce. Tutto come da copione, insomma. Infine, molto influente risulterà anche la scelta dei vestiti e delle armi usate dal personaggio. Questi oggetti, reperibili nei vari forzieri sparsi per le terre di Ehb o acquistabili presso i vari mercanti, aumenteranno o diminuiranno le caratteristiche del nostro alter ego influendo su velocità, forza, precisione e via dicendo.

Tecnicamente parlando

Sotto il profilo tecnico, Dungeon Siege III si attesta su livelli più che buoni. Grazie all'ottima visuale isometrica, la telecamera inquadrerà sempre i personaggi, dando il giusto supporto visivo ai giocatori durante gli scontri. Inoltre le texture e il mapping dei fondali di gioco e l'ottimo sistema dinamico di luci, donano immagini e scorci che invogliano l'esplorazione. Unica pecca riguarda le location al chiuso, molto meno definite e curate rispetto a quelle all'aperto come foreste e villaggi.

GDR in salsa europea

Ancora non ci possiamo sbilanciare per quel che concerne la trama viste le poche informazioni che abbiamo potuto ricevere, anche se durante la nostra prova abbiamo scoperto che ci saranno, oltre alla trama principale, molte quest secondarie che allungheranno e arricchiranno la storia raccontata. Concludiamo questa prova con una notizia che renderà felici gli amanti del multiplayer in rete, dato che oltre che in locale sarà possibile giocare tutto il titolo in modalità cooperativa online. L'hands on è risultato piuttosto convincente sotto certi aspetti, anche se non possiamo sbilanciarci su parecchi elementi che meritano di essere approfonditi in sede di recensione. Una cosa è certa: il gioco dimostra di avere grossissime potenzialità in cooperativa e di funzionare splendidamente con il pad, facendo conseguentemente brillare il porting console.

CERTEZZE

  • Il pad console si adatta perfettamente al gameplay del gioco
  • Giocato in cooperativa diventa molto divertente
  • I nemici vi daranno filo da torcere
  • Katarina è un personaggio discretamente interessante...

DUBBI

  • ...anche se in single player, probabilmente, non sarà la scelta più felice
  • Nonostante i vari potenziamenti, le abilità da far apprendere al personaggio potrebbero essere un po' poche rispetto ad altri GDR
  • Da valutare net code e longevità