10 anni or sono ero un giocatore che mai avrebbe usato la console per dedicarsi a un FPS. Avevo la Playstation 2 che usavo per Gran Turismo e Fifa e sul pc erano installati Wolfenstein 3D, Doom, Quake, Half Life e svariati simulatori di volo.
Poi esce Halo. Lo provo in un negozio di quelli che oggi non ci sono più o quasi e qualcosa scatta. Torno il giorno dopo, quello dopo e quello dopo ancora. Il sabato dopo entro in negozio con la PS2 e una decina di giochi, quanto basta per comprare Xbox, un secondo controller, un altro gioco e, ovviamente, Halo: Combat Evolved.
In una settimana la Playstation è solo un pallido ricordo e sull'altro gioco che avevo preso, così come sul computer, la polvere ha iniziato a depositarsi senza problemi perché Master Chief monopolizza il tempo libero dopo le lezioni dell'università.
Operazione nostalgia
Quando mi è stato proposto di andare alla presentazione di Halo: Combat Evolved - Anniversary ho risposto d'istinto "sì", poi ho iniziato a pensare...ma ha senso far uscire una nuova versione di Halo, del primo Halo? Ormai siamo arrivati al terzo capitolo, senza contare Reach, ODST e Halo Wars (che di Halo ha praticamente solo il nome).
Arrivati alla Kinect Home ho avuto la risposta che cercavo: certo che ha senso, eccome!
Dopo una breve presentazione da parte di Andrea Giolito, Product Marketing Manager Xbox Games & Accessory, la parola è passata a i ragazzi di 343 Industries che ci hanno spiegato cosa si prova a confrontarsi con il titolo che ha cambiato per sempre il modo di giocare agli FPS. A parte l'ovvia emozione ci è stato raccontato quanto sia stato difficile resistere alla tentazione di cambiare qualcosa nel gioco e quanto sia stato difficile trasportare qualcosa di così enorme come Halo nel 21° secolo, non perché di difficile realizzazione, quanto per non snaturare la storia e il gameplay stesso. Durante la presentazione ci è stato detto che non si è voluto fare un'operazione nostalgia che riproponesse semplicemente Halo ai giocatori di oggi, quelli che 10 anni fa erano alle elementari (e che se andava bene lo vedevano giocato dai fratelli maggiori) ma volevano far si che un gioco così importante risplendesse al pari degli ultimi blockbuster che da qui a Natale usciranno sul mercato.
Grafica aggiornata, ma non solo
Che fare per raggiungere questo scopo? Semplice, non toccare la storia, aggiornare la grafica e aggiungere quel qualcosa in più che mancava al multiplayer. Il risultato è letteralmente strabiliante e, dopo aver provato di persona Halo: Combat Evolved - Anniversary, possiamo dire senza paura di essere smentiti che se Bungie ha fatto un lavoro superlativo 10 anni fa, 343 Industries, insieme a Saber Interactive e Certain Affinity hanno il merito di aver trovato il sistema di portare Halo alla massima potenza. Aggiornare la grafica però non è un processo semplice perché si deve tenere conto di vari fattori. Bisognava trovare un equilibrio che non pesasse troppo su un motore ormai datato, ma che non andasse a stravolgere l'atmosfera di un gioco che ha appassioanto milioni di giocatori. Allora che fare? I vari reparti delle tre software house hanno iniziato a creare bozzeti, parti di codice, texture e tutto quello che serviva per rifare un nuovo vestito "su misura" ad Halo e, per verificare i progressi, si è iniziato a far correre parallelamente l'azione del vecchio e del nuovo Master Chief. Un pulsante permetteva di passare dalla grafica vecchia, oggi piatta e senza dettagli, alla nuova, ricca di effetti di luce e particolari, così da verificare che la timeline del gioco non venisse compromessa.
Far girare due motori grafici in contemporanea, infatti, è qualcosa che non tutti sono in grado di fare senza problemi. Durante questa fase però gli sviluppatori si sono resi conto di quanto bello fosse poter passare tra le due grafiche e hanno pensato di mantenere questa feature anche nella versione finale del gioco. In più ci è stato fatto notare quanto tempo ha comportato il ridisegnare le varie texture in modo da renderle adatte. Un look troppo "attuale" non sarebbe stato credibile per un gioco di 10 anni fa, così come un qualcosa di semplicemente abbozzato non gli avrebbe reso giustizia. Perciò si è pensato a come sarebbe stato il gioco se a cavallo tra gli anni '90 e i primi del nuovo millennio gli sviluppatori di Bungie avessero avuto a disposizione la tecnologia attuale, e si è integrato il frutto di questo pensiero nel motore.
Multiplayer
Ma se per la grafica il problema era "risolto", come fare a migliorare un multiplayer da alcuni ritenuto uno dei migliori mai visti su una console senza tradire lo spirito della saga? L'idea è stata quella di partire da Halo Reach che consente di crearsi la propria classe in base al proprio stile di gioco e che reintroduce alcuni aspetti del gioco multiplayer del primo che erano stati ritenuti non adatti negli altri capitoli. Ecco quindi che il lavoro fatto su Reach viene preso in toto e integrato in Halo: Combat Evolved - Anniversary per consentire agli appassionati di giocare al meglio indossando i panni di uno Spartan e non solo.
Il tutto, ovviamente con la possibilità di premere il tasto "back" sul pad e riportare la grafica indietro di 10 anni. Nella parte multiplayer sono poi state integrate sei delle mappe più amate dagli Halo-maniaci (come Hang 'Em High) e anche qualcosa in più che non farà che crescere ancora di più il vero e proprio culto (non vogliamo essere blasfemi ma Halo è Halo!) che si è sviluppato intorno a questo gioco. Ma non è finita. Per la prima volta, infatti, sarà possibile prendere parte al gioco in modalità cooperativa sia in locale sia, ovviamente, tramite Xbox Live e si potrà dare battaglia ai Covenant potendo contare sul proprio compagno per dare e ricevere copertura nei livelli più difficili.
Kinect e Halo Waypoint
Il tutto senza contare l'integrazione con Kinect. Non pensate male, non dovrete ballare o muovervi come ossessi davanti allo schermo. Kinect, infatti, viene utilizzato come un'interfaccia al servizio del gioco e permette di entrare in varie modalità senza ricorrere al pad. La modalità Analizza, per esempio, effettua una scansione degli oggetti o dei nemici abbattuti e li inserisce nella biblioteca, un enorme database che può essere consultato quando si vuole per approfondire la propria conoscenza di un argomento. Il contenuto di questa biblioteca sarà gestibile tramite le gesture di Kinect che permetterà anche di usare la voce per la ricarica delle armi, le granate, il passaggio dalla grafica vecchia alla nuova e molto altro.
Per chi vive di pane e Halo il servizio online Halo Waypoint è un'inesauribile fonte di news, aggiornamenti, contenuti che in Halo: Combat Evolved - Anniversary è stato ridisegnato così da consentirne l'uso online sia che si usi una Xbox 360 sia un Windows Phone. Sempre per gli smartphone Windows è poi stato realizzato ATLAS (Advanced TacticaL Assault System) che mostra in tempo reale sullo schermo del telefono la mappa in cui si sta giocando (è compatibile anche con Halo Reach), e mostra la posizione dei nostri compagni per tutta la durata del gioco, così da consentire azioni più tattiche all'interno del combattimento. In più il multiplayer di Halo Anniversary permetterà di realizzare partite personalizzate come, per esempio, fare a gara a chi arriva per primo a un determinato numero di uccisioni con colpi alla testa.
Una passione senza tempo
Durante l'incontro abbiamo potuto anche scambiare due parole con i vari sviluppatori di 343 Industries che ci hanno spiegato quanto portare Halo: Combat Evolved - Anniversary ai livelli di un gioco sviluppato 10 anni dopo non sia stato affatto facile. Le scelte fatte sono state portate avanti in modo da non deudere i fan della serie e di non snaturare il gioco stesso. Per questo motivo molti dei bug sono rimasti, non per pigrizia ma per offrire la stessa esperienza che ha dato il via alla Halo-mania ai giocatori attuali. Nei due anni di lavoro necessari ad aggiornare il codice, 343 Industries avrebbe potuto sistemarli tutti così come avrebbero potuto migliorare anche il motore, ma questo non è stato fatto per rispetto nei confronti del lavoro di Bungie, per moltissimi versi ancora attuale.
Come abbiamo già detto quello che abbiamo visto è eccellente sotto molti punti di vista ed è sempre Halo. La grafica è incredibilmente dettagliata e tutto sembra assurgere a nuova vita sia che si giochi in singolo sia in multi. La possibilità di passare da una renderizzazione all'altra ci fa capire quanto tempo sia passato da quesgli anni ormai "romantici" in cui Master Chief muoveva i primi passi sulla nera console di casa Microsoft e potersi creare il proprio guerriero virtuale in multiplayer, così come le proprie armi, non ha paragoni. In definitiva ci siamo re-innamorati di questo gioco che giocheremo probabilmente fino allo sfinimento tipico di chi, dopo una giornata tra lavoro, figli e impegni vari, si siede sul divano per rilassarsi e crolla dopo aver speso le ultime energie nel cercare il Capitano Keyes seguendo le indicazioni di Cortanna o per raggiungere i tanto desiderati 1.000 punti che sbloccano i contenuti in anteprima del prossimo Halo 4. Speriamo solo che i Covenant non se ne approfittino...
CERTEZZE
- Campagna coop
- Mappe multiplayer
- Che altro... è Halo
DUBBI
- Qualche bug magari lo si poteva pure risolvere, ma va bene così