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5 anime sui videogiochi da vedere

Ecco 5 anime sui videogiochi che ogni gamer dovrebbe vedere: da .hack a Sword Art Online, non solo semplice trasposizione, ma anche anime che prendono il videogioco come spunto per dar vita ai propri universi narrativi

SPECIALE di Alessandra Borgonovo   —   19/02/2020

Può sembrare una constatazione ovvia ma c'è un anime per ogni spettatore: sport, dramma, horror, commedia, fantasy, poliziesco, nominate un genere e gli anime lo avranno sicuramente coperto, molto spesso affiancandoli fra loro con esiti più o meno memorabili. Psychic Detective Yakumo è un poliziesco dalle forti radici sovrannaturali, Erased un thriller fantascientifico, Evangelion mette invece in scena un dramma psicologico all'interno di un contesto post apocalittico dove si utilizzano dei mecha per affrontare delle misteriose creature (e forse è una definizione che scalfisce soltanto la superficie dell'opera di Hideaki Anno). Insomma, c'è tutto quello che potreste desiderare e persino di più. Tra i numerosi filoni non poteva mancare il videogioco, che però prende due diverse strade: ci sono anime che sono la trasposizione di un videogioco, a volte ricalcandone fedelmente la storia e altre espandendo il suo universo narrativo, e anime che piuttosto sfruttano il concetto del videogioco per raccontare qualcosa di originale.

Questo ci porta alla nostra lista, che non è da intendersi come una classifica oppure un diktat bensì una serie di suggerimenti per chi volesse qualcosa di differente da un adattamento. Da .hack a Sword Art Online, passando per Gantz, ecco cinque anime sui videogiochi da vedere, che ogni gamer non dovrebbe davvero perdersi.

Sword Art Online

Se si parla del connubio anime/videogioco, è quasi scontato che il pensiero vada come prima cosa a Sword Art Online. Nato nel 2002 come web novel a cura di Reki Kawahara e adattata in un anime nel 2012, la storia segue le avventure di Kazuto "Kirito" Kirigaya, un eccellente giocatore di MMO alle prese con uno dei giochi in realtà virtuale più in voga del momento: Sword Art Online. Una volta al suo interno, tuttavia, scopre che lui e migliaia di altri giocatori sono tenuti in ostaggio senza possibilità di fuga. Rimuovere l'headset che permette di collegarsi al gioco causa la morte cerebrale della persona ma, al tempo stesso, anche morire all'interno di SAO conduce allo stesso destino. L'unica speranza per uscirne vivi è sconfiggere il boss di fine livello, perciò Kirito assieme ad alcuni alleati si prepara ad affrontare la prima di tante battaglie che lo vedranno mettere a rischio la propria vita.

Sword Art Online si divide in quattro serie animate e un film: Sword Art Online, Sword Art Online 2, Sword Art Online Alicization (attualmente in corso), Sword Art Online Alternative: Gun Gale Online (spin-off) e infine Sword Art Online The Movie: Ordinal Scale. Con la realtà virtuale che muove i propri passi nel mondo videoludico, un futuro in cui i giocatori trascorrono ore e ore completamente immersi in un videogioco non è lontano. Ne ha scritto anche Cecilia Randall a partire dal 2006 con la sua serie di romanzi Hyperversum. Sword Art Online immagina questo prossimo futuro, esplorando anche quel labile confine tra il mondo reale e quello virtuale, poiché il gioco online diventa un passatempo finanche ossessivo per alcuni giocatori, alcuni dei quali lo preferiscono alla realtà.

Log Horizon

Come Sword Art Online, anche Log Horizon nasce prima in forma scritta che animata e persino narrativamente ne segue le orme: scritto da Mamare Touno e pubblicato a partire dal 2010, racconta di Elder's Tale, un famosissimo MMORPG giocato da milioni di persone in tutto il mondo che di punto in bianco dopo l'undicesima espansione intrappola al suo interno quasi quarantamila giocatori nelle veste dei loro avatar.

Un'Apocalisse, come viene chiamata da chi l'ha vissuta, che costringerà i giocatori ad abituarsi alla loro nuova vita con tutte le difficoltà che ne conseguono. Tra loro c'è Shiroe, un giocatore socialmente schivo che si troverà a stringere un'alleanza con Naotsugu e Akatsuki fino a fondare una nuova gilda, la Log Horizon: l'obiettivo è migliorare le sorti di quello strano mondo ormai diventato la loro casa, affinché tutti possano vivere in armonia. Log Horizon si compone di due stagioni ma, dopo anni di silenzio, è stata annunciata una terza stagione che debutterà a ottobre di quest'anno in Giappone e vedrà sia il cast sia lo staff delle precedenti stagioni tornare nei loro ruoli.

L'idea del rimanere intrappolati all'interno di un videogioco, come abbiamo appena visto, non è certo nuova ma Log Horizon la esplora da un diverso punto di vista: anziché esservi imprigionati con l'obiettivo di raggiungere la fine per liberarsi e avere salva la vita, i protagonisti scelgono di fare della loro condizione una missione per rendere vivibile il mondo di Elder's Tale. Una visione particolare e spesso gestita in maniera piuttosto sorprendente.

Gantz

Altro anime da vedere per veri e propri gamer, Gantz affonda a piene mani nel fantascientifico, andando a esplorare la possibilità di una vita dopo la morte trasformata in un crudele e violento gioco per la propria sopravvivenza.

Nato come seinen manga a opera di Hiroya Oku e pubblicato nel 2000 in Giappone, Gantz è la parodia estrema, folle e sanguinaria dei survivor games e dei reality show: la storia ruota attorno a Kei Kurono, liceale egoista e ipocrita alla ricerca ossessiva di una ragazza. Coinvolto in un incidente assieme all'amico Masaru Kato mentre cerca di salvare un barbone ubriaco caduto sui binari della metropolitana, un attimo prima di morire vengono entrambi trasportati in una misteriosa stanza senza alcuna via d'uscita, all'interno della quale si trovano altre persone tutte morte in svariati modi. Sono appena diventati "gantzer", giocatori ai quali viene fornito uno specifico equipaggiamento da una sfera nota come Gantz e assegnata una missione da portare a termine entro un limite di tempo, pena la morte: l'obiettivo ultimo è totalizzare cento punti, raggiunti i quali i partecipanti possono decidere se ricominciare il gioco con un'arma più potente, resuscitare una persona contenuta nella memoria di Gantz o tornare alla propria vita ma senza ricordarsi nulla del "gioco". Gantz si svolge in una Tokyo alternativa ma questa esperienza "dopo la morte" è solo il preludio di una minaccia che andrà a coinvolgere la Terra intera.

Gantz è una storia opprimente, con una trama elaborata pronta a trascinare lo spettatore in un vortice di eventi al quale è difficile rimanere indifferenti. Sebbene, ancora una volta, si parli di persone intrappolate all'interno di un gioco (una sorta di FPS) quello trattato da Gantz è un tema più articolato e complesso che parte dalla base di un cruento gioco di sopravvivenza "post-mortem" e si espande a macchia d'olio fino a intaccare il mondo reale.

.hack

Serie di genere fantascientifico creata da Bandai Namco, .hack è costituita da fasi distinte che vedono come tema centrale la presenza di un mondo di gioco online chiamato The World. Una delle serie più note è .hack//Sign, pubblicata nel 2002: ruota attorno a Tsukasa, un giocatore che si sveglia all'interno del gioco per scoprire che soffre di perdita di memoria a breve termine e non è più in grado di disconnettersi. Assieme ad altri personaggi, Tsukasa intraprende un viaggio che intreccia mistero e crescita emotiva, un percorso pieno più di domande che risposte nel corso del quale il ragazzo cerca di capire chi sia e per quale ragione certi eventi lo coinvolgano.

Nonostante la somiglianza concettuale agli anime per giocatori finora elencati, .hack//Sign è unico a modo suo poiché non si concentra molto sull'azione o sul sogno di trovarsi in un mondo virtuale, bensì sulle complesse relazioni interpersonali che possono formarsi in un ambiente virtuale. Oggi come oggi, incontrare amici online in un gioco è la quotidianità. Tuttavia, cosa succederebbe qualora quelle stesse persone volessero incontrarsi nella vita reale? Viene coinvolto un certo numero di emozioni e .hack//Sign, enfatizzando questo aspetto, fa un ottimo lavoro nel porle in primo piano.

Accel World

Se fino adesso ci siamo concentrati su anime che, in un modo o nell'altro e per larga parte, prevedono il restare intrappolati all'interno di un MMO, Accel World è l'eccezione che chiude questa lista di anime per giocatori da vedere.

Nato come una serie di light novel scritta da Reki Kawahara e illustrata da HiMA, viene adattato in un anime da ventiquattro episodi e trasmesso a partire dall'aprile 2012. La trama ruota attorno al basso e grassoccio Haruyuki "Haru" Arita, un ragazzo che ha ben poca autostima a causa del costante bullismo da parte di alcuni compagni di scuola. Per sfuggire al suo tormento, Haru si rifugia nel mondo virtuale della scuola dove macina record e punteggi incredibili giocando da solo a squash. Le sue abilità di gioco vengono notate dalla vicepresidente del consiglio studentesco, Kuroyukihime, che offre al ragazzo di entrare in un progetto segreto noto come "Brain Burst": questi permette a una persona di accelerare a dismisura nel mondo reale le proprie onde cerebrali, facendo sembrare il tempo attorno a sé immobile. Non è tuttavia qualcosa che si può utilizzare indiscriminatamente, poiché legata al consumo di punti che si ottengono soltanto sconfiggendo altri utilizzatori di Brain Burst nel picchiaduro VRMMO del programma. Mossa dall'obiettivo di raggiungere il creatore di Brain Burst e scoprire i suoi scopi, Kuroyukihime chiede ad Haru di aiutarla a raggiungere il livello massimo: in debito con lei, il ragazzo accetta non soltanto per ripagarla ma anche per riuscire a superare le proprie debolezze.

Come abbiamo già detto, Accel World esula dal concetto finora espresso di giocatori intrappolati all'interno di un mondo virtuale, tratta il genere picchiaduro anziché il più inflazionato GdR e soprattutto si parla di realtà aumentata - sebbene quella in cui il successo si riflette anche nel mondo reale. Sebbene se le vite delle persone che utilizzano il Brain Burst non siano a rischio (l'azzeramento dei punti comporta infatti il non poter più accedere al programma), l'anime bilancia bene l'originalità di alcune idee con la necessità di mantenere la posta in gioco sempre alta per una visione a modo suo avvincente.