Volendo analizzare a mente fredda la portata di novità del Computex 2019, questa è stata sicuramente l'edizione che ha segnato il grande ritorno di AMD nel settore delle CPU, ma anche l'anno dei Creator e di un investimento corposo da parte di NVIDIA e Intel nel mercato dei laptop ad alte prestazioni. Ma c'è un ulteriore, terzo filone di novità che ha segnato l'odierna fiera di Taiwan: il quantitativo esorbitante di nuovi monitor e display pronti a raggiungere il mercato nei prossimi anni. Schermi che puntano su un aumento costante della risoluzione ma soprattutto del refresh rate, senza trascurare la resa dei colori e la qualità costruttiva. Un'azienda che sta puntando forte su questo segmento di mercato è sicuramente ASUS che, oltre a farsi notare per i suoi primati nel lancio di nuovi prodotti, ha esteso esponenzialmente la sua offerta per cercare di raggiungere il maggior numero di giocatori. Dopo un intenso giro nello stand del produttore taiwanese, siamo pronti a raccontarvi tutte le novità che abbiamo notato e analizzato.
Il primo monitor G-SYNC Ultimate
Quattro sono le proposte che hanno attirato la nostra attenzione e che ben sintetizzano la voglia di ASUS di sperimentare e tentare di offrire sempre qualcosa di nuovo. Tre si riferiscono al mercato dei portatili e saranno protagoniste del prossimo paragrafo, mentre la quarta, a nostro parere la più interessante, è oggetto di queste righe. Parliamo del ROG Swift PG27UQX, un incredibile monitor da 27 pollici, con risoluzione 4k, di tipo IPS e basato su una retroilluminazione con tecnologia mini-LED che si sviluppa attraverso 576 zone distinte del display grazie ai 2304 LED che compongono il pannello, ognuno di dimensioni inferiori a 300 micron. Una così elevata diffusione dei LED rende la retroilluminazione dello schermo estremamente uniforme consentendo una gestione del contrasto e della luminosità che difficilmente è possibile trovare in altri monitor LED. Il tutto riducendo anche i fenomeni di inquinamento luminoso - quando l'accensione di un LED provoca la diffusione della luce anche nelle zone immediatamente circostanti quel LED - del 33% garantendo una maggiore precisione specie nella gestione dell'HDR.
Questo condensato di tecnologia è anche il primo monitor a fregiarsi della certificazione G-SYNC Ultimate, il nuovo bollino creato da NVIDIA e annunciato proprio al Computex 2019, che si va ad affiancare al G-SYNC classico per evidenziare i prodotti top di gamma, quelli che hanno una marcia in più rispetto allo standard di mercato. Il PG27UQX infatti, oltre alla risoluzione 4k, supporta l'HDR ed è certificato DisplayHDR 1000 con una luminosità dichiarata di 1.000 nit. Inoltre, grazie all'integrazione della tecnologia quantum-dot, copre al 97% lo spazio colore DCI-P3 e al 99% quello AdobeRGB. Ma ancora non è tutto visto che questo display è in grado di raggiungere, tramite overclock, i 144 Hz di refresh perfettamente gestiti dal G-SYNC per eliminare qualsiasi fenomeno di tearing, ghosting e input lag. Il monitor è ovviamente compatibile con Aura Sync per l'illuminazione dei led posizionati sul retro dello schermo e integra due piccole ventole sulle estremità della zona posteriore per tenere ventilata la componentistica interna. Rispetto al precedente modello, il PG27UQ, ora è possibile regolare la velocità di queste ventoline direttamente dalle impostazioni del monitor ma, da quanto ci è stato riferito nello stand, già alla velocità di default la rumorosità del PG27UQX è inferiore.
Dai 240 Hz all’AMOLED
E passiamo ora alle novità che riguardano invece i portatili targati ASUS. Ad aprire le danze c'era il pannello da 17,3 pollici con 240 Hz di refresh rate montato sugli Strix SCAR III G731 ed Hero III G731 presenti nello stand. In questo caso non si tratta di una rivoluzione ma di un potenziamento del pannello da 15,6 pollici già disponibile da circa un mese e mostrato per la prima volta al CES di Las Vegas di inizio anno. Anche in questo caso l'obiettivo di ASUS è di estendere il suo range di prodotti e di fregiarsi di un primato visto che la compagnia è la prima a portare questa tipologia di display sul mercato in un prodotto finito. Questo 17 pollici con frequenza da 240 Hz ha un tempo di risposta di 3 millisecondi ed è chiaramente rivolto a un target molto preciso: il giocatore competitivo che si nutre di Overwatch, League of Legends, Fortnite e altri titoli che, non richiedendo particolare potenza prestazionale, riescono a girare a frame rate elevatissimi sulle configurazioni odierne più spinte. Avere quindi un portatile da 17 pollici con almeno una GeForce RTX 2070 montata sotto la scocca, può consentire al giocatore più competitivo di sfruttare a dovere un refresh rate così elevato, e quindi una risposta ai comandi super fluida e reattiva.
Il secondo pannello che merita sicuramente grande attenzione è il nuovo modello realizzato dall'onnipresente AU Optronics che per ASUS è riuscita a raddoppiare la frequenza di refresh standard degli attuali pannelli 4k montati sui suoi portatili. Ecco quindi arrivare, al momento solo sullo Zephyrus S GX502, il primo display UltraHD da 15,6 pollici con risoluzione 3840 x 2160 con 120 Hz di refresh rate, tra l'altro con pieno supporto a NVIDIA G-SYNC. Proprio la qualità del pannello montato solitamente sugli Zephyrus era stato uno degli elementi di critica della nostra recensione dello Zephyrus S GX531 e poter avere un'opzione per uno schermo 4k è sicuramente un elemento che farà la felicità di molti potenziali acquirenti che magari, rispetto a una frequenza di aggiornamento molto elevata, preferiscono una risoluzione più alta per mettere alla frusta la scheda video montata nello chassis. Il nuovo display è capace di raggiungere i 400 nit di luminosità e mantiene i classici 3 millisecondi di tempo di risposta essenziali per restituire un ottimo feeling nelle scene più concitate. Così come rimane valida la certificazione PANTONE già presente sul display FullHD a cui si aggiunge il 100% della copertura colore AdobeRGB. Ancora assente invece, il supporto all'HDR.
Ultimo, ma assolutamente non per importanza, è l'incredibile schermo AMOLED sperimentale che ASUS aveva messo in bella mostra nello spazio dedicato ai suoi portatili top di gamma. Si tratta di un display completamente inedito che, per il momento, serve solo come pura dimostrazione di forza visto che non è prevista la sua commercializzazione nelle linee attuali, ma che lascia ovviamente ben sperare per un futuro molto più prossimo di quanto potessimo immaginare. Al Computex era infatti possibile vedere in funzione, all'interno di uno Zephyrus S senza codice, questo nuovo pannello da 15,6 pollici UltraHD 4k con tecnologia AMOLED in grado di supportare l'HDR con un contrasto teorico di 80.000:1 e coprire il 100% dello spazio colore DCI-P3. Si tratta di valori assolutamente eccezionali per chi mastica quotidianamente foto ritocco e video editing, ma l'elemento più interessante era la possibilità di far girare sul portatile anche Overwatch e dare quindi uno sguardo alla sua resa con l'occhio allenato del giocatore. Nonostante il refresh rate a soli 60 Hz, bisogna ammettere che il tempo di risposta di appena 1 millisecondo sapeva ridurre a zero qualsiasi fenomeno di ghosting e tearing nonostante l'assenza del supporto al G-SYNC, ma erano soprattutto i colori e la luminosità a stupire. Chissà quanto dovremo aspettare ancora per vedere uno schermo del genere in una macchina commercializzata e a che prezzo verrà venduto, ma vi possiamo garantire che questo schermo, insieme al mini-LED da 27 pollici descritto in apertura di articolo, ci hanno lasciato davvero un'eccezionale impressione.