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L'attrice di Abby in The Last of Us Stagione 2 non è muscolosa? Verissimo, ma avete torto a criticarla

The Last of Us Stagione 2 ci proporrà vari nuovi personaggi, iniziando con Abby, nuova protagonista e antagonista della serie TV. L'attrice è stata criticata per il suo aspetto, ma avete torto.

SPECIALE di Nicola Armondi   —   10/02/2025
La Abby del videogioco e l'attrice di Abby nella serie TV di The Last of Us Stagione 2
The Last of Us Parte II
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In tutta onestà, che la seconda stagione di The Last of Us stia facendo in qualche modo discutere non ci stupisce affatto. Già il videogioco era stato un ricettacolo di ingiusto odio, con persino minacce di morte rivolte a una delle attrici. Era impossibile che un prodotto così potente non scatenasse delle critiche anche nel suo formato televisivo.

Se non avete già capito di cosa stiamo parlando, è presto detto: Abby, il nuovo personaggio principale di The Last of Us Stagione 2. Ancora più precisamente ciò che non piace a una certa fetta del pubblico videoludico è l'attrice scelta - Kaitlyn Dever (L'uomo di casa, Unbelievable) - che, come sempre, viene prima di tutto analizzata dal punto di vista dell'aspetto fisico e solo dopo per le sue capacità attoriali (ma spesso il discorso nemmeno si sposta su questo secondo elemento).

La critica a questo giro è che Dever non sia abbastanza muscolosa e non assomiglia abbastanza al personaggio del videogioco... e purtroppo chiunque lo dica non ha tecnicamente torto. Il problema è che questo tipo di discussioni nascono fin troppo spesso in malafede o perlomeno senza la volontà di fare un passo in più per analizzare la situazione.

Allerta spoiler

In questo articolo guarderemo alla figura di Abby, vedendo come il suo aspetto sia effettivamente rilevante. Per farlo però sarà fondamentale parlare di The Last of Us Parte 2, facendo spoiler su vari elementi. Essendo un articolo rivolto soprattutto ai videogiocatori (i semplici telespettatori non si sono posti domande sul personaggio, dopotutto) è impossibile evitare di citare eventi principali del videogioco disponibile su PS4, PlayStation 5 e PC e di conseguenza fare anticipazioni su quanto molto probabilmente accadrà anche nella serie TV. Proseguite a vostro rischio e pericolo.

I motivi per cui l’aspetto di Abby è importante in The Last of Us Parte 2

Affermare che l'aspetto di un personaggio non sia rilevante è sempre sbagliato. Il "character design" è uno degli elementi fondamentali per trasmettere immediatamente che tipo di protagonista / antagonista (Abby è entrambi) abbiamo di fronte. E cosa ci dice il fisico di Abby? La sua altezza e i suoi muscoli ci dicono che è potente e brutale. Ci dicono che è una minaccia e l'antitesi di Ellie, più bassa e magra.

Abby è tutto ciò dobbiamo odiare all'interno del videogioco, perlomeno fino a quanto il punto di vista non viene ribaltato e non comprendiamo cosa veramente è successo e che Ellie e Abby non sono affatto diverse. Entrambe si sono imbarcate in un viaggio di vendetta per uccidere chi ha portato via loro la figura paterna. Joel ha ucciso il padre di Abby e ora lei ha eliminato "il padre" di Ellie.

C'è molto di più dietro i due personaggi e l'aspetto è solo un punto di partenza per raccontare chi sono, ma rimane un fattore fondamentale per trasmettere un messaggio, come accade nel finale. Ellie, ad esempio, è cambiata e subisce conseguenze fisiche per le proprie (sbagliate) scelte: perde due dita oltre che il rapporto d'amore che aveva creato con Dina. Certo, sceglie infine di interrompere la catena di vendetta e violenza, ma i segni rimarranno sempre su di lei.

Lo scontro finale tra Abby ed Ellie in The Last of Us Parte 2
Lo scontro finale tra Abby ed Ellie in The Last of Us Parte 2

Abby, dopo un lungo peregrinare e l'incontro con un nuovo compagno da proteggere, finisce imprigionata presso una banda in California. Ellie riesce quindi a rintracciarli e quando li raggiunge non trova la nemesi che tutti noi ci aspettavamo. Abby è solo l'ombra di ciò che era in passato, senza più tutti i muscoli che l'hanno caratterizzata. È una conseguenza logica della prigionia, chiaramente, ma è anche una oculata scelta di Naughty Dog che ci racconta tramite l'aspetto della donna che la sua voglia di lottare e farsi guidare dall'odio e dalla vendetta è scemata. La sua potenza e la sua brutalità non sono più i tratti che la distinguono.

Non si può quindi affermare che il fisico di Abby sia totalmente irrilevante per raccontare il suo personaggio, perché dal primo all'ultimo istante è in grado di veicolare importanti messaggi, senza bisogno di didascaliche dichiarazioni.

L’aspetto di Abby (forse) non sarà affatto un problema in The Last of Us Stagione 2

Caso chiuso, quindi? Kaitlyn Dever sarà certamente una pessima Abby perché non è abbastanza muscolosa e alta? No, ovviamente. Prima di tutto, bisogna anche ricordarsi che il suo fisico non è solo un veicolo narrativo, ma è anche uno strumento di gameplay.

Un disegno di Abby ed Ellie
Un disegno di Abby ed Ellie

Come spiega Neil Druckmann - co-creatore dei videogiochi e della serie TV - in una intervista con EW, "nel videogioco devi interpretare entrambi i personaggi [Ellie e Abby] e abbiamo bisogno che siano diverse. Avevamo bisogno che Ellie sembrasse più piccola e più agile, mentre Abby era pensata per essere più simile a Joel, in quanto è quasi un bruto nel modo in cui può gestire fisicamente certe situazioni. Tutto questo non ha un grande ruolo in questa versione della storia [ndr, nella serie TV] perché non c'è continua violenza", sebbene non mancheranno scene piuttosto brutali secondo le dichiarazioni di Druckmann.

Inoltre, gli autori della serie TV spiegano anche che molto semplicemente per loro è necessario trovare qualcuno che "catturi l'essenza dei personaggi". Spiegano: "non diamo troppo valore a cose come 'hanno esattamente l'aspetto del personaggio, hanno le giuste sopracciglia o il naso o il corpo?'. [...] Non è affatto una priorità, nella lista di cose che prendiamo in considerazione è una delle ultime voci". Non vogliamo essere ingenui, in parte è necessario scegliere attori e attrici che abbiano un nome adeguatamente famoso, oltre che le capacità per portare a schermo il personaggio.

Kaitlyn Dever
Kaitlyn Dever

È chiaro però che per il team l'aspetto di Abby non è una cosa essenziale. Sia per pura scelta, sia perché non è fondamentale che il personaggio si metta in mostra fisicamente. Non è inoltre un approccio nuovo. Lo stesso Joel (Pedro Pascal) nella serie TV è molto meno "carro armato" rispetto al videogioco. Ci sono meno situazioni in cui deve risolvere situazioni in modo fisicamente poco realistico e, più in generale, viene presentato non come un uomo esageratamente forzuto e potente, ma come una persona che ha grande esperienza e riesce a cavarsela grazie ad essa. La brutalità del personaggio emerge - come nelle prime fasi quando infierisce più del necessario su una guardia già sconfitta facendo preoccupare le sue compagne - ma il tutto è a servizio dell'approfondimento psicologico, precisamente del trauma della perdita della figlia.

Nella serie TV, Joel è infatti diverso sotto svariati punti di vista. Rimane il solito non-eroe nel profondo, ma la sua potenza - che è parte anche del gameplay e quindi perde rilevanza in un altro medium - viene limitata e al tempo stesso si aggiunge uno strato di debolezza interiore, con evidenti attacchi di panico che riescono anche a rendere più giustificato il fatto che voglia affidare Ellie a Tommy (suo fratello) perché da Jackson la porti all'università dove si ritiene abbiano sede le Luci. Nel videogioco ha senso, ma ha un maggiore impatto nella serie proprio grazie a quei lati più deboli messi in mostra da Pascal.

Melanie Lynskey nei panni di Kathleen in The Last of Us Stagione 1
Melanie Lynskey nei panni di Kathleen in The Last of Us Stagione 1

Pedro Pascal, però, non è stato assaltato allo stesso modo pur non avendo la fisicità del Joel videoludico. Come spiega anche Melanie Lynskey - attrice di Kathleen nella prima stagione che potete vedere qui sopra - "le donne, e specialmente le donne in una posizione di comando [ndr, come Abby, che è capo del proprio gruppo di vendicatori], sono incessantemente scrutinate. 'La sua voce è troppo acuta'. 'La sua voce è troppo calma'. 'Si preoccupa troppo del proprio aspetto'. 'Non fa abbastanza attenzione al proprio aspetto'. 'È troppo arrabbiata'. 'Non è arrabbiata abbastanza'."

Vi è sempre un aspetto di misoginia in tutto questo e riteniamo sempre sbagliato attaccare Dever per il suo aspetto, ma non vogliamo ritrattare ciò che abbiamo detto nella prima parte dell'articolo. La fisicità di Abby è usata anche come veicolo narrativo e ha un proprio peso.

Joel (Pedro Pascal) mentre ha un attacco di panico e si appoggia a un palo di legno
Joel (Pedro Pascal) mentre ha un attacco di panico e si appoggia a un palo di legno

Il punto però è che la Abby televisiva non è la Abby del videogioco e non ha assolutamente bisogno di esserlo. Lo stesso è stato per Joel - come spiegato - ed è successo con vari personaggi, come Bill e Frank, completamente rivoluzionati e veicoli di una delle puntate migliori della prima stagione. Siamo fermamente convinti che il fisico di Abby abbia un peso, in The Last of Us Parte 2, ma siamo anche convinti che Druckmann e Mazin (il regista e co-creatore) abbiano grande consapevolezza del proprio prodotto e abbiano lavorato per adattare al nuovo formato la trama e i personaggi.

La storia sarà raccontata in modo diverso, per iniziare. Nel videogioco giochiamo fondamentalmente in due blocchi, vedendo la storia solo da un lato e poi dall'altro. Nella serie TV non è possibile, soprattutto perché la seconda stagione non concluderà la storia di Parte 2 e ci rimanderà almeno a una terza stagione.

Abby con i suoi compagni, in quella che si presume essere una delle prime scene della seconda stagione di The Last of Us
Abby con i suoi compagni, in quella che si presume essere una delle prime scene della seconda stagione di The Last of Us

Inoltre, è già confermato che Abby stessa è stata cambiata. Mazin spiega: "Personalmente penso che è una magnifica opportunità per approfondire una persona che è magari fisicamente più vulnerabile rispetto alla Abby del videogioco, ma che ha uno spirito più potente. E la questione è, 'da dove proviene la sua formidabile natura e in che modo si manifesta?' È qualcosa che esploreremo ora e in futuro".

Dal nostro punto di vista, questo è un'ottima notizia. Proporre lo stesso intreccio e lo stesso identico personaggio, ma con fisico diverso sarebbe stato molto rischioso, ma proporre una nuova versione di Abby è sicuramente la scelta giusta. Dopotutto, il cuore di The Last of Us Parte 2 non è uno scontro tra due donne d'aspetto diverso, ma uno scontro di punti di vista. L'obiettivo è ricordarci che non ci sono eroi in The Last of Us. Come dice Druckmann, "per ogni atto eroico, c'è qualcuno che soffre dall'altro lato. [...] Una grande parte del tema del secondo gioco è il punto di vista". Se creata in modo adeguato, anche la Abby più bassa e magra del mondo potrà mettere in mostra questa tematica in modo efficace.