100 Mega Shock!
Trent'anni fa il bitmap regnava sovrano e i poligoni facevano capolino per la prima volta, timidamente, anche sugli schermi delle nostre TV domestiche. E proprio pensando alla grafica bidimensionale c'era un'azienda che dominava le sale giochi, soprattutto nel campo dei picchiaduro (ma non solo). Chi di voi ricorda l'arrogante, prepotente e sfacciata scritta "100 Mega Shock!" che capeggiava all'inizio di ogni gioco SNK in sala giochi? Quanti di voi la bramavano sulla propria TV? Purtroppo solo pochissimi si potevano permettere il lusso di possedere il meraviglioso Neo Geo e le sue costosissime cartucce da mezzo rene l'una.
Il tentantivo di rendere il brand più popolare
Proprio a causa dell'altissimo costo delle cartucce ROM di cui era dotato il meraviglioso Neo Geo (che ricordiamolo, equipaggiava un chip Motorola 6800: lo stesso di Atari Jaguar, Sega Megadrive e Sega Saturn per la parte audio), la casa produttrice SNK desiderava entrare di petto nel ricchissimo mercato casalingo dominato all'epoca da Nintendo e SEGA. Godeva all'epoca di sicura fama e popolarità nel circuito più underground dei videogiocatori appassionati, mentre era praticamente sconosciuta al pubblico di massa che abitualmente si riforniva nei centri commerciali. L'utilizzo delle cartucce aveva i suoi indiscussi vantaggi, tanto che la concorrente Nintendo le propose fino all'uscita di GameCube nel 2001 (sua prima console con lettore ottico): velocità smodata nei caricamenti e una bella gatta da pelare per chi avrebbe voluto violarla in modo piratesco.
La storia dei supporti ottici
Con il Neo Geo CD si faceva non solo la storia delle console, ma anche quella del "nuovo" supporto ottico digitale. Sebbene sia generalmente noto e assodato che il primo produttore a pensare a questo formato fu Nintendo e che con questa idea contribuì indirettamente alla nascita di Playstation, in realtà le date di uscita sul mercato indicano proprio la macchina SNK come la primissima a vedere luce sugli scaffali dei negozi nipponici: il 9 settembre 1994 i fortunati possessori di questo meraviglioso hardware iniziarono a inserire i CD nel tray per la prima volta al posto delle cartucce. SEGA arrivò pochissimo dopo, il 22 novembre, mentre Sony lanciò Playstation il 2 dicembre. Tutto nell'arco di tre mesi. SNK si confermava come uno dei produttori più innovativi e tecnologici sul mercato, e con essa i suoi videogiochi sempre "un gradino più in alto" per quantità e qualità dei suoi sprite 2D.
La questione esclusive
Il parco software del Neo Geo CD non decollò mai veramente, fermandosi a poco meno di cento titoli (che, in ogni caso non erano proprio pochi considerando la capacità limitata della software house in termini economici e strutturali). Tra i giochi di maggior successo commerciale furono particolarmente apprezzati da critica e pubblico Metal Slug, Puzzle Bobble e Neo Drift Out: New Technology, ma le esclusive furono appena otto titoli (tra le quali Crossed Swords II che ebbe un certo successo).
Il suo infelice destino
Nonostante gli sforzi di SNK di produrre una console dal prezzo più accessibile rispetto alla macchina precedente, abbattendo anche i costi di produzione del software adottando i ben più economici CD Rom, fu proprio a causa di quest'ultima tecnologia che le previsioni della casa nipponica furono stravolte negativamente. I giochi avevano tempi di caricamento infiniti e pativano un lettore ottico capace di girare a una velocità di solo 1x, di fatto demolendo una delle peculiarità che contraddistinguevano i giochi SNK su cartuccia: essere assolutamente rapidi da avviare e velocissimi nei caricamenti. Il costo inferiore dei supporti (e quindi del gioco intero al cliente finale) non bastò come spinta verso il successo di questa meravigliosa quanto sfortunata console, relegandola nell'Olimpo delle vecchie glorie del passato: Neo Geo CD vendette poco più di mezzo milione di pezzi.