Bologna Game Farm, acceleratore pubblico dell'Emilia-Romagna per il settore videoludico, è arrivato alla sua quarta edizione, portando qualche piccola novità rispetto agli anni passati. Per la prima volta, infatti, l'iniziativa ideata e coordinata dal comune di Bologna ha accolto team indipendenti provenienti da altre regioni italiane, risultato raggiunto grazie al contributo offerto dal Ministero per le Imprese e il Made in Italy e di CTE COBO. Gli otto team selezionati hanno così ricevuto un contributo economico fino a 25.000€ ciascuno, oltre ad aver avuto accesso ad un prezioso programma di mentorship. Per la prima volta nella storia di BGF, inoltre, alcune delle lezioni si sono svolte a porte aperte al pubblico.
Durato dall'inizio dell'anno fino a maggio, l'intenso iter di accelerazione ha portato gli studi di sviluppo a produrre una demo giocabile del proprio titolo, il tutto sotto l'attenta supervisione di Ivan Venturi, veterano del settore a capo del progetto insieme alla Project Manager Sara De Martini. Gli otto vincitori sono ognuno ad un punto diverso dello sviluppo, ma tutti hanno presentato un prototipo, che noi abbiamo potuto provare durante il Press Day dedicato a questa edizione di Bologna Game Farm, ospitati presso le Serre di ART-ER all'interno dei Giardini Margherita di Bologna.
Darwake: Awakening from the Nightmare - Redraw Studios e LF Vision
Chi ha bazzicato l'ultimo Steam Next Fest si è probabilmente già imbattuto in Darwake: Awakening from the Nightmare, platform 2D dai toni decisamente oscuri. Per stessa ammissione del team di sviluppo, il riferimento principale è senza dubbio Limbo, indie intramontabile con cui Playdead ha fatto scuola. Giocandolo però ci è sembrato più vicino ai lavori di Amanita Design, nello specifico a Samorost, per quanto riguarda animazioni e gestione dei fondali, ma soprattutto Happy Game per il senso di forte inquietudine e immagini crude.
La storia segue le vicende del piccolo Darwin, bloccato in un sonno perpetuo e infestato da incubi. Come ogni cosa generata dalla mente umana, anche gli scenari orrorifici partoriti dal bambino hanno un significato, che deve svelare il giocatore, progredendo nell'avventura e risolvendo i numerosi rompicapi. Ad aiutarlo nell'impresa ci sarà un gufo (che indossa una maschera delle fattezze umane che trasmette pura angoscia), strumento essenziale per risolvere gli enigmi.
Per sapere qualcosa di più su Darwake: Awakening from the Nightmare ecco la sua pagina Steam.
In Their Shoes - We Are Muesli
Mettersi nelle scarpe degli altri è un esercizio di empatia non sempre facile e che richiede una buona dose di sensibilità ed intelligenza emotiva. Qualità che hanno senza dubbio i ragazzi di We Are Muesli, oltre ad una spiccata visione creativa. In Their Shoes è un'avventura narrativa basata su testi e dialoghi a scelta multipla, che permette di vivere 49 brevi storie. A questo numero si arriva incrociando sette personaggi e sette paia di scarpe, metafora delle situazioni in cui ci si trova nella propria vita.
Ognuno di questi momenti permette al giocatore di conoscere un po' meglio i protagonisti delle storie e sistemare successivamente in ordine temporale i vari episodi, che infatti possono essere giocati in ordine totalmente casuale. Un'esperienza dai toni spiccatamente internazionali, ma capace al tempo stesso di raccontare in modo preciso la città di Milano, cornice nella quale sono ambientate le storie. Il senso che si prova nel mettersi nelle scarpe dei personaggi di In Their Shoes è autentico e intimo, come il divertimento, la commozione o il disagio che scaturiscono dai diversi scenari.
Astroski - Digital Mosaik
Astroski è uno sportivo arcade per realtà virtuale sullo sci. Prima che la sola idea di un gioco dedicato a questa disciplina in VR vi scateni un improvviso attacco di chinetosi vogliamo rassicurarvi. La scelta fatta da Digital Mosaik è stata intelligente quanto funzionale, ovvero pensare il gioco con la stessa visuale di un endless run, mettendo in sovrimpressione solo le mani e le racchette dell'atleta.
La spazzata dell'avatar infatti viene gestita dal movimento dei controller di Meta Quest, simulando una vera discesa in sci. I tracciati poi sono disseminati di collezionabili di varia natura, che determinano il punteggio, e potenziamenti velocità. Per quanto la tipologia di gioco sia diversa, il principio alla base di Astroski è quello che si può trovare in titoli come Trials Fusion: arcade facili e divertenti da giocare, ma complessi da dominare, dove la lotta al tempo migliore o al punteggio perfetto porta a rigiocare uno scenario fino alla nausea... di quelle belle, non da motion sickness.
Bad Water - ACSoftware
Gestionale di giorno e tower defense di notte: è la duplice natura di Bad Water. Ambientato in uno scenario futuro in cui il riscaldamento globale ha vinto e il mare si è impadronito del pianeta, il giocatore si trova a gestire le sorti di un insediamento umano in mezzo al mare per trenta notti. Durante il giorno gli abitanti del villaggio galleggiante dovranno raccogliere risorse, ampliare la piattaforma, ma soprattutto costruire delle strutture difensive da usare durante la notte.
Quando cala il sole e la luce sparisce infatti una minacciosa macchia nera si stringe attorno alla città, e i mostri che si generano dall'oscurità possono essere combattuti solo con l'ausilio della luce. A complicare ulteriormente la situazione è la gestione dell'energia, dove più ne viene generata più inquinamento produce, rendendo la macchia aggressiva nelle notti a venire. Se lo sviluppo di ACSoftware continua su questa strada, Bad Water si configurerebbe come una perfetta introduzione al genere grazie alle meccaniche solide, una continuità narrativa accattivante, ma non così assillante, e uno spirito sempre leggero, anche grazie ad una scelta visiva colorata e spensierata.
Journey to the Void - RuneHeads
Una deriva decisamente interessante del panorama indie è dedicata ai giochi di carte, dove a fare la differenza è il come questa meccanica viene ibridata con altre. Journey to the Void fornisce la sua personale ricetta unendo al gioco di carte deckbuilding l'elemento strategico su griglia e un sistema di crescita del personaggio molto profondo all'interno di un ciclo roguelite.
Il sistema di gestione del personaggio è molto simile a Rogue Legacy, con la scelta di un eroe dotato di peculiarità uniche più, alle quali si sommano le abilità standard che vanno potenziate con i punti esperienza, ma che andranno perse ad ogni game over. Rimane ovviamente intatta la collezione di carte, via via sempre più forti, per bilanciare il ripristino del ciclo. Il cuore pulsante dell'esperienza è la fase di scontro, che si svolge su una griglia: quando viene pianificato il turno, il giocatore dovrà scegliere l'ordine delle carte giocate e l'orientamento delle singole su griglia. Non fatevi però ingannare dai piccoli personaggi, così carini che sembrano usciti direttamente dalla fabbrica di Sanrio: Journey to the Void è infatti caratterizzato da narrativa estremamente cupa nella quale si è chiamati a compiere diverse scelte morali.
Potete trovare Journey to the Void su Steam.
The Island of Crossed Destinies - Paper Tigers
Lavorare con le parole non è un mestiere semplice e lo sanno bene i ragazzi di Paper Tigers, società di localizzazione che ha deciso di creare un'avventura narrativa tutta sua, dopo essere rimasti folgorati da quella piccola perla chiamata Pentiment. The Island of Crossed Destinies si inserisce nelle orme tracciate da Josh Sawyer e Obsidian Entertainment e catapulta il giocatore in un isola tropicale durante il periodo coloniale, in un'atmosfera a metà tra i romanzi di Emilio Salgari e le avventure di Corto Maltese.
Approdato su un'isola senza memoria di sé e del suo passato, il protagonista si troverà presto coinvolto in un mistero da risolvere, entrando in contatto con tutte le realtà che popolano il territorio. Si tratta di un'avventura testuale, esattamente come Pentiment, dove le scelte multiple e le teorie investigati saranno capaci di plasmare il corso degli eventi. Il tutto accompagnato da deliziosi scenari disegnati e acquerellati a mano.
Lofsöng - UNRLTD GAMES
Esiste un luogo in Finlandia chiamato Onkalo, un deposito geologico destinato ad immagazzinare scorie radioattive e progettato per durare 100.000 anni. Una decisione che la razza umana prende oggi, ma cosa arriverà all'umanità che abiterà la Terra tra mille secoli? Come si comunica con il futuro? Lofsöng cerca di rispondere a questa domanda attraverso un viaggio che ricostruisce l'evoluzione della razza umana attraverso un lasso di tempo siderale.
Nello specifico, parliamo di un'avventura in visuale isometrica con forti elementi di narrativa emergente e puzzle ambientali. A prima vista la creatura di Alessandro Durando può ricordare un ibrido tra Journey e Cocoon, data anche la totale assenza di testo scritto e dialoghi. Giocando alla breve demo disponibile in realtà la sensazione è molto più simile ai viaggi silenziosi di Death Stranding, dove l'estraniazione scaturisce dalla desolazione. Ad avere un ruolo determinante su queste sensazioni sono i movimenti di camera, non sempre fissa sul campo isometrico, ma che segue l'avatar con un taglio fortemente registico.
Road to Yvhalon - Levante Games
Creare un soulslike non è un'impresa facile, crearne uno in VR è ancora più ambizioso. Il genere, però, insegna che nulla è impossibile, bisogna solo provarci e perfezionarsi fino a che non si raggiunge il risultato, giusto? Questo è l'obiettivo che si è posta Levante Games con Road to Yvhalon, un'avventura VR in prima persona con meccaniche di soulslike. Non immaginatevi però mondi oscuri come quelli partoriti da FromSoftware, perché visivamente questo gioco non ha nulla di minaccioso, eppure rimane particolarmente sfidante.
Il sistema di combattimento è chiaro e facile da comprendere, riferendosi proprio al genere a cui si ispira. Ogni arma ha le sue caratteristiche e le sue peculiarità, la magia ha le sue regole di funzionamento e il sistema di movimento è schematico. Le mappe si strutturano su un'esplorazione libera dove la ricompensa per aver osservato attentamente il contesto sono oggetti e scorciatoie. Ovviamente non parliamo di un gioco raffinato come i titoli di FromSoftware, ma Road to Yvhalon ambisce a offrire lo stesso livello di sfida: provate voi a colpire un nemico a distanza senza lock dei nemici o fare una parata perfetta in realtà virtuale.
Troverete Road to Yvhalon su Steam.