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Call of Duty: Warzone - Operazione Monarch, Kong e Godzilla irrompono nel battle royale

Abbiamo provato la modalità Operazione Monarch, una nuova esperienza gratuita per i giocatori di Call of Duty: Warzone che li mette di fronte a Kong e Godzilla.

SPECIALE di Tommaso Pugliese   —   15/05/2022
Call of Duty: Warzone
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Call of Duty: Warzone ha deciso di fare le cose in grande, letteralmente: il richiamo ai grandi classici action degli anni '80 si è spinto ancora oltre, coinvolgendo in questo caso due iconici mostri giganti: Kong e Godzilla, che fino al 25 maggio potremo affrontare nella modalità gratuita Operazione Monarch.

L'idea era quella di mettere i giocatori del celebre battle royale alle prese con una missione apparentemente disperata: trovare il modo per scacciare le due titaniche creature mentre continuano a devastare l'isola di Caldera fra pugni, pestoni e attacchi speciali come il leggendario Atomic Breath: un getto di plasma che il mostro giapponese emette dalla bocca e che distrugge qualsiasi cosa sul suo tragitto.

Scopriamo come Kong e Godzilla irrompono in Call of Duty: Warzone - Operazione Monarch.

Struttura

Call of Duty: Warzone - Operazione Monarch, il potentissimo Atomic Breath di Godzilla
Call of Duty: Warzone - Operazione Monarch, il potentissimo Atomic Breath di Godzilla

Innestata nel menu principale di Call of Duty: Warzone, la modalità Operazione Monarch utilizza le regole Ritorno per coinvolgerci in una frenetica e spettacolare battaglia che ci vedrà non solo affrontare le altre squadre in campo, ma anche le due enormi creature che hanno invaso l'isola di Caldera e minacciano di distruggerla con la devastante potenza dei loro colpi.

Paracadutati all'interno della mappa insieme ad altri cinquantanove giocatori, avremo come al solito l'imperativo di trovare armi ed equipaggiamento per poterci difendere mentre lo scenario si restringe progressivamente a causa del rilascio di un gas velenoso. L'obiettivo è sempre lo stesso, ovverosia restare gli unici superstiti al termine del match, ma raggiungerlo sarà ancora più difficile per via di Kong e Godzilla.

I due mostri giganti calpestano il terreno e fanno montare progressivamente la propria rabbia fino a entrare in uno stato di furia, ed è per questo che dovremo cercare di raccogliere rapidamente la maggior quantità possibile di informazioni Monarch, ottenendole dalle casse indicate sulla mappa, dal corpo dei nemici uccisi oppure attaccando direttamente i titani, magari con una torretta mobile oppure a bordo di un aereo.

Riempito un apposito indicatore, potremo sfruttare l'energia accumulata per attivare una serie di uccisioni tradizionale, ordinare la consegna di equipaggiamento oppure ottenere il dispositivo S.C.R.E.A.M., che permette di sfruttare le abilità speciali di Kong e Godzilla per indirizzarne gli attacchi e sbaragliare in tal modo un'ampia fetta di partecipanti alla partita.

Gameplay

Call of Duty: Warzone - Operazione Monarch, un giocatore attacca Kong in maniera diretta
Call of Duty: Warzone - Operazione Monarch, un giocatore attacca Kong in maniera diretta

Il mix di meccaniche messo insieme dagli sviluppatori di Call of Duty: Warzone per Operazione Monarch appare fin da subito molto convincente. Le regole della modalità Ritorno consentono infatti al nostro personaggio di effettuare il respawn dopo un'uccisione laddove almeno un compagno di squadra sia ancora in vita e tale possibilità smussa senza dubbio gli spigoli di una stipulazione più rigida.

A colpire più di tutto è però la messa in scena di questa epica battaglia, con i due mostri giganti che non si limitano a fare da (inquietante!) sfondo all'azione bensì vi partecipano attivamente, restituendo la sensazione di far parte davvero di uno scontro disperato contro titani virtualmente imbattibili, di cui dovremo continuamente controllare la posizione sulla mappa per evitare contatti indesiderati.

Call of Duty: Warzone - Operazione Monarch, l'uso del dispositivo S.C.R.E.A.M. per sfruttare gli attacchi speciali dei mostri
Call of Duty: Warzone - Operazione Monarch, l'uso del dispositivo S.C.R.E.A.M. per sfruttare gli attacchi speciali dei mostri

Allo stesso modo, la presenza di Kong e Godzilla funge da efficace elemento di distrazione per gli altri utenti, dandoci spesso la possibilità di affondare i nostri colpi contro giocatori intenti a controllare la situazione, inconsapevoli di ciò che gli accade intorno in quel momento. La coordinazione tuttavia cambia le carte in tavola e un team minimamente organizzato farà anche stavolta la differenza.

Il "difetto" di Operazione Monarch, se così vogliamo definirlo, è dunque lo stesso di qualsiasi esperienza multiplayer a squadre: se si entra in partita insieme a degli amici e si porta avanti un'azione corale le probabilità di arrivare in fondo al match si moltiplicheranno, mentre le sortite in solitaria avranno (letteralmente) vita breve.

Comparto tecnico

Call of Duty: Warzone - Operazione Monaarch, una squadra di giocatori contro Kong
Call of Duty: Warzone - Operazione Monaarch, una squadra di giocatori contro Kong

Lato tecnico, Operazione Monarch prende l'ormai consolidata mappa di Caldera, che ha debuttato in Warzone ormai da qualche mese, e la arricchisce introducendo appunto Kong e Godzilla. I due mostri appaiono molto ben realizzati, ricchi di dettagli e dotati di un buon set di animazioni.

È però soprattutto la loro credibilità a fare la differenza, grazie a un certo grado di attenzione rispetto alla velocità dei loro movimenti e all'impatto sullo scenario. Un aspetto su cui gli sviluppatori hanno lavorato bene, e che viene coadiuvato da caos sonoro generato dalla presenza delle creature.

In conclusione

Call of Duty: Warzone - Operazione Monarch, Godzilla emerge dalle acque
Call of Duty: Warzone - Operazione Monarch, Godzilla emerge dalle acque

Operazione Monarch si presenta come un evento convincente, a tratti entusiasmante, capace di mettere in campo situazioni piuttosto originali per quanto concerne il panorama dei battle royale. La solidità dell'impianto di base, che su PS5 abbiamo trovato quanto mai preciso e stimolante, dimostra insomma di potersi confrontare anche con approcci diversi dal solito.

Dopo le star degli action movie anni '80 e i mostri giganti, sembra davvero che Warzone non si ponga limiti e sarà interessante capire quale direzione creativa prenderà il gioco nei prossimi mesi.