Quindi alla fine era tutto vero, avevano ragione i leak e gli insider: Amy Hennig stava davvero lavorando a un videogioco Marvel incentrato su Captain America e, come trapelato negli ultimi giorni, Black Panther. Videogioco che tutt'ora non ha un titolo, ma solo uno slogan: "Quattro Eroi. Due mondi. Una guerra".
Annunciato nel corso del Disney & Marvel Games Showcase, il progetto di Skydance New Media si è mostrato sotto forma di teaser in computer grafica. Fondamentalmente non sappiamo quasi niente, se non quel poco che abbiamo potuto dedurre dal teaser e che la stessa Hennig ha rivelato durante le interviste successive. Questo ci fa pensare che il gioco, non avendo ancora neppure una finestra di lancio potenziale, potrebbe uscire non prima di alcuni anni: nel frattempo possiamo fare solo congetture sul tipo di avventura che sarà.
Dal fumetto al videogioco?
E di sicuro non sarà multigiocatore. Amy Hennig è stata chiarissima, a riguardo. Per la precisione ha affermato che sarà un'esperienza cooperativa dal punto di vista narrativo, non da quello ludico, e poi si è spiegata meglio con un riferimento a Uncharted. Casomai non lo sapeste, Hennig ha scritto le storie dei primi tre Uncharted, ne è stata direttrice creativa e ha fatto da consulente alla lavorazione di Uncharted: L'abisso d'oro. Tutto questo prima di lasciare i Naughty Dog nel 2014, dopo aver militato nelle loro file per anni. La Hennig era già nota nel settore, avendo scritto e diretto gli ottimi titoli della serie Legacy of Kain, compreso il pluripremiato Soul Reaver. Il suo stile può piacere oppure no, per carità, ma non si può negare che abbia talento, né che abbia un curriculum di tutto rispetto.
Parlando di Uncharted, Hennig ha spiegato di aver scoperto, un po' per caso e un po' no, che i giocatori vivevano le avventure di Nathan Drake in cooperativa, ma senza necessariamente impugnare un controller ciascuno. Erano semplicemente la storia e la struttura del gioco a coinvolgere i presenti, giocatori e spettatori, in una forma di esperienza condivisa.
Questo è esattamente ciò che dovrebbe essere anche questo nuovo titolo incentrato su quattro personaggi che condivideranno una singola campagna. Non sappiamo, tuttavia, quanti di loro saranno giocabili, anche se siamo convinti che lo siano un po' tutti e quattro. Possiamo tranquillamente scommettere su Capitan America e Pantera Nera, i quali, peraltro, non cominceranno l'avventura in ottimi termini, se dobbiamo credere allo scudo graffiato che si vede nel teaser, o alla brevissima scena in cui Pantera Nera "accoglie" Cap snudando gli artigli.
È importante precisare che la Pantera Nera in questione non è certo T'Challa, dato che il gioco si svolge all'epoca della Seconda Guerra Mondiale, e quindi prima che Steve Rogers finisca ibernato per cinquant'anni. Il sovrano del Wakanda all'epoca era Azzurri, noto anche come Chanda, padre di T'Chaka e nonno di T'Challa. La sua storia è raccontata soprattutto in una miniserie a fumetti del 2010, Black Panther/Captain America: Le bandiere dei nostri padri.
Le bandiere dei nostri padri
È evidente che la miniserie in quattro albi, scritta da Reginald Hudlin e disegnata da Denys Cowan, abbia influenzato moltissimo la sceneggiatura di Amy Hennig. Gli altri due protagonisti nel gioco hanno infatti un ruolo importante anche in quelle storie. Gabriel "Gabe" Jones è un membro degli Howling Commando che accompagnavano sempre Cap in battaglia e, infatti, compare anche brevemente nel film Captain America: Il primo Vendicatore del 2011, interpretato da Derek Luke. Nei fumetti, Gabe salverà i figli di Azzurri, meritandosi addirittura una cittadinanza ad honorem nel Wakanda, che però non accetterà mai.
Nanali dovrebbe essere la "spia" di cui si parla nel teaser. Nei fumetti, Nanali era la moglie di Azzurri, quindi la regina del Wakanda, ma è possibile che nel gioco diventi una Dora Milaje, cioè una guerriera al servizio del re. È probabilmente il personaggio che più si distanzierà dalle storie originali.
Se è vero che il gioco di Skydance New Media si ispirerà a Le bandiere dei nostri padri, allora, è probabile che ci ritroveremo a combattere prima in Francia e poi nel Wakanda, quando Hitler in persona invierà sul posto i suoi sgherri per mettere le mani sul Vibranio. Sarà questa pista a condurre Cap fino al regno nascosto, incrociando due mondi tanto distanti. Non sappiamo ancora nulla degli antagonisti, ma sarebbe assurdo giocare a un tie-in videoludico di Captain America, in piena Seconda Guerra Mondiale, senza un antagonista del calibro del Teschio Rosso.
Le storie a fumetti, tuttavia, coinvolgevano anche tipi del calibro Arnim Zola, il Barone Strucker e Fritz Klaue: quest'ultimo era un soldato nazista che avrebbe cambiato cognome in Klaw poco prima di generare suo figlio Ulysses, cioè lo stesso Klaw che nei film è stato interpretato da Andy Serkis e che i videogiocatori conoscono per i essere comparso in Marvel's Avengers di Square Enix o Marvel Ultimate Alliance 3.
Si meneranno le mani, insomma, ma non solo, perché se Cap e Pantera Nera possiedono poteri sovrumani, lo stesso non si può dire per i loro alleati. È probabile che nei panni di Gabe il gioco si tramuterà in uno sparatutto in terza persona, mentre a Nanali saranno dedicati i momenti più stealth. A collegare le varie sessioni di gameplay sarà una storia estremamente cinematografica e introspettiva, che farà leva su dialoghi e interazioni. Dubitiamo seriamente che il titolo Skydance New Media abbia un sistema di combattimento intricato, magari dagli aspetti GDR tipo punti abilità da distribuire e simili. La stessa Hennig ha parlato di un gioco intuitivo nelle dinamiche, pensato per piacere a un pubblico ampio e non necessariamente ai soli fan dei fumetti.
L'ambientazione ha un grande potenziale, specie perché la narrativa sposta l'attenzione su due supereroi, senza scomodare necessariamente i soliti Avengers. Ci aspettiamo, tuttavia, una gran quantità di cammeo importanti, come Howard Stark, che anche nel film aiutava Cap contro l'HYDRA, o l'agente Peggy Carter, storico interesse sentimentale di Steve Rogers. Amy Hennig, insomma, ha tantissimo materiale per mettere insieme una storia convincente, e diversa dai soliti tie-in fumettistici, ma prenderà le distanze da Uncharted, o semplicemente tradurrà in quel linguaggio le avventure di Captain America?